Il nuovo disco dei tedeschi War From A Harlots Mouth possiede uno scopo ben preciso: intrattenere il pubblico con una mezz'ora di Metal estremo deviato e disturbato da soluzioni stilistiche al passo con i tempi, in perfetto equilibrio fra tradizione e innovazione, dove per innovazione si intende un uso scomposto della sezione ritmica, di riff dissonanti e "storti"... insomma si fa di tutto per essere un'onesta e dignitosa cover band dei Meshuggah. E' incredibile constatare come negli anni questo gruppo svedese sia riuscito ad influenzare decine e decine di band provenienti da tutto il mondo, in ultimo proprio gli autori di questo MMX. Togliamoci subito il sassolino dalla scarpa: i ragazzi sanno suonare e hanno del talento innegabile, possiedono una visione lucida della musica e sanno come e quando colpire duro, hanno un bagaglio tecnico di qualità, una produzione più che professionale, però... c'è sempre quell'inquietante e fottuto però. Sono troppo simili ai Meshuggah, in alcuni casi si rasenta praticamente il plagio, e questa è una caratteristica che potrà accontentare gli irriducibili e scalmanati fan della formazione svedese, ma che potrebbe chiudere le porte del mercato musicale agli stessi War From A Harlots Mouth. Per quanto mi riguarda è inutile anche soltanto citare qualche estratto visto e considerato che tutto suona molto omogeneo, non c'è una canzone che spicca maggiormente sulle altre, l'unico vero elemento di nota è la somiglianza e la dipendenza da terzi. Raggiunge di poco il sei politico per la professionalità con cui è oggettivamente realizzato.