Dopo il primo lavoro, Overthrow del 2001, arriva l'ufficiale full lenght dei Misery Index dell'ex Dying Fetus, Jason Netherton. Primo full lenght in quanto il precedente lavoro, autoprodotto dalla band stessa, conteneva solo 5 brani da studio e alcune versioni live degli stessi, tale da non poter essere considerato un vero e proprio album. Ad ogni modo Overthrow è servito a far circolare il nome di questa formazione e ad attirare le attenzioni della Nuclear Blast per la quale esce questo Retaliate. L'appoggio della grossa label tedesca ha permesso alla band di poter disporre di un budget decisamente più elevato col quale i Misery Index hanno registrato in 3 settimane, in Canada, il presente devastante album. Già il primo lavoro aveva impressionato per la sua carica e potenza sonora, aspetti che sono qui messi ancor più in risalto, grazie soprattutto all'esperienza del principale song writer Jason Netherton, qui al basso e alla voce. 10 brani in 31 minuti e 22 secondi per una scarica di puro death/grind a stelle e strisce con tutta l'influenza delle grandi band della prima orda quali, Morbid Angel, Terrorizer e Assuck, da una canzone dei quali la band prende il nome. Impressionante la prova del nuovo drummer Matt Byers (ex Severed Head), sempre (o quasi) su ritmi elevatissimi che di certo non fanno rimpiangere l'ex Kevin Talley, così come devastante è il lavoro degli altri due musicisti, in particolare di Sparky Voyles, autore di una valanga di riff micidiali combinati con fulminanti assoli da togliere il respiro. Degne di nota la title track e "Demand The Impossible" col loro incedere cavalcato e spacca ossa di impostazione quasi punk/hardcore, generi ai quali i Misery Index si avvicinano a tratti senza troppi indugi e con buoni risultati. Retaliate conferma quanto di buono la band era già stata in grado di dimostrare portandola su un livello qualitativo ancora più elevato e decisamente degna di interesse.