Copertina 7,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2010
Durata:44 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. NIGHT IS YOUNG
  2. BORN AGAIN
  3. WINGS OF TOMORROW
  4. THE NEW ORDER
  5. ENTER THE MIST
  6. ROYAL JESTER
  7. VILE SMILE
  8. THE KING HAS FALLEN
  9. IF YOU WERE MINE
  10. AGE OF TERROR

Line up

  • Mattias Lindberg: vocals
  • Calle Allard : guitar
  • Christer Viklund: guitar
  • Ted Nilsson: drums

Voto medio utenti

In pieno disaccordo col mio esimio collega Michele Marando, peraltro pluriennale esperto di power metal ed affini, dimostrando dunque che più di ogni altra cosa la musica è un fattore a dir poco soggettivo per quanto riguarda gusti ed apprezzamento, mi accingo a "difenderne a spada tratta" l'operato, dopo essermi avvicinato in maniera molto interessata a questi Royal Jester, giunti al debutto "Night Is Young" tramite la nostrana Scarlet Records, avendo letto come fonti di ispirazione per i giovani virgulti scandinavi bands da me idolatrate come Helloween, Gamma Ray, Edguy, Freedom Call e primi Nocturnal Rites: che altro c'è di meglio per la mai saziabile fame del sottoscritto di power metal europeo?

Devo ammettere che la mia curiosità è stata ampiamente ripagata dato che ho trovato nei Royal Jester una freschezza compositiva veramente inaspettata e travolgente: come detto nell'opinione in calce al disco stesso, i nostri non inventano nulla e d'altronde nel power meno si inventa e meglio è: le melodie sono molto belle ed accattivanti, la voce del bravo singer Mattias Lindberg possiede un colore particolare e l'atmosfera dei brani in generale non così "happy" come potrebbe sembrare dopo un primo e distratto ascolto, anzi c'è quel velo di tristezza nelle loro composizioni che rende il risultato finale sinceramente oltremodo apprezzabile e coinvolgente.

Tranne casi lampanti in cui la componente di lode ed esaltazione è spinta ai massimi livelli (mancano solo le trombette gloriose di "Eagle Fly Free") come l'opener "Night is Young" e la stratovariusana "Wings of Tomorrow" - oggetivamente abusatissima nel chorus, ma chi se ne frega - , le ambientazioni vagamente sinistre di canzoni come l'inquieta mid-tempos "Born Again" (davvero bella!) e la malevola "The New Order", dotata di linee vocali semplici ma dannatamente funzionanti, cosa che ad esempio non riesce più da tempo ai Sonata Arctica, sono gli elementi di maggior pregio di un album a cui va data più di una chance poichè i Royal Jester hanno tutti gli elementi per emergere dal marasma attuale del panorama power europeo, in risalita ma non ancora in piena salute; per un riferimento il più veritiero possibile possiamo accostarli ai sottovalutati Supreme Majesty di "Tales of a Tragic Kingdom" e di "Danger", due album molto vicini per spirito e direzione musicale a questo "Night is Young".

Sulle note entusiastiche di altre chicche come l'irresistibile europopmetal di "Enter the Mist" e la stupefacente "Royal Jester" con virtuosismi di vecchia scuola Malmsteeniana e cori epici e maestosi, consigliamo a questi quattro svedesoni unicamente di curare meglio la produzione del disco, un po' troppo plasticona e poco profonda, ed un look sinceramente inguardabile, adatto più a bambolotti come gli Him ed i Tokio Hotel.
Per il resto ci raccomandiamo di non muovere di una virgola il loro songwriting e di continuare a portare in alto la bandiera del power metal!

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
Molto bravi!

Invece a me sono piaciuti davvero molto. Certo non inventano nulla, ma le melodie sono molto belle ed accattivanti, la voce è particolare e l'atmosfera non così "happy", anzi c'è quel velo di tristezza nelle loro canzoni che me li stanno davvero facendo piacere tantissimo!!! L'unica cosa che non mi aggrada troppo è la produzione, ma trovo "Night is Young" un gran bel disco!

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 15 apr 2010 alle 18:54

hai ragione gnoppi! ho messo un trailer apposta, io ho descritto quello che suonano, poi se una persona è "presa" o meno dalla loro musica lo può sentire solo con le proprie orecchie ;) cmq mi hanno fulminato, non pensavo!

Inserito il 15 apr 2010 alle 18:50

Caro Graz, vi capisco entrambi - ho sempre pensato (e sempre penserò) che la differenza tra queste due valuitazioni che riporto di seguito sia esigua esigua: a) Che palle, la solita roba... si ok, ben fatto, si ok non fa cagare, ben suonato ben prodotto ma.... nulla di che, tutto già sentito ecc ecc ecc non apportano niente di nuovo. b) Bello, non inventano nulla, però i pezzi son suonati bene, prendono, piacciono, si rimette volentieri, non è così piatto. La differenza di voto finale è grossa, la differenza di quel che è il disco, poca. In realtà, certi dischi ti prendono o no, punto e basta, a prescindere da qualità oggettive e dal piacere o meno del genere suonato - (a me i Tyr fanno dormire eppure molti li esaltano, io li troppo iperpallosi).

Inserito il 15 apr 2010 alle 08:28

figli dei Freedom Call?

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