Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2009
Durata:39 min.

Tracklist

  1. ATTRAVERSO
  2. SEMPLICE VEDERE
  3. SANGUE
  4. DISTANTE
  5. ATILAL
  6. OTTOBRE
  7. COME VEDI
  8. LA TUA VOCE
  9. FORMA/SOSTANZA

Line up

  • Alessandro “Il Santo” Sarnataro: vocals
  • Vincenzo “Terzina” Provvido: drums
  • Mario “Veleno” Fava: guitar
  • Ciro “Ironman” Esposito: keyboards
  • Davide “Dottor Key” Gambardella: bass

Voto medio utenti

Faccio parte di una generazione di musicofili che adora il “contatto fisico” con il mezzo discografico, che ha trascorso (e trascorre, compatibilmente con il resto della sua “esistenza”!) un sacco di tempo a “scartabellare” con gioia nelle vaschette di vinili e Cd e che trova grande soddisfazione nell’ammirare le copertine, nel leggere i testi e le note dei dischi, magari proprio mentre questi elargiscono il loro contenuto musicale al mio sistema cardio-uditivo.
Insomma, anche se presentano anche innegabili vantaggi, non amo molto tutta questa recente profusione di “supporti” digitali, ma quando si tratta di diffondere il materiale artistico di una band “underground” attraverso una soluzione veloce, immediata, “indipendente” e, cosa non trascurabile, anche abbastanza “economica”, non posso che plaudere al progetto che sottende questo “Attraverso”, secondo full-length degli hYdroniKa.
Con lo slogan “Musica low cost” i ragazzi napoletani offrono in downloading gratuito il loro Cd, sostenendo che[…] le emozioni trasmesse dalle canzoni non dipendano dal costo dei macchinari utilizzati, ma dalle idee, dalla passione e dalla loro bellezza […], affermando con convinzione che […] il successo di un disco possa essere decretato soltanto dagli ascoltatori […] e credendo fermamente anche che […] con quello che costano oggi i cd musicali, è giusto dare la possibilità di ascoltare gratuitamente le proprie opere […].
L’intento è sicuramente onorevole, e contribuisce a fornire indicazioni sul temperamento di una band che, nonostante i gratificanti responsi ottenuti in passato e le apprezzate esibizioni live, non si è “montata la testa”, rischio sempre in agguato in un “mondo” dove talvolta ci si atteggia a “rockstar” anche solo dopo qualche critica positiva.
Detto ciò, non ci resta che passare a commentare l’operato di questi “nuovi” hYdroniKa, abbastanza diversi, anche nel personale esecutivo, rispetto a quelli da me conosciuti ai tempi del dischetto omonimo già affrontato su queste stesse colonne.
Della partita ora fanno non fanno più parte Ciro "butan" Niri e Andrea "the hole" De Falco, assistiamo all’ingresso di un tastierista di “ruolo”, ma soprattutto è cambiata la gestione del microfono, nel 2007 affidata alla brava Antiniska “anty” Niri e oggi saldamente condotta dai timbri virili dell’altrettanto capace Alessandro “Il Santo” Sarnataro.
Il suono si è spostato maggiormente in direzione “grunge all’italiana” (con la laringe talvolta dai riverberi Vedder-iani di Sarnataro piuttosto adeguata alla circostanza) e tuttavia permane un pizzico di quel gusto estetico di “alternative-pop-rock” che potrebbe contribuire ad aumentare la “visibilità” del gruppo in senso commerciale.
Ascolto “Attraverso” e mi vengono in mente Matmata, Movida, Malfunk, ma anche Ligabue e Negramaro, nonché frammenti di hard e prog autoctono (importanti, in questo senso le tastiere di Ciro “Ironman” Esposito), per un’immagine complessiva, fortunatamente priva, però, di quell’approccio esageratamente calligrafico tipico di molti frequentatori del settore.
Le canzoni sono tutte abbastanza gradevoli (pezzi preferiti in assoluto “Semplice vedere”, “Distante” e “Ottobre” e la volubile “Forma / sostanza”, la quale fornisce interessanti spunti “evolutivi”), non annoiano grazie ad una significante verve e buone doti di freschezza melodica, mescolano con bravura le diverse influenze, sono scritte con discreta dovizia “poetica” e anche la resa sonora, a dispetto del budget minimo e dell’equipaggiamento per l'home recording con i quali è stata ottenuta, non si rivela come un ostacolo alla loro fruizione e comprensione.
Impossibile, tuttavia, nonostante i precedenti meritati complimenti, non toccare il tema della “personalità”, il “tormentone”, in pratica, di quasi tutte le recensioni, diventato probabilmente anche un po’ stucchevole per lettori e protagonisti, eppure così importante per distinguere i leaders (anche solo potenziali!) dai followers: ebbene, anche gli hYdroniKa devono ancora migliorare da questo punto di vista, poiché, sebbene questa evidentemente non sia una dote fondamentale per fare “successo” (date un’occhiata alle classifiche di vendita …), rendere ancora più caratteristica la loro proposta musicale non potrà che mettere in evidenza in modo maggiore l’intelligenza e il talento che già dimostrano di possedere.
Non Vi fidate delle mie parole? Scaricate il disco (qui per una volta, con l’entusiasta beneplacito dell’autore!) e valutatelo da soli … meglio di così!
Recensione a cura di Marco Aimasso

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