In molti ci sperano ancora in un nuovo album, con annesso tour che possibilmente ce li porti anche in Italia, dei mitici Cinderella, doppo svariati anni di assenza dal Vecchio Continente. L'attesa tuttavia pare debba durare ancora a tempo indeterminato, ma nel frattempo la band di Philadelphia ci offre un live nuovo di zecca dal titolo "Live At The Mohegan", secondo disco dal vivo della carriera del gruppo dopo il "Live At The Keyclub".
Specifichiamo inoltre come l'esigenza di un nuovo disco che immortalasse i Cinderella sulle assi di un palco fosse pressochè nulla, ancor più se consideriamo che la scaletta include praticamente i medesimi brani presenti sul live precedente e che stazionano da diversi anni nelle setlist dei Cinderella. Personalmente non mi è mai andata giù la pessima produzione di "Live At The Keyclub", disco che nonostante dei suoni orribili ho consumato letteralmente per anni. Da questo punto di vista quindi "Live At The Mohegan" si rivela un'ottima occasione per regalare ai fan un disco dal vivo all'altezza, ed effettivamente l'occasione viene colta in pieno: la band si dimostra in palla, soprattutto Tom Keyfer, il quale, nonostante i noti problemi vocali ed un attacco con "Night Songs" che pare non promettere bene, sfodera una prestazione vocale delle sue, graffiante, calda come un solo un rocker della sua risma può fare. Inutile perdere tempo a parlare della scaletta, i pezzi sono quanto di meglio i Cinderella abbiano mai composto e il loro mix di hard rock e blues è noto anche ai sassi (se non li conoscete, VERGOGNATEVI!): brani come "Coming Home", "Nobody's Fool", "Gypsy Roads", "Somebody Save Me" o l'intensa "Don't Know What You Got (Till It's Gone)" mantengono intatto il loro fascino e la loro adrenalina. Inoltre finalmente, ed è un discorso che vale per mille altri dischi dal vivo che ormai tonnellate di sovraincisioni rendono sempre più posticci, si sente il pubblico!!
In sostanza, pur essendo un'uscita non proprio imprescindibile, "Live At The Mohegan" è senza dubbio il miglior album live dei Cinderella, consigliato a chi la band la conosce come le proprie tasche ma anche a coloro (e ci auguriamo siano in pochi) che di questa splendida band non hanno mai ascoltato una nota.