Rebellion - Arise: From Ginnungagap To Ragnarok - History Of The Vikings, Vol. III

Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2009
Durata:57 min.
Etichetta:Massacre Records
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. WAR
  2. ARISE
  3. ASGARD
  4. ODIN
  5. RUNES
  6. BOLVERK
  7. THOR
  8. EVIL
  9. LOKI
  10. PRELUDE
  11. RAGNARÖK
  12. EINHERJAR

Line up

  • Michael Seifert: vocals
  • Uwe Lulis: guitars
  • Tomi Göttlich: bass
  • Gerd Lücking: drums
  • Simone Wenzel: guitars

Voto medio utenti

[... L'imminente uscita del terzo capitolo della "History of the Vikings" ci dirà qualcosa di più sul loro coraggio e sopratutto sulla loro bravura... ]

Ed in effetti, con un bel titolo cinematografico, "Arise: From Ginnungagap To Ragnarok - History Of The Vikings, Vol.III", il quinto album dei Rebellion ci consegna finalmente il volto migliore del quintetto tedesco.
Al di là dei toni epici ed eroici del titolo del disco (nella mitologia nordica il Ginnungagap è l'abisso cosmico che esisteva prima della creazione, mentre il ben più noto Ragnarok rappresenta la battaglia finale tra le potenze della luce e dell'ordine e quelle della tenebra e del caos) e delle varie canzoni, quello dei Rebellion rimane un Heavy Metal roccioso (dove le influenze dei Grave Digger restano e sono indiscutibili) e massiccio, quanto la voce declamatoria e minacciosa di Michael Seifert, che dichiara subito "Guerra". Ritroviamo poi l'accattivante "Arise" (tra Sentenced e Dark at Dawn) già inclusa sul recente "The Clans Are Marching", e quindi la novità di "Asgard", che si staglia su un riff imponente e si distende con passo pachidermico; ed i Rebellion non mostrano cedimenti nemmeno con "Odin" (anche se qui torna ad aleggiare lo spettro dello Scavatore di Fosse), "Runes" e "Bolverk" (entrambe marcate a fuoco dai duelli di chitarra tra Uwe Lulis e Simone Wenzel), canzoni dove alcuni spunti fanno correre fugacemente il pensiero agli Iced Earth ed ai Nevermore.
La seconda metà dell'album si apre invece con l'intensa ed enfatica "Thor", con il basso di Tomi Göttlich in bell'evidenza in un lungo mid tempo, con possibili ambizioni da soundtrack, che si rivela perfetto per omaggiare il mito del "dio del tuono". Toni eroici che però si perdono un po' nelle successive "Evil", "Loki" e "Prelude", che comunque ben compensano con un approccio trasheggiante e granitico, per tornare in auge con la battagliera "Ragnarök" (anche questa anticipata dal già citato EP) e sopratutto con la conclusiva "Einherjar", inizialmente acustica, poi decisamente più marziale e, comunque, epica, maestosa e corale.

The Rebellion is Marching....
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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