Copertina 5,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2003
Durata:46 min.
Etichetta:Nocturnal Art

Tracklist

  1. SWORDS OF THE EARTH
  2. SLAVESTATE
  3. LITANY OF RA
  4. SOULSLAYER
  5. DARKSTORM
  6. GENOCIDE DELIGHT
  7. SEEN THROUGH ABHORRENT EYES
  8. THE TRIDENT
  9. SONS OF WAR

Line up

  • Ares: vocals, guitar
  • Erik: drums
  • V Gandar: bass
  • Radek: guitars

Voto medio utenti

Terminato il contratto con la Hammerheart Records dopo ben cinque anni, gli Aeternus approdano alla Nocturnal Art Productions. "A Darker Monument" è quindi la settima uscita discografica della formazione norvegese. Personalmente non ho mai seguito troppo questa band, ma da quanto ho raccolto leggendo in giro per la rete, gli Aeternus, sono un gruppo stimatissimo sin dagli esordi, quando ancora suonavano black/folk, oppure ai tempi degli ultimi dischi quando loro stessi amano definirsi una dark metal band. Non so quanto sia appropriata questa definizione, visto che il materiale proposto in questo ultimo disco è quasi per il 100% death metal puro! Come termine di paragone, chiamerei in causa sicuramente i Morbid Angel o il death più commerciale degli ultimi Carcass (dell'era "Swansong"). Purtroppo in questa scena, negli ultimi tempi, persiste il sovraffollamento di miriade di band più o meno valide (e questa è la solita storia che si ripete per ogni genere in voga in un dato periodo...); molte giovani band si propongono copiando schemi triti e ri-triti, oppure senza una preparazione tecnica adeguata o addirittura (e purtroppo questa categoria ne comprende molti) con un songwriting scialbo e insufficiente. Gli Aeternus non sono qui da poco...anzi. Ma con canzoni come "Litany of Ra", "Soulslayer", o "Sword of the Earth", rischiano di essere catapultati in quella dimensione, bollati come ennesimo gruppo death metal da ignorare. Certo, "A Darker Monument" comprende dei buoni momenti come in "Genocide Delight" (mid-tempo alla Morbid Angel) o nella veloce "Sons of War", però in generale si ha quell'impressione. Sono sicuro che, a chi avrà la pazienza di ascoltare e apprezzare il disco (come i vecchi fans della band), questo lavoro piacerà; ma agli occhi di tutti gli altri, questo sarà l'ennesimo disco death metal da lasciare sugli scaffali. Peccato.
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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