lturilli

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Inserito il 02 feb 2009 alle 14:41

Ciao Luca, da Luca a Luca grazie per il chiarimento e per i toni pacati della tua risposta. Scusa se abbiamo capito male. Anzi, ti diro' di piu'... meglio un giudizio sincero come il tuo sui Rhapsody che le false moine e gli sputtanamenti dietro alle spalle, tipiche di questo ambiente e non solo. Grazie ancora per gli auguri e buon lavoro! Saluti, Luca Turilli

Inserito il 01 feb 2009 alle 15:17

Ciao Luca, bella intervista sicuramente ma c'e' qualcosa da precisare quando, nel tributare il giusto valore al grande album dei Vision Divine, ti trovi a confrontare il modo di cantare di Fabio nei Vision con quello da lui usato nei Rhapsody. Scusa se mi permetto di intervenire ma alcuni nostri fans italiani, dopo aver letto la tua intervista, mi hanno spinto a dire la mia e a lasciare qui un commento, cosa che di solito faccio malvolentieri. Quando parli di 'immobilismo compositivo di Turilli/Staropoli' e fai poi trasparire come una novita' o una cosa insolita l'utilizzo del cantato ‘growl’ di Fabio in una canzone dei Vision Divine, non sembra che tu conosca poi i Rhapsody cosi' bene. Sono da almeno tre albums, ovvero da quasi 6 anni, che utilizziamo i 'growls' di Fabio su diversi titoli ('When Demons Awake' docet) e prima di noi sono stati anche gli Athena a giovare di questo 'insolito' modo di cantare del nostro beneamato. Quindi nessuna stranezza o novita'. Sempre a proposito dell'immobilismo compositivo di cui parli ripetutamente ti diro' che noi siamo sempre stati chiarissimi e coerenti: se io e Alex volessimo proporre una qualsivoglia alternativa al tipico sound dei Rhapsody, allora fonderemmo una nuova band, cambieremmo nome e andremmo per una proposta completamente diversa. E' quello che ho fatto anch'io con la mia solo band e ultimamente in modo ancora piu' marcato con la mia nuova band ‘Luca Turilli’s Dreamquest’. Sonorita' e liriche completamente diverse per soddisfare nuovi gusti compositivi, audience diversa, mercato diverso. Molto facile. Anch'io adoro comporre canzoni contenenti messaggi profondi legati a tematiche che non siano esclusivamente vicine alla saga che ho creato e che regola in tutto e per tutto il liricismo dei Rhapsody. Ma per far questo ho creato una nuova identita', una nuova band, una nuova dimensione in cui esprimere parte della mia anima. Non vedo perche' io e Alex, in nome della novita’ ad ogni costo, dovremmo 'tradire' i fans dei Rhapsody, una parte di noi stessi e rinunciare comunque ad un genere epico, schietto, energico e d'impatto che ci e' sempre piaciuto, ci piace tuttora e che amiamo comporre da anni e anni gasandoci ed emozionandoci ancora come venti anni fa, quando abbiamo iniziato. Poi per nota d'informazione aggiungero' che proprio la stessa teatralita’ legata alla nostra composizione e al mondo epic/fantasy cui ci riferiamo ci ha permesso di comporre songs variegate che negli ultimi anni hanno permesso a Fabio di cantare in tutti i modi possibili e anche lontani dal metal... ha cantato in quasi quattro lingue diverse, canzoni medievali alla 'Branduardi', liriche alla 'Bocelli', di stampo ‘black’alla 'Children of Bodom', ecc. e nell'ultimo Rhapsody album Fabio stesso ha composto una canzone ('Il canto del vento') dove fa addirittura il verso a Renato Zero, cantando in modo suadente ed efficace. Per cui, caro Luca, se non ti piacciono i Rhapsody, no problem. Ma almeno non diciamo cose inesatte. Grazie. Cordiali Saluti! Luca Turilli PS: Colgo l'occasione per fare tutti i miei migliori auguri a Olaf, che e’ sicuramente una grande persona, e a Fabio, per il nuovo grande album dei Vision!

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