In occasione dell’imminente tour italiano abbiamo avuto la possibilità di intervistare Kiko Loureiro (ex-Angra, ex-Megadeth). Il tour è di supporto ai festeggiamenti per i suoi 35 anni di carriera. Abbiamo ripercorso questi anni dagli inizi fino ad oggi.
Ciao Kiko e benvenuto su Metal.it Magazine.
KL: Ciao a tutti.
Quest'anno festeggi 25 anni di attività (penso 35 e dico 25. Ahh l’età!). Puoi raccontarci qualcosa dei tuoi sogni iniziali e dei traguardi raggiunti?
KL: Celebrando 25… anzi 35 anni! Vorrei fossero 25, ma ho iniziato negli anni ’90.
Mi chiedi dei miei sogni iniziali e dei traguardi che ho raggiunto.
Nei primissimi anni volevo soltanto suonare la chitarra. Mi piaceva suonare, volevo essere in grado di eseguire le canzoni che ascoltavo, migliorare con scale, tecniche, ecc., e suonare con gli amici.
Poi le cose sono diventate un po’ più serie. Oltre agli amici del mio quartiere con cui provavo a creare musica e mettere su una band, ho incontrato Rafael Bittencourt degli Angra. Avevamo già avuto una band quando avevamo 17 anni e poi, poco dopo, mi ha invitato a far parte del progetto che stava avviando: Angra. Da lì è iniziato tutto. A quel punto già suonavo professionalmente, studiavo molto la chitarra e prendevo tutto più seriamente. Ma venendo dal Brasile nessuno avrebbe mai immaginato di avere una band che cantasse in inglese e viaggiasse per il mondo. Era un sogno troppo distante, quasi folle. Però dentro di noi speravamo di riuscire a fare qualcosa di speciale.
Le cose hanno iniziato a diventare possibili quando trovammo un manager in Germania, che ottenne per noi un contratto in Giappone. Andammo quindi in Germania per registrare il primo album Angels Cry, che diventò disco d’oro. Da lì abbiamo iniziato a sognare una vera carriera.
Andiamo con ordine. Il tuo debutto con gli Angra. Quali sono i ricordi più cari e quali sono le canzoni a cui sei più affezionato o che suonerai dal vivo durante il tuo tour?
KL: Ho tantissimi ricordi: le prime prove, il demo Reaching Horizons con 5–6 brani, i mesi in Germania per registrare Angels Cry, i primi concerti in Brasile…
Mi piacciono tutte le canzoni dell’album. Ovviamente Carry On è la preferita dei fan: ancora oggi tutti la chiedono. A me piacciono anche i pezzi che suoniamo meno dal vivo, come Never Understand, uno dei primi tentativi di fondere lo stile brasiliano con il metal.
Parallelamente, hai intrapreso una carriera da solista con album strumentali. Quali sono le tue principali ispirazioni?
KL: L’idea del progetto solista è arrivata molto dopo. Angels Cry lo abbiamo registrato e pubblicato nel 1993; il mio primo album solista l’ho registrato nel 2004, quindi 10–11 anni più tardi.
Amo la musica per chitarra, i chitarristi strumentali degli anni ’80, il jazz e la fusion. A un certo punto ho capito che ero abbastanza maturo come compositore da provare a realizzare un album interamente mio. Era una grande sfida: comporre tutto da solo, organizzare lo studio, registrare percussioni, pianoforte, basso… Mike Terrana alla batteria. Una sfida che mi sono imposto.
Le mie principali ispirazioni sono stati i chitarristi degli anni ’80: Eddie Van Halen, Jeff Beck, Jimmy Page, Steve Vai, Joe Satriani, Yngwie Malmsteen, Vinnie Moore, Greg Howe, Jason Becker, Marty Friedman…
E poi anche jazz/fusion: Robben Ford, Pat Metheny, John Scofield.
E ovviamente le band metal come Black Sabbath, Slayer, Iron Maiden.
In seguito hai lasciato Angra. Qual è stato il motivo principale del tuo abbandono? Principalmente perché sei sempre rimasto in contatto con gli altri membri del gruppo.
KL: La ragione principale per cui ho lasciato gli Angra è stata il bisogno di un cambiamento nella mia vita. Non c’erano problemi con la band, ma dopo tanti anni sentivo bisogno di “aria fresca”.
Mi sono trasferito negli Stati Uniti e mentre cercavo nuove cose da fare è arrivata la chiamata per unirmi ai Megadeth. Ne ho parlato con i ragazzi ed è stato tutto naturale, senza litigi.
Puoi raccontarci come sei entrato nei Megadeth e che ricordi hai di quel periodo?
KL: Ero negli USA quando ho avuto l’occasione di suonare con David Ellefson in un evento “Metal All Stars”. Lui mi ha conosciuto e ha preso il mio contatto.
Qualche mese dopo ho ricevuto una chiamata da Dave Mustaine (prima da Ellefson, poi da Dave). Mi ha invitato a casa sua: abbiamo parlato tutto il giorno, senza neanche suonare. Aveva già visto i miei video, conosceva la mia carriera.
Una settimana dopo la management mi ha rimandato a Nashville per la pre-produzione dell’album Dystopia, che poi ha vinto un Grammy. Un grande ricordo.
Con Megadeth ho suonato molto negli USA e in Canada, dove con Angra non avevo girato così tanto. E ovviamente in diversi festival in Europa e altri posti dove non avevo mai suonato prima. Ho lavorato con una squadra e una crew estremamente professionale: un’esperienza formativa sia sul palco che dietro le quinte.
Poi hai lasciato i Megadeth e hai trovato un tuo sostituto. Qual è stato il motivo?
KL: Per motivi familiari. Ho trovato un sostituto e ho aiutato in tutto affinché la band potesse continuare senza problemi. Poteva essere solo una pausa, ma alla fine ho capito che dopo circa 8 anni era stato abbastanza. Volevo più controllo sulla mia vita.Inoltre sentivo che la band non sarebbe durata ancora per moltissimi anni. Poi infatti hanno annunciato il ritiro.
Così ho scelto di prendere una pausa e di concentrarmi sulle mie cose.
Quest'anno hai anche intrapreso un tour con un altro ex membro dei Megadeth, Marty Friedman. Come è nata questa decisione?
KL: Ho fatto un primo tour da solista in Brasile, concerti da 6–10 date, mi sembra, giusto per provare. In un grande locale ho pensato di invitare Bumblefoot e così abbiamo suonato, ed è andato bene. L’anno dopo ho pensato di avere un ospite speciale. Con Marty Friedman ho un buon rapporto: ci siamo conosciuti, ho suonato i suoi assoli durante gli anni nei Megadeth, a lui piaceva la mia musica, così lui ha suonato nel mio brano Imminent Threat.
L’ho invitato e ha accettato: è stato fantastico. Abbiamo fatto 6–7 concerti insieme; lui era ospite per 30–40 minuti a show.
Abbiamo anche fatto un’intervista insieme per Young Guitar. In gennaio sarà ospite nel concerto di Tokyo. Spero faremo altre cose insieme perché ci troviamo benissimo, musicalmente e personalmente.
Ti vediamo spesso suonare con i tuoi ex compagni degli Angra. Vedo un'amicizia che va oltre il semplice fatto di suonare in una band. Cosa puoi dirci a riguardo?
KL: Bruno, il batterista, suonava già con me e l’ho consigliato anche agli Angra quando cercavano un nuovo batterista.
Felipe al basso è un musicista rarissimo da trovare: non solo perché sono degli Angra, ma perché li conosco bene e sono musicisti di un livello altissimo. È davvero difficile trovare musicisti così.
E ora parliamo del tour, che presto toccherà anche l'Italia. Cosa possiamo aspettarci?
KL: Amo suonare in Italia. Abbiamo diverse date in Italia e il pubblico mi accoglie sempre con grande affetto sin dalla prima volta, nel 1995, quando abbiamo fatto una piccola tournée prima di registrare Holy Land. Dopo anni con Megadeth, dove ogni dettaglio è sincronizzato e non puoi modificare nulla, questa libertà è bellissima. Mi piace suonare nei locali più piccoli: c’è libertà totale, possiamo cambiare la scaletta, suonare più a lungo, improvvisare, avere ospiti, fare anche qualche pezzo cantato.
Suoneremo principalmente i miei brani da solista, qualcosa dei Megadeth e qualcosa degli Angra. Il pubblico italiano mi ricorda molto quello brasiliano: energia, passione. È sempre un piacere tornare.
Qualche giorno fa, i fan degli Angra sono rimasti scossi da una dichiarazione a tratti allarmante, a tratti carica di intensa attesa. Temere o sperare?
KL: Sì, ho visto l’annuncio. Idea un po’ pazza quella di “azzerare” tutto! Non sapevo esattamente cosa avrebbero fatto, ma è interessante. Vedremo cosa succede.
Ora ti lascio un po' di spazio per dire quello che volete, assolutamente tutto. Grazie per essere stato con noi, ci vediamo dal vivo.
KL: Un abbraccio e ci vediamo presto ‘IN ITALIA’. CIAO!
Ricordiamo le date del tour 2025 in Italia- 1 Dicembre 2025: Villafranca di Verona - Esoteric Pro Audio
- 2 Dicembre 2025: Bologna - Alchemica
- 3 Dicembre 2025: Torino - El Barrio
- 4 Dicembre 2025: Bergamo - Druso
- 5 Dicembre 2025: Livorno - The Cage Theatre
- 6 Dicembre 2025: Roma - Crossroads Live Club
- 7 Dicembre 2025: Bari - Teatro Abeliano
- 9 Dicembre 2025: Udine - Auditorium Zanon