Evidentemente Verona è diventata una tappa fissa per i musicisti metal brasiliani di passaggio in Italia durante quest’ultimo mese dell’anno corrente; non più tardi di venti giorni fa al teatro esoterico di Villafranca ho potuto godermi l’esibizione del virtuoso chitarrista carioca
Kiko Loureiro, replicando stasera e a pochi giorni di distanza la piacevole recente esperienza trascorsa ma stavolta in una location diversa, il Damage Inc di S.Giovanni Lupatoto, in compagnia niente meno che del grande
Aquiles Priester, ex
Angra e attuale batterista dei W.A.S.P.!
I due famosi colleghi/musicisti brasiliani, oltre che la nazionalità, in comune hanno anche la passata militanza negli Angra, con i quali assieme hanno inciso album di assoluto valore e rilievo commerciale del calibro di “
Rebirth”, “
Temple Of Shadow“ e “
Aurora Consurgens”; restando a tema Angra, a fine esibizione ho simpaticamente ricordato ad Aquiles questa recentissima coincidenza veronese con il suo ex collega Kiko Loureiro, cosa risultata alquanto gradita, finita con una grossa risata e un suo bel “
evviva Brazil”!
Come spesso capita in questi contesti piuttosto “intimi”, il numero dei partecipanti all’evento era piuttosto selezionato e ristretto, ma poichè si trattava di un drum show set molto esclusivo ed estremamente tecnico, era abbastanza logico che il contesto interessasse particolarmente e principalmente a diretti interessati, cioè ai batteristi; aggiungiamo al tutto anche il fatto che Aquiles Priester ha tenuto altri drum show in zone ravvicinate e altre date sono in programma nei prossimi giorni in questo tour italiano.
Chi già aveva assistito a questo spettacolo di Aquiles Priester mi aveva tuttavia rassicurato sul fatto che lo show era molto divertente anche per un non batterista, in quanto molto vario, dinamico, coinvolgente e frizzante; e devo ammettere che nonostante da un punto di vista squisitamente tecnico non abbia certamente potuto coglierne l’essenza, (non sapendo non solo suonare la batteria ma non conoscendone neppure le tecniche), mi sono comunque divertito molto, perché Aquiles è riuscito a coinvolgere tutti con il suo carisma e la sua simpatia, rendendo partecipi anche dei semplici curiosi e ascoltatori di metal come il sottoscritto.
Appena entrato al Damage Inc, il primo colpo d’occhio cade subito su questa mastodontica batteria Mapex (suo sponsor ufficiale) che troneggia per l’occasione al centro palco, circondata da un impalcatura impressionante di piatti attorno a essa e sapientemente microfonata; il tutto impreziosito da una doppia grancassa serigrafata con gli occhi di due mostri minacciosi.
D’altra parte stiamo parlando di un grande professionista della scena metal attuale che tra poco ci darà saggio della sua bravura e di cosa sa fare una volta seduto sullo sgabello e con le bacchette in mano!
Alle 21:30 in punto inizia lo show, o meglio il drum show, composto da pezzi che riconducono la memoria a famosi brani metal del passato (es. “
Somewhere In Time” dei
Maiden o “
Rebirth” degli Angra), alternarte ad altre tracce meno note probabilmente tratte dai suoi album solisti. Nonostante Aquiles suoni la batteria dal vivo in accompagnamento sopra la musica sparata in diffusione dall’impianto del locale e pertanto in totale assenza di altri musicisti, si ha sempre la sensazione di assistere a un vero e proprio concerto per quanta cattiveria e potenza ci mette, percuotendo sempre con vigore e violenza la batteria ma anche con estrema precisione.
Ci ricorda inoltre che lui si sente orgogliosamente e unicamente solo un vero batterista metal, e non un turnista prestato al rock casualmente, e che ha sempre selezionato le scelte che ha fortemente voluto fare, ieri e oggi. Il momento focale della sua esibizione è stato senza dubbio riservato per il gran finale, quando Aquiles invita tutti a raccolta dietro la sua batteria per farci ammirare da vicino la sua tecnica e vedere bene tutti i vari giri e passaggi a pochi centimetri di distanza da lui, e facendolo attraverso due pezzi super classici: “
I Wanna Be Somebody” dei
W.A.S.P (per la mia grande gioia) e “
Wasted Years” dei Maiden che sono tra l’altro la sua band preferita come ci svelerà più tardi e
Nicko McBrain uno dei suoi batteristi e idoli assoluti!
Voltandosi indietro verso di noi a fine set chiede se ci sono fan dei W.A.S.P. e nota la mia maglietta, unico in sala ad indossarla: parte spontaneamente un applauso e una foto scattata direttamente dal suo tour manager che finirà poi sul suo Instagram...altra piccola soddisfazione della serata!
Dopo una breve pausa, che permette ad Aquiles Priester di cambiarsi, bere e rifiatare, inizia un piacevolissimo incontro da seduti tra noi e lui, intermediato dal manager che gentilmente ci viene in soccorso nelle vesti di interprete e traduttore per chi mastica poco (o male) l’inglese. Ne esce fuori un siparietto davvero sfizioso, dove il nostro amico brasiliano ci racconta che ama molto fare questo lavoro, ma che comporta molto stress ed impegno, perché ci si può trovare da una parte del mondo oggi e l’indomani all’ esatto opposto; inoltre, dopo la fine di un lungo tour, dove si può assentare da casa per mesi, prima di toccare ancora la batteria passano anche due settimane, limitandosi in questo frangente solo a sistemarla e pulirla, perché bisogna liberare completamente la mente per recuperare energie, motivazioni e giusta concentrazione prima di rimettersi sotto in un nuovo progetto.
Ci svela anche la sua grande passione e bravura per il calcio da buon brasiliano e che avrebbe potuto scegliere tra fare il musicista e il calciatore, e che il sogno della sua vita era di suonare con il grande chitarrista
Tony McAlpine, con il quale non solo ha realizzato il suo desiderio, ma ci ha inciso pure un disco parecchi anni fa. Della sua grande passione per i Maiden e soprattutto per Nicko McBrain (con il quale ha stretto poi un vero legame di amicizia nel tempo) ne abbiamo già fatto menzione; simpaticamente ci mostra con grande orgoglio dal suo telefono la chat con l’artista inglese e giura di non avere mai cancellato neppure una sola parola della loro conversazione privata.
Prima di congedarsi definitivamente, rispondendo sempre con grande attenzione, garbo e cortesia a tutte le innumerevoli domande poste, vorrei sottolineare in particolare la mia a riguardo di possibili difficoltà nel collaborare con
Blackie Lawless e su eventuale nuovo materiale composto e in uscita dei W.A.S.P.; risposta testuale: ”
Blackie è un grande professionista e perfezionista che esige il massimo da tutti, ma soprattutto vuole che si rispetti quello che ti viene detto di fare, e cioè il tuo compito ma senza mai cercare di volere strafare; si ci sono dei pezzi nuovi pronti ma per ora è tutto congelato in cantiere e non c’è alcuna data o certezza di uscita futura di un nuovo album“.
La serata si conclude poi definitivamente con un piacevolissimo meet & greet nel fornitissimo banchetto del suo merchandising, dove Aquiles si presta ancora pazientemente per autografi e foto ricordo con tutti. Ci salutiamo quindi definitivamente con una stretta di mano vigorosa, i miei più sinceri complimenti e un caloroso abbraccio!
Personalmente, dopo quanto visto messo in atto sul palco stasera, me ne torno a casa con una certezza assoluta: Priester è uno dei migliori batteristi metal in circolazione oggi, poco ma sicuro! Se dovessi stilare una classifica su due piedi seduta stante, Aquiles Priester rientrerebbe certamente oggi tra i miei Top 10 batteristi mondiali…spaziale!