Nel variegato mondo del metal italiano non ci sono solo bands, promoter, labels ed agenzie; c'è posto anche per Enzo Rizzi, disegnatore e fumettista, che da anni porta avanti con notevoli risultati il suo famoso zombie maledetto "Heavy Bone".
Insomma, il metal è anche a fumetti. Buona lettura!
Ciao Enzo e benvenuto sulle pagine di Metal.it!
Vuoi raccontare la tua storia a tutti quelli che ancora non ti conoscono e ci puoi dire come hai iniziato questa tua attività?
Sin da piccolo ho nutrito una grande passione per il fumetto (ricordo che da ragazzino mi divertivo a ricopiare le copertine di fumetti come "Vartan", "Jolanda", "Kriminal", "Sadik"); poi col tempo intorno ai 18 anni, quindi neanche troppo presto, ho cominciato ad appassionarmi all'Heavy Metal.
I primi gruppi a catturare la mia attenzione furono quelli che ad un sound "aggressivo" abbinavano un look "sopra le righe ed eccessivo" come Alice Cooper e Kiss, bands che ai miei occhi apparivano come i classici "cattivi dei fumetti".
Fu così che cominciai a "disegnare metal", prima per alcune fanzine e poi per un paio di riviste.
Furono quelle le basi sulle quali avrebbe trovato le fondamenta il mio personaggio, il cui look paga il suo tributo alle rockstars su citate.
Come ti è venuta in mente la storia di Heavy Bone?
L' input iniziale mi fu dato dalla lettura, nel corso degli anni, dei vari articoli e saggi che trattavano le morti premature di tante rockstars e poi a pensarci bene credo che la scintilla sia nata guardando il film "Il Corvo".
Ricordo che osservando il protagonista, Eric Draven, che imbracciava una chitarra, pensai ad un personaggio ancora più sopra le righe ed eccessivo, con una colonna sonora meno dark e più heavy, appunto.
E' così che nacque il mio zombie, un essere lurido e puzzolente al servizio di un'entità superiore (Sua Maestà Satanica), a cui era stato affidato il compito dagli anni '50 ad oggi, ovvero quello di uccidere determinate rockstars.
Quanto è difficoltoso portare avanti la tua opera non proprio convenzionale specialmente in un mercato piuttosto asfittico, almeno per quanto riguarda il metal, come quello italiano?
Guarda...non mi sono mai posto alcun problema a riguardo.
Mi spiego meglio...Ho cominciato a realizzare le prime storie di Heavy Bone solo ed unicamente per mio piacere personale, cosa che continuo a fare tutt' oggi. Heavy Bone non è stato creato a tavolino e non vuole rispondere a deteminate esigenze di mercato o quant'altro.
Heavy Bone è solo qualcosa che, quando scrivo o disegno, mi fa stare bene.
Poi, con mio stupore, nel tempo ho scoperto che il personaggio finiva col catturare l'attenzione di tanti appassionati di fumetti e di metal attirati dal suo umorismo nero, dalla violenza tanto esasperata da risultare grottesca e da alcuni momenti di "sex & drugs" che, naturalmente, non potevano mancare in un fumetto "fuori dagli schemi" come " H.B." .
Qual è stato il suo assassinio migliore secondo te che sei il suo creatore?
Premesso che Heavy Bone non ammazza direttamente nessuna delle rockstars citate, l'assassinio più "elaborato" è quello raccontato nel secondo numero della miniserie e cioè l'assassinio di John Lennon, avvenuto per mano di David Chapman, che scopriamo essere stato circuito e poi minacciato da Heavy Bone, per aver fallito un primo tentativo, affinchè uccidesse il cantante inglese .
Adesso è la volta di "Diabolus in Musica", sappiamo che ti sei avvalso di validissimi ospiti, vuoi parlarcene?
Il passaggio di Heavy Bone dall' underground alla "popolarità", è stato segnato dal coinvolgimento di affermati professionisti, al lavoro su personaggi come "Lazzarus Ledd", "Dampyr", "Walter Buio" , "Lobo", che mi hanno onorato della loro arte.
La speranza è che il nuovo volume riesca a trasmettere l'entusiasmo con cui ho scritto le storie nonchè l'impegno dei vari autori che hanno trasformato in bellissimi disegni i miei testi.
Parlando invece di "La Storia del Metal" che feedback hai avuto? C'è una storia o qualcos altro che ti ha provocato dei problemi o dei malumori?
Allora..."La Storia del Metal" ha sorpreso sia me che l'editore in quanto in meno di un anno ha esaurito la prima tiratura.
In circolazione al momento ci sono solo poche decine di copie, tanto che si è deciso di ristampare il volume.
La risposta del pubblico è stata quindi più che positiva anche se, si, c'è stato chi si è lamentato di non aver trovato la sua band preferita o chi avrebbe voluto che le tavole fossero corredate da testi più approfonditi.
In tutti e due i casi devo dire che il motivo è da ricercarsi nel fatto che, concepite inizialmente per la rivista "Rock Hard" (che non posso che ringraziare per l'opportunità che mi diedero), dovetti per forza di cose rientrare nelle due pagine per Bio, stabilite per ogni gruppo.
Quali sono i prossimi appuntamenti che vuoi dare ai tuoi fans ed ai nostri lettori?
Naturalmente Lucca Comics 2010 dove presenteremo il nuovo fumetto (otto storie inedite, compresa la mia che, seppur già pubblicata su "Rock Hard", presenta nuove tavole e nuove vignette).
Inoltre, in occasione della kermesse lucchese, ci sarà la possibilità di incontrare presso lo Stand della "Nicola Pesce/Aaron Works" quasi tutti i disegnatori che hanno partecipato al volume.
Grazie Enzo, siamo giunti al termine, tutto quello che vuoi aggiungere, siamo a tua disposizione!
Vorrei ringraziare tutti voi per avermi concesso questo spazio, nonchè tutti coloro i quali supportano il mio personaggio.