Uno sguardo al Born To Fly 2025

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Pubblicato il:09/10/2025
Trent’anni! Fa un po’ strano a pensarci. Ricordo come fosse ieri il primo album degli Airborn, e niente, il tempo passa veloce, ma il gruppo torinese è stato sempre attivo, ha all’attivo tantissimi album di un sanguigno e puro power metal. Quest’anno hanno voluto festeggiare al Born To Fly il trentennale facendo le cose in grande e chiamando come headliner niente meno che gli Scanner, gruppo che ha contribuito alla nascita del power metal nel lontano 1986.

Per l’occasione sono stati invitati altri gruppi amici, i Drakkar (che anche loro quest’anno festeggiano il trentennale) e i concittadini Highlord.

Per gli amanti del power metal il fest era un'occasione ghiotta e imperdibile in uno dei locali più belli del torinese El Barrio; una bella saletta concerti, un’ampia e confortevole zona ristoro.

Apre la serata il gruppo “più giovane” attivo solo da 29 anni, gli Highlord. Qualche piccolo intoppo alla batteria all’inizio non ha minato la prova del quintetto che ha dimostrato con il nuovo cantante di ripercorrere ottimamente l’intera carriera. La scaletta prevedeva sia brani storici che più recenti lasciando come ultimo pezzo un’anteprima del prossimo album (spaccava di brutto). Brano che lascia intravvedere un futuro più aggressivo e pesante rispetto al passato.

Un breve intervallo per il cambio palco per approfittare di una bevuta e scambiare quattro chiacchere con tanti amici di concerti.

Si riprende con i Drakkar che hanno presentato anche il nuovo batterista. Tutto è filato liscio, suoni, ma soprattutto la prova della band che ha dimostrato ancora una volta che bestia da palco è. Immancabili i cavalli di battaglia "Dragonheart" e "Run With The Wolf", brano quest’ultimo che ha fatto esplodere il pubblico presente che ha partecipato attivamente cantando a squarciagola.

Altra breve pausa per preparare il palco ai festeggiati.

Salgono quindi gli Airborn e inizia la festa vera e propria. Il gruppo è visibilmente euforico e presenta una scaletta la cui prima metà presenta i brani dell’ultimo lavoro per passare agli album precedenti e chiudere con i cavalli di battaglia "The Hero" e "Born To Fly".

Gli Airborn lasciano il palco ai tedeschi Scanner che non ero mai riuscito a vedere prima. Il chitarrista e fondatore a fine concerto ci ha detto (spero di non aver capito male) che mancano dall’Italia dal lontano 1994/1995. Insomma per gli amanti dei numeri era un trentennale anche per loro.

Il gruppo propone una scaletta di quindici pezzi che ripercorre egregiamente tutta la carriera. Si parte con l’intro "The Earth Song" del recente "The Cosmic Race" per tornare indietro nel tempo con "Not Alone" di "Terminal Earth"; quindi si saltella da un album all’altro, viene forse sacrificato "Scantropolis" del 2002.

Il cantante Efthimios Ioannis, che dopo il fondatore è il membro più longevo del gruppo (dal 2003) si rivela un grande frontman, corre, salta, interagisce col pubblico e con gli altri compagni di squadra mettendosi da parte per dare spazio e la giusta importanza anche agli altri.

Il Born To Fly di quest’anno doveva essere una festa e così è stato. Una grande serata di Power Metal, con grandi gruppi e un pubblico le cui ossa sono fatte di metallo, pesante.

Report e foto a cura di Stefano Muscariello
Articolo a cura di Ghost Writer

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