Emperor - In The Nightside Eclipse

Copertina 9

Info

Past
Genere:Black Metal
Anno di uscita:1994
Durata:48 min.
Etichetta:Candlelight

Tracklist

  1. INTO THE INFINITY OF THOUGHTS
  2. THE BURNING SHADOWS OF SILENCE
  3. COSMIC KEYS TO MY CREATIONS & TIMES
  4. BEYOND THE GREAT VAST FOREST
  5. TOWARDS THE PANTHEON
  6. THE MAJESTY OF THE NIGHT SKY
  7. I AM THE BLACK WIZARDS
  8. INNO A SATANA

Line up

  • Ihsahn : vocals, guitars, synths
  • Samoth : guitars
  • Tchort : bass
  • Faust : drums

Voto medio utenti

Non è certo una novità che le tastiere nell'ambito del metal estremo siano una specie di tabù, e per questo motivo siano state spesso e volentieri ostracizzate e prese a pretesto per avanzare dubbi sulla dubbia eterosessualità di chi ne facesse uso. Nonostante questo, ci sono stati gruppi che con coraggio, determinazione e una bella dose di faccia tosta ne hanno fatto largo uso riscuotendo anche ampi consensi all'interno di una scena come quella estrema assai intransigente, tra cui Nocturnus, Amorphis, Dimmu Borgir e i norvegesi Emperor.
La band capeggiata dal cantante/chitarrista Ihsahn e dal chitarrista Samoth si fa notare nell'ambito black metal grazie all'EP "Wrath Of The Tyrant" e nel 1994 da alle stampe il primo disco "In The Nightside Eclipse" che subito lascia trasparire le grandi potenzialità del gruppo e porta una ventata di originalità e novità all'interno dell'ambiente: gli Emperor creano scalpore e suscitano moti indignati nelle fazioni più conservatrici e oltranziste della scena per l'uso delle tastiere, che per la prima volta vengono impiegate in un disco black metal. Tuttavia, non si può negare come esse proiettino le composizioni del gruppo su tutto un altro livello: gli sprazzi e le aperture sinfoniche conferiscono una maestosità e ricreano delle atmosfere sinistre e cariche di pathos che si sposano in maniera sublime con l'andamento dei pezzi, equilibrati tra parti prettamente black metal e pezzi lenti in cui sono proprio le tastiere a tenere banco. Brani come "Beyond The Great Vast Forest", "Cosmic keys To My Creations & Times", "Towards The Pantheon", "His Majesty The Nightsky" innalzano il black metal ad una dimensione più alta, sofisticata, senza però dimenticare le origini "basse" da cui il genere ha avuto i natali, regalandoci un disco in perfetta tensione tra vecchio e nuovo. Riprova ne sono anche le lyrics, che prendono le distanze dal filone pseudo-satanico che da sempre rappresenta il pozzo a cui moltissime band hanno attinto, e spostandosi su argomenti quali il panteismo e più genericamente parlando all'ammirazione della natura, spostando l'asse delle tematiche verso lidi più metafisici. Tuttavia un certo gusto se vogliamo "classico" rimane, come suggerisce la traccia di chiusura "Inno A Satana", uno dei pezzi più belli e rappresentativi degli Emperor assieme all'intensissima "I Am The Black Wizards".
Un vero capolavoro, capace di fondere la violenza del black metal con la dolcezza e l'espressività delle tastiere, ed in grado di mostrare al mondo che il black metal non è solamente quello di Darkthrone e Mayhem. Se si pensa inoltre che al momento dell'uscita di "In The Nightside Eclipse" gli Emperor avevano in media 17 anni, l'enorme portata di questo disco risulterà ancora più incredibile.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata
Culto

Mai nessun gruppo è riuscito nemmeno ad avvicinarsi a un capolavoro simile.Un disco che ha fatto scuola e lo farà per secoli ancora...

La sublimazione del male

Freddo, maligno e follemente geniale

Capolavoro senza tempo

Inutile dilungarsi, inutile spendere ulteriori aggettivi.. sedetevi e godetevi la magia della fiamma nera. Supremo. 10 e lode.

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