Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2023
Durata:52 min.
Etichetta:Nuclear Blast

Tracklist

  1. SCORCHED
  2. GOIN' HOME
  3. THE SURGEON
  4. TWIST OF THE WICK
  5. WICKED PLACE
  6. WON'T BE COMIN' BACK
  7. FEVER
  8. HARDER THEY FALL
  9. KNOW HER NAME
  10. BAG O' BONES

Line up

  • Bobby "Blitz" Ellsworth: vocals
  • D. D. Verni: bass
  • Dave Linsk: lead guitar
  • Derek "The Skull" Tailer: rhythm guitar
  • Jason Bittner: drums

Voto medio utenti

E siamo così giunti all'album numero 20 per gli inossidabili Overkill, una delle band più longeve e discograficamente attive di sempre.
A quattro anni dal precedente " The Wings Of War" i Nostri non spostano di una virgola il loro sound - avevate dubbi? - ma soprattutto dimostrano di essere in grande forma sfornando un disco crudo, diretto, veloce, pieno di riff groovy-thrash per i quali sono famosi.
La titletrack che apre il disco è una bomba con intrecci chitarra/basso al cardiopalma, D.D Verni è uno dei più grandi - e sottovalutati - bassisti metal e con Bobby "Blitz" Ellsworth costituiscono l'ossatura dell'Overkill- sound anche se, beninteso, tutta la band gira a mille, con le 2 asce che sciorinano riff serrati a cascata e Jason Bittner che assicura un muro ritmico terremotante.
Bobby poi continua ad avere una voce incredibilmente potente, acida e stridula nonostante il passare degli anni e quello che colpisce è la freschezza del sound, gli Overkill sembrano un gruppo di adolescenti incazzati che sputano la loro rabbia e che lo fanno con la classe che solo più di 40anni di attività può garantire.
"Scorched" si muove sulle classiche coordinate degli Overkill, "Going Home" fa scapocciare come non ci fosse un domani con le sue accelerazioni. ma ascoltando attentamente non si può non notare una vena rock'n'roll che sottintende molti brani quali "Wicked Place", "Won't Be Coming Back", "Bag O' Bones".
"The Surgeon" e "Twist of The Wick" riportano gli Overkill ai fasti dell'era "The Years Of Decay" veloci e letali, con "Fever" un'atmosfera malsana ci avvolge con un basso pomposo e le vocals disperate di Bobby, un brano abbastanza atipico ma d'effetto, "Harder They Fall" è un proiettile che mi ha ricordato il rock'n'roll sparato a mille dei Motorhead. Non ci sono riempitivi in 52' di musica, la tensione rimane alta durante l'ascolto di tutti i brani nessuno escluso, alternando headbanging a mosh ( qualcuno ha detto Anthrax ?) con linee melodiche efficaci supportate da un muro di suono impressionante.

Curioso che "Scorched" esca in contemporanea con "72 Sesons" dei Metallica, la gara fra i 2 titani del Thrash è aperta, peccato che per i Metallica non ci siano speranze di vincerla.


Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza
Una bella sorpresa.

Ottimo disco. Forse, se c'è uno sbaglio che hanno fatto (ma sicuramente non è dipeso dalla band ma da tutto il resto che c'è dietro) è uscire proprio mentre uscivano i Metallica (che comunque, secondo me, hanno fatto un buon lavoro).

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