Copertina 7

Info

Anno di uscita:2012
Durata:21 min.
Etichetta:Punishment 18 Records

Tracklist

  1. WILDCRASH
  2. INFERNAL TRIP
  3. FRUSTRATION OF SOUL
  4. INHUMAN SLAVES
  5. HERPES

Line up

  • Roberto ''Robba'' Dimasi: bass
  • Simone Verre: drums
  • Andrea Vacchiotti: guitars
  • Loris Castiglia: vocals, guitars

Voto medio utenti

Devo ammettere che per trattarsi di un EP di esordio... Gli Ultra-Violence di Deathangeliana memoria sono un quintetto piemontese dedito come si intuisce ad un thrash metal old school che trova in questo "Wildcrash" il proprio EP di esordio per merito della sempre attenta Punishment 18.

Che sia l'Italia o, comunque, che ci siamo anche noi tra i migliori esponenti di questo revival? Dopo i trentini National Suicide gli Ultra-Violence dimostrano che i giovanissimi sono ancora attratti da questo genere musicale che ha dato il meglio (anzi, tutto...) di sè tra il 1983 ed il 1990, ed a distanza di tutti questi anni ancora esercita un discreto fascino sulle nuove leve, anche in tutta Europa, grazie a band come Municipal Waste, Evile, Havok, Negligence, Lazarus AD e molti altri, sebbene non tutti con ottimi risultati.

I cinque brani contenuti in "Wildcrash" funzionano tutti semplicemente perchè...sono semplici! Nel thrash non servono chissà quali strane alchimie, basta passione, misura, sentimento ed ovviamente bei riffs, che conquistano subito, non stancano e gasano facendo scattare quel movimento con la testa e quella voglia di air-guitar, tutte cose che con "Infernal Trip", "Inhuman Slaves" e la title track scattano a tempo zero: ovviamente il tutto è migliorabile, com'è giusto e naturale che sia, ma le basi ci sono tutte, specie a livello di ritmiche dove il lavoro è encomiabile.

Gli unici appunti provengono a livello di lead guitars, laddove i solismi dovrebbero essere più numerosi e specialmente più efficaci, e la voce che sarebbe bello sentire anche non urlata, ricordando che ai "bei tempi" del thrash c'erano signori cantanti come James Hetfield, Chuck Billy, Russ Anderson, Steve Zetro Sousa che non urlavano ma cantavano semplicemente... il thrash non è death metal ;)

Detto questo, attendiamo con curiosità il primo full length degli Ultra-Violence, già consigliando un attento ascolto a tutti i die-hard fans di un genere bellissimo che non morirà mai.
Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli
Osservazione

SI! Ma nel genere c''era anche : in primis Paul Baloff (e ho detto tutto!!!) !!! Poi ci sono anche: Tom Angel Ripper, Schmier e Petrozza e tutti i lori adepti, e mi sa che di così 'cantato' non è che abbiano tanto.... e non mi sembra neppure che Sodom, Destruction & Kreator siano meno importanti o meno Thrash delle bands dei cantanti da te citati solo per il fatto di usare modi differenti di 'urlare'....

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