(18 maggio 2023) Bruce Springsteen Live @ Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara

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Provincia:FE
Costo:non disponibile

Ed ora eccomi qua, a ridosso del compleanno di Bob Dylan e della morte di Tina Turner, eccomi qua seduta al tavolo della mia cucina a guardare il cielo e a continuare a sognare (nonostante tutto).

Una settimana fa mi trovavo a compiere uno degli atti d'amore nei confronti di me stessa più grandi della mia vita.
Mi viene molto difficile cercare di scrivere quello che ho provato, ma posso farlo con una parola: amore.
L'amore è fare il conto alla rovescia per giorni prima della partenza, è quella cosa che ti fa mettere uno zaino sulle spalle e partire, sono le persone con cui si condivide il viaggio che ti sopportano (e supportano), è l'attesa (vana) fino a tarda notte sotto un hotel di Bologna, è dormire in macchina ed arrivare sul posto la mattina presto, è stare quattordici ore in piedi con il fango fino alle caviglie.
Tutto questo lo fai semplicemente se provi amore, se ami Springsteen e se aspetti da una vita di poterlo vedere in live.
Sì! È stata la mia prima volta ed è stata memorabile, molto sofferta e goduta dall'inizio fino alla fine.
Ho sempre sognato attraverso i racconti di un amico (che per sola e semplice età anagrafica, era adolescente negli anni ottanta).
Di quella volta che lo ha visto a S. Siro in occasione della sua prima data italiana, di quanto era difficile comprare i suoi dischi e della corsa che ha fatto per prenotarsi il bootleg di quel concerto... poter ascoltare queste storie è meraviglioso.
Poi mentre sospiri e ti emozioni, pensi a te, alla prima volta che lo hai ascoltato, al primo cd che hai comprato e al fatto che inizialmente non ti fosse piaciuto se non per quella tagliente, incazzata e cupa 'Born In The Usa' in versione acustica.
Allora decidi di dargli un'altra possibilità, compri 'Born in the Usa' e capisci che questa possibilità è stata meritata.
Così inizi a leggere, a documentarti, continui a comprare i suoi dischi in cd fino ad averli tutti. Poi è un attimo che diventi Springsteeniana.
Ma una di quelle che non contenta di avere i cd inizia a comprare i vinili, ma soprattutto una di quelle che queste canzoni le ascolta ogni giorno, ogni istante della sua vita facendole anche sue.
Una di quelle che però, nonostante tutto, l'uomo che le ha cambiato la vita non era riuscita ancora a vederlo dal vivo.
Così, giovedì scorso ho visto e ascoltato l'uomo che canta: "We learned more from a three-minute record, baby than we ever learned in school".
Inizia 'No Surrender', il mio cuore è a mille, urlo, inizio a piangere e l'unica cosa che riesco a dire al mio amico è: "Cazzo! Sono ad un concerto di Springsteen!"
Poi è un susseguirsi di sorrisi e lacrime.
Ho cantato a squarciagola 'Badlands', 'Bobby Jean', 'The Promise Land'.
Tutte le canzoni che per anni ho ascoltato incise sui dischi.
Ero lì quando sul maxi schermo sono comparsi Clarence Clemons e Danny Federici. Ero lì.
Ero lì e lo vedevo, e piangevo.
Era lì, e finalmente ho capito perchè lo chiamano The Boss.
Era lì, un uomo di 73 anni e con cinquanta anni di carriera sulle spalle, dare se stesso e far sentire il suo pubblico parte di un' esperienza straordinaria.
Era davanti a me l'uomo che è nato con la musica dentro, l'uomo a cui è bastato guardare Elvis Presley in tv per capire che quella era la sua strada, l'uomo che di strada ne ha fatta tanta.
Giovedì scorso mi sono regalata le tre ore più belle della mia vita: tre ore intense, emozionanti, tre ore in cui ho pianto e ho anche ricordato la mia nonna.
Stare ad un concerto di Springsteen è un'esperienza travolgente, è la tua vita in musica, sono uomini che ne fanno parte come se fossero tuoi parenti.
Un concerto di Springsteen è un rito.
Stare ad un concerto di Springsteen è quello che ho aspettato da una vita ed è una delle cose più belle che questa vita abbia deciso di regalarmi.
Amare la musica di Springsteen è un grande regalo da fare a te stesso,.
Se sei consapevole del fatto che c'è un mondo che ti aspetta la fuori, che comunque siamo nati per correre da questa trappola mortale in cui viviamo e che forse l'unico modo che abbiamo per salvarci è la Musica.
Se, e soprattutto, sei una di quelle persone che seduta al tavolo della propria cucina guarda il cielo con gli occhi lucidi mentre scrive queste parole.

Report a cura di Marzia Lucente
Report a cura di Ghost Writer

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