Le migliori canzoni dei Motörhead: una carrellata per entrare nel mondo di Lemmy Kilmister e soci

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Pubblicato il:31/07/2019
Band iconica dell'hard rock britannico per 40 anni, dal 1975 fino al 2015, anno della scomparsa del carismatico leader Lemmy Kilmister, i Motörhead rappresentano la pura essenza di ciò che significhi essere delle rockstar: ritmi estremizzati, temi scomodi trattati senza filtri, uno spirito giovane e strafottente tanto a 20 quanto a 70 anni. Ecco dunque una selezione di brani imperdibili per una playlist tutta da gustare, alla scoperta (o alla riscoperta) di una band che ha fatto la storia della musica.

Damage Case (1979)
Damage Case, contenuta nell'album Overkill del 1979, è un chiaro esempio della grinta di Lemmy e soci, un pezzo che per tutti i 3 minuti di durata si muove sui registri sporchi e graffianti del rock and roll più genuino. Non fa eccezione al carattere della band neppure il testo, diretto e senza filtri, in cui il protagonista non si fa scrupoli nel mettere in mostra il suo lato più rabbioso e strafottente.

Overkill (1979)
Rimanendo nell'ambito dell'album Overkill, quello che può essere considerato il primo grande successo planetario della band, non si può non parlare della title-track come di uno dei pezzi più importanti dei Motörhead. Oltre a essere una delle canzoni più famose del gruppo, Overkill è anche uno dei brani simbolo dell'heavy metal, ritenuto un capolavoro del genere da gran parte di appassionati e critici. In Overkill le dinamiche hard rock vengono portate all'estremo, dominano la velocità e la violenza delle sonorità mentre il testo si fa manifesto di un genere fondato sulle pulsioni più primigenie dell'essere umano.

Ace of Spades (1980)
Tra le canzoni più famose dei Motörhead è impossibile non citare Ace of Spades, brano considerato leggendario nel mondo dell'heavy metal ed entrato di diritto nella lista dei pezzi più importanti intorno al tema del gioco. In realtà, Lemmy ha sempre sostenuto di aver scritto pezzi migliori, ma per i fan della band inglese Ace of Spades è una pietra miliare, sia dal punto di vista della struttura - un riff di poche note che si stampa in testa - che per quanto riguarda l'argomento, affrontato con la consueta sfrontatezza e ironia da Kilmister.

Killed by Death (1984)
Killed by Death è uno dei brani che apre alla nuova formazione della band dopo l'addio del batterista "Robbo" Robertson, sostituito da Pete Gill. Il pezzo, che viene pubblicato insieme ad altri tre inediti all'interno della raccolta No Remorse, diventa sin da subito uno dei preferiti del pubblico, che ne ama la spavalderia tipica dell'hard rock. In Killed by Death, Lemmy "gioca" con la morte e si fa beffe di lei come da par suo: come fare a non innamorarsene?

Hellraiser (1992)
Scritta da Lemmy Kilmister e Ozzy Osbourne, Hellraiser è stata incisa sia dai Motörhead, come colonna sonora del film Hellraiser III, che da Ozzy. Il brano è diventato ben presto un'icona per entrambe gli artisti, ma nella versione di Lemmy e soci sembra assolvere ancor meglio al compito di regalare 4 minuti e mezzo di puro rock & roll genuinamente rabbioso.

Born To Raise Hell (1993)
Born To Raise Hell è un pezzo scritto da Lemmy Kilmister per la band tedesca Skew Siskin e contenuto anche nella colonna sonora del film Airheads. Dalle dinamiche hard rock classiche, ma al tempo stesso coinvolgente e significativo, il brano rientra senza ombra di dubbio nella perfetta compilation dei fan dei Motörhead, che riconoscono in ogni fase della carriera della band un nuovo e più alto punto di arrivo.

Thunder and Lightning (2015)
In questa breve lista delle canzoni più significative dei Motörhead non poteva mancare uno dei brani contenuti in Bad Magic, ventiduesimo e ultimo album in studio della band prima della morte di Lemmy. Nonostante una carriera quarantennale, i Motörhead dimostrano in Thunder and Lightning di non aver perso lo smalto degli anni d'oro, tutto riversato nei ritmi serrati, nelle distorsioni graffianti e nella carica espressiva del loro leader, che sarebbe venuto a mancare meno di 3 mesi dopo la pubblicazione del disco. Un'eredità preziosa ed energica, tanto per i fan di vecchia data quanto per i più giovani alla scoperta del pianeta Motörhead.
Articolo a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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