Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Power Metal
Anno di uscita:1998
Durata:55 min.
Etichetta:Limb
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. EPICUS FUROR
  2. EMERALD SWORD
  3. WISDOM OF THE KINGS
  4. HEROES OF THE LOST VALLEY
  5. ETERNAL GLORY
  6. BEYOND THE GATES OF INFINITY
  7. WINGS OF DESTINY
  8. THE DARK TOWER OF ABYSS
  9. RIDING THE WINDS OF ETERNITY
  10. SYMPHONY OF ENCHANTED LANDS

Line up

  • Fabio Lione: vocals
  • Luca Turilli: guitars
  • Alessandro Lotta: bass
  • Alex Staropoli: keys
  • Daniele Carbonera: drums

Voto medio utenti

1993 - 2006: Rhapsody
2006 - oggi: Rhapsody of Fire
ma anche
2011 - 2018: Luca Turilli's Rhapsody
e
2018 - oggi: Turilli/Lione Rhapsody
(spero di non aver perso qualche altra incarnazione per strada)

Osserviamo tutti un minuto di raccoglimento, in cui chiuderemo gli occhi facendo bei respiri profondi. Grazie.

Bene, a questo punto vorrei considerare smarcato, pur non avendolo affrontato, qualsiasi discorso relativo a Rhapsody vecchi, Rhapsody nuovi, Rhapsody originali, Rhapsody alternativi, quelli che entrano, quelli che escono, quelli che fanno la giravolta, e mi concentrerei esclusivamente sulla musica. Siamo d'accordo?

Era il 1997 quando la band pubblicò il suo primo album, Legendary Tales: un fulmine a ciel sereno, un esordio col botto, un lavoro in cui il power metal si fondeva meravigliosamente con partiture classico - sinfoniche dando compiuta espressione ad un vero e proprio sotto-genere.
Il successore si fece attendere il giusto, né poco, né troppo: Symphony of Enchanted Lands, rilasciato a inizio ottobre del 1998, nonchè secondo capitolo della Emerald Sword Saga, rappresenta ancora oggi un caposaldo della discografia del gruppo (e in generale del power delle ultime 2 decadi abbondanti).
E qui, lo ricordo bene, la mia sorpresa fu pari a quella provata quando ascoltai l'esordio, anche se si trattava di un tipo diverso di sorpresa, legata in effetti al concetto di conferma: pur non essendoci più, per ovvi motivi, l'effetto novità, quello che mi colpì fu la capacità di farmi riprovare uno stato di esaltazione che non ritenevo agevolmente replicabile, giocando ormai a carte scoperte dopo il folgorante debutto.

Guerrieri, spade, magia, torri oscure, valli perdute… E poi le orchestrazioni e le tastiere di Alex Staropoli a costruire atmosfere intense e magniloquenti, la voce di Fabio Lione che si innalzava possente ad artigliare il cielo, le chitarre di Luca Turilli a tessere trame e disegnare arabeschi: c'era tutto quello che desideravo ma che non volevo aspettarmi per evitare di rimanere deluso.
I nostri eroi, non discostandosi dai canoni che avevano tracciato e anzi spingendosi un pelo oltre (perdendo forse qualcosa in immediatezza, ma guadagnandone in messa a fuoco), erano riusciti a scrivere e a recitare una seconda puntata che nulla aveva da invidiare all'episodio inaugurale: non si era trattato insomma di un fuoco di paglia ma erano bravi, bravi sul serio.

Se avete letto altre mie recensioni sapete che tendenzialmente ritengo riduttivo e poco rispettoso dell'opera nella sua completezza citare questo o quel brano; del resto tutti noi abbiamo in mente i pezzi più famosi, fulgidi inni imparati a memoria. Non farò qui un'eccezione.

E sarebbe esercizio inutile, stucchevole e quasi fastidioso indossare i panni del vecchio brontolone da cantiere edile che borbotta: "Eh, quella sì che era una band di cui il metal italiano poteva andare fiero, altro che...". Quindi eviterò anche questo.

Piuttosto, e con molta più soddisfazione, andiamo a metterci le cuffie e concediamoci un nuovo giro nelle Terre Incantate; anche perché se siamo su Metal.it e ci spariamo una Eternal Glory a tutto volume, possiamo solo vincere.

Recensione a cura di diego

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.