Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2005
Durata:40 min.
Etichetta:Sanctuary Records

Tracklist

  1. MARS WITHIN
  2. ABDUCTION
  3. SOUL INTRUDERS
  4. KILL DEVIL HILL
  5. NAVIGATE THE SEAS OF THE SUN
  6. RIVER OF NO RETURN
  7. POWER OF THE SUN
  8. DEVIL ON A HOG
  9. BELIEVIL
  10. A TYRANNY OF SOULS

Line up

  • Bruce Dickinson: Vocals
  • Roy Z: Guitars, Bass (tracks 7,9)
  • David Moreno: Drums
  • Ray Burke: Bass (tracks 1,4,5,6,8,10)
  • Juan Perez: Bass (tracks 2,3)
  • Maestro Mistheria: Keyboards

Voto medio utenti

Dickinson ha iniziato la sua carriera solista con "Tattooed Millionaire" nel 1990, ritagliandosi inizialmente uno spazio dagli impegni con gli Iron Maiden, per riprenderla a pieno ritmo dopo la sua uscita del gruppo inglese. Ha così potuto realizzare un buon numero di lavori (tra quelli in studio, live albums e raccolte varie), sino ad un fantastico "The Chemical Wedding", che è stato l'ultima realizzazione di Bruce prima del suo rientro (in pompa magna!) nei Maiden.
Questi ultimi eventi hanno penalizzato non poco il suo nuovo album, "Tyranny of Souls", certo non sul piano qualitativo - e lo metto in chiaro da subito: si tratta di un OTTIMO disco - ma per l'intervallo di tempo trascorso: ben sette anni!
Comunque sia, "Tyranny of Souls" riprende il discorso di "The Chemical Wedding", anche se dei musicisti coinvolti all'epoca, ritroviamo al fianco di Bruce il solo Roy Z, gli altri, compreso Adrian Smith, hanno lasciato il posto ad altri, bravi anche se poco noti. Due i bassisti che hanno suonato sul disco, Juan Perez, che è anche il nuovo bassista dei Tribe of Gypses (la band di Roy Z) e Ray Burke che ha fatto parte dei Life After Death (progetto dell'ex Armored Saint, Phil Sandoval) e suonato con i Warrior. Il batterista David Moreno è stato coinvolto per la sua amicizia con Roy Z ma anche per la sua bravura, che risalta ampiamente, mentre per il tastierista, al momento... aleggia il "mistero", anche se dovrebbe trattarsi del nostro connazionale Mistheria, anche lui portato da Roy Z, con il quale ha lavorato, ad esempio, sugli ultimi due album solisti di Rob Rock.
Un team ben assortito che il bravissimo Roy Z, al solito nel triplice ruolo di compositore, chitarrista e produttore, ha saputo coordinare, portandoli alla realizzazione di un gran disco. D'altra parte, l'avere al proprio fianco un frontman dal carisma e dal talento di Bruce Dickinson, rende le cose molto più semplici. Bruce si rende autore di una prova eccezionale, il sound è decisamente più pesante se riferito agli standard degli Iron Maiden, anche se non si arriva allo stesso impatto devastante di "The Chemical Wedding", rispetto al quale il nuovo "Tyranny of Souls" presenta maggiori richiami ai trascorsi di Dickinson.
"Abduction", che segue l'intro "Mars Within", richiama, infatti, parecchio i Maiden, dai riffs al Bridge, al chorus sino alle battute finali. La successiva "Soul Intruders" ha il compito di alzare i ritmi, sospinta da una devastante doppia cassa e con un Bruce davvero aggressivo ed ispirato, una canzone in cui si sente ampiamente la mano di Roy Z. Quello che si percepisce da "Kill Devil Hill" è invece il pathos di un pezzo che si piazza a metà tra gli ultimi Maiden e quanto fatto da Bruce al tempo di "Accident At Birth". "Navigate The Seas Of The Sun", suppongo ispirata dalla passione di Bruce per il volo, è una ballad quasi interamente acustica, dove la sua voce sfiora territori rock e meno metal (mi ricorda un energico David Bowie), un brano non distante da "Man of Sorrows" e "Journeyman", che non avrebbe stonato nemmeno se fosse stato incluso su "Ball To Picasso" (1994). Le atmosfere liquide di "River of No Return" sono solo il contorno di un'altra grande performance di Dickinson, si tratta di uno di quei brani oscuri ed intensi che da sempre permettono al cantante inglese di mettere in mostra le differenti sfumature della propria voce. Molto più diretto e frontale l'up-tempo "Power of the Sun", con Roy Z in preda ad un chitarrismo di stampo priestiano, che dal vivo promette scintille e ... sudore!
Dopo questi momenti di potente e vivace Metal, si passa d un Hard Rock seventies, rappresentato da due canzoni molto diverse tra loro: "Devil on a Hog" e "Believil", tanto oscura e sabbathiana la seconda, quando frizzante e legata a sonorità americaneggianti (vedi l'accattivante refrain) "Devil on a Hog", che sembra provenire dalle registrazioni di "Tattooed Millionaire".
Finale dominato dalla titletrack, epica, lisergica, sulfurea... una grande interpretazione di Bruce, "Tyranny of Souls" cresce e si insinua lentamente ma inesorabile: indiscutibilmente un altro highlight del disco.

Dickinson sarà pure un "Tiranno"... ma sottomettersi alla sua autorità è un piacere!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti
Verso lo Spazio

L'ultimo capitolo solista(almeno per ora)del leone inglese si segnale per essere un simil-concept incentrato su temi fantascientifici e apocalittici(come nella sabbathiana title-track),con il videoclip di"Abduction"con il nostro che da prova del suo talento anche come attore.Belle l'acustica e folk "Navigate the Seas of the Sun".Il chitarrista qui è il solo grande Roy Z.

Grande Bruce!

Ottimo disco per la voce dell'heavy metal, anche se a mio parere lievemente inferiore del suo predecessore; daltronde fare meglio di Chemical Wedding sarebbe stato davvero un'impresa!!!

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