Copertina 8

Info

Anno di uscita:2022
Durata:62 min.
Etichetta:Sensory Records
Distribuzione:Neecee Agency

Tracklist

  1. VIRTUAL SYMMETRY (PART I. AMEN / PART II. DANCING ON OUR OWN / PART III. TAINTED BY THE SKY)
  2. MY STORY UNFOLDS
  3. THE PARADISE OF LIES
  4. COME ALIVE
  5. BUTTERFLY EFFECT
  6. FANTASIE DI VERITà
  7. RISING
  8. INSOMNIA

Line up

  • Valerio Æsir Villa: guitars
  • Alessandro Poppale: bass
  • Marco Pastorino: vocals
  • Mark Bravi: keyboards
  • Alfonso Mocerino: drums

Voto medio utenti

Cinque anni di età (discografica), e i Virtual Symmetry non ci hanno mai deluso; tanti buoni dischi, un prog metal solido e mai scontato, una band potente e tecnicamente dotatissima, da Marco Pastorino a Valerio Villa, al bravissimo Alfonso Mocerino dietro le pelli, per non parlare delle tastiere di Mark Bravi (ci torneremo) e al basso mai scontato di Alessandro Poppale.
E questo nuovo capitolo autointitolato non fa che confermare la bontà della proposta dei nostri eroi: il prog-metal più dreamtheateriano (anche nell'accezione moderna) che possiate immaginare, ma senza quel cane gobbo di LaBrie (tutt'altro, Pastorino canta alla grande); composizioni dispari ma ben infarcite di arrangiamenti metal; le tastiere in una posizione di assoluto equilibrio, senza mai essere inutilmente invadenti e coprenti, ma in grado anzi di ritagliarsi il loro spazio per splendere, nei solos come nelle architetture di supporto dei brani.

L'album parte in maniera coraggiosa: 20 minuti di title-track! E siamo già in una incredibile giostra emotiva, in cui la band fa manifesto delle proprie capacità. I brani più catchy, come "Come Alive" o la potente "The Paradise of Lies" (una delle mie preferite), riescono a non togliere un grammo alla perizia tecnica dei nostri, che gestiscono tempi in 7 o in 11 con la naturalezza dei grandi. E poi mi dicono che gli arrangiamenti non contano niente, in un disco, pfff...

Tra le tante belle canzoni c'è anche spazio per un brano (per metà) in italiano, "Fantasie di Verità"; per come sono fatto io, è sempre un'occasione per storcere il naso, non riesco ad associare la nostra lingua al prog-metal, per quanto il pezzo summenzionato non abbia davvero nulla da farsi perdonare, a partire dal bellissimo riff di organo che fa tanto Spock's Beard, cosa che adoro.

Il livello rimane alto fino alla bella "Insomnia" posta in conclusione, e sono tanti i momenti in cui l'amante del prog può godersi un sussulto, un tecnicismo, una virata improvvisa; ciò nonostante, "Virtual Symmetry" mantiene la melodia orecchiabile e un'attitudine che funziona davvero bene.
Ennesimo centro di una band che finora, miracolo, non ne ha sbagliata mezza.



Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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