Fluisteraars - Gegrepen door de geest der zielsontluiking

Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2021
Durata:36 min.
Etichetta:Eisenwald

Tracklist

  1. HET OVERVLEUGELEN DER MEUTE
  2. BRAND WOEDT IN MIJN GRAF
  3. VERSCHEURING IN DE SCHEMERING

Line up

  • M. Koops: all instruments, songwriting
  • B. Mollema: vocals, lyrics

Voto medio utenti

Piccoli blackster crescono…
…e crescono anche forti e in salute, a sommesso parere di chi scrive.

In tutta franchezza, i Fluisteraars si erano già impadroniti del mio cuore grazie al precedente, notevolissimo “Bloem”; nondimeno, fa piacere constatare che i Nostri non si siano affatto adagiati sugli allori, ma abbiano anzi ulteriormente affinato la loro miscela sonora.
Miscela che, ancora una volta, aggiunge alla solida base estrema ingredienti volti ad aumentarne l’elemento atmosferico, quali ad esempio mire avantgarde, sentori psichedelici, accenni folkeggianti e, di quando in quando, echi retro rock.

Nonostante uno spettro di influenze così ampio, la più grande qualità sino ad oggi messa in mostra dal combo olandese, a mio avviso, è proprio quella di saper progredire senza snaturarsi; di incorporare elementi “esterni” pur rimanendo saldamente all’interno dello steccato del black metal; ancora, di veicolare tali elementi all’interno di brani sì lunghi ed elaborati, ma mai dispersivi o prolissi.
I due Sussurratori, dunque, si confermano compagine talentuosa, ispirata, matura (a dispetto della giovane età), che non vende fumo (a dispetto della provenienza geografica), ed il nuovo “Gegrepen Door De Geest Der Zielsontluiking” (google translate mi propone un “Colto dallo Spirito dell'Anima in erba”, tanto per rimanere in tema) è lì a dimostrarlo.

Tre canzoni per oltre 35 minuti di musica complessiva, con l’ultima, “Verscheuring in de schemering” (credo “Lacrime al Crepuscolo”), che fagocita da sola oltre metà della durata complessiva.
Eppure, grazie a sapienza compositiva, gusto melodico ben oltre la media e quel mood sognante e malinconico che costituisce il loro trademark, i Fluisteraars riescono -al netto di qualche sporadica perdita di focus- a mantenere altissimo il tasso d’attenzione dell’ascoltatore…
…o, perlomeno, di un ascoltatore non “occasionale” e non inestricabilmente avviluppato nelle spire del metal in voga oggidì.

Per capirci: se la produzione di “Gegrepen Door De Geest Der Zielsontluiking” non vi convince, temo dobbiate disintossicarvi dai suoni, tanto bombastici e cristallini quanto asfittici e privi di dinamica, che funestano buona parte delle nuove releases.
Ancora: se la progressione di un brano come “Brand woedt in mijn graf” (all’incirca “Il fuoco infuria nella mia tomba”) non riesce ad emozionarvi, ho paura che il nuovo album dei Powerwolf abbia parzialmente compromesso i vostri condotti uditivi esterni e, ancor peggio, il vostro palato musicale.

Non disperate comunque: esiste un rimedio.
Due dosi giornaliere per almeno una settimana, in cuffia e fuori dai pasti, del nuovo full dei Fluisteraars.
Attenzione però: potrebbe creare dipendenza.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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