Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:48 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. SATAN'S BRIDE
  2. SPEED METAL COMMANDO
  3. THE BRAWL
  4. THE HELL OF BOILING METAL (BIG TROUBLE IN CHINATOWN)
  5. DECLARATION OF WAR
  6. TON OF BRICKS (METAL CHURCH COVER)
  7. EVIL BRINGER
  8. IDIOTS' PROPHET
  9. GRANDIER'S DAMNATION
  10. B.M.W. (BLACK METAL WHEELS)
  11. BACK ON THE HUNT
  12. HORNS UP FOR METAL

Line up

  • Rock 'n Rob: bass
  • Marco Morrone: drums
  • Mixy: vocals
  • Roberto "Master of Metal" Quaglia: guitars
  • Alberto “Mauser” Accomasso: guitars

Voto medio utenti

Dopo ben 8 anni di distanza dall’ultimo album di inediti, tornano gli italiani Iron Jaws con il loro terzo albo “Declaration Of War”, un vero e proprio assalto sonoro dalla prima all’ultima nota. Seppur la distanza temporale che è percorsa da “Guilty of Ignorance”, uscito nel 2013, la band piemontese non sembra aver dimenticato le proprie radici musicali, che affondano in uno Speed/Black Metal molto grezzo, che farà sicuramente felici gli amanti dell’old school.

Primi Sodom, Exciter, Onslaught, e soprattutto influenze dei Razor nettissime, fanno di “Declaration Of War” l’album perfetto per tutti quelli che cercano disperatamente di far tornare indietro il tempo indietro di 40 anni, e catapultarsi nei primi anni Ottanta. Produzione volutamente all’osso, un basso in evidenza, e la voce sgraziata di Andrea Finotti (Mixy) sono i punti di forza di questo disco.

Immagine


Una prima metà di ascolto comandata da riff sporchi e diretti, come in “Speed Metal Commando” o “The Hell Of Boilin’ Metal”, dove gli Iron Jaws non fanno certamente prigionieri. Non solo aggressività, perché i ritornelli dannatamente orecchiabili ci sono, basti ascoltare “Idiot’s Prophet”, o ancora “B.M.W (Black Metal Wheels)”, con quest’ultima che sembra un pezzo dei primissimi Venom sotto steroidi. Funziona altrettanto bene la cover di “Ton Of Bricks” dei Metal Church, mentre con “Evil Bringer” si hanno ogni tanto dei cambi di tempo interessanti che rendono l’ascolto del disco un po’ più variegato, cosa che verrà poi confermata con la finale “Horns Up For Metal”, un bel pezzo che tributa la musica che tutti noi ascoltiamo con passione. Un po’ derivativa, ma funziona, magari fossero tutte così.

Avete sempre desiderato una macchina del tempo per tornare ai “bei vecchi tempi”? Allora puntate senza ulteriori dubbi su "Declaration Of War”, non ne rimarrete assolutamente delusi. Speriamo che agli Iron Jaws non servano altri otto anni di attesa, se la qualità è questa.

Recensione a cura di Francesco Metelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.