Copertina 6

Info

Anno di uscita:2021
Durata:non disponibile

Tracklist

  1. RIVERSIDE MOTEL.
  2. BREAKFAST AT 3P.M.
  3. NOWHERE.
  4. WHEN I TURN I SEE THE FUTURE.
  5. DISCONNECTED.
  6. EMPTY PAGES.
  7. FURY ROADS (BOOM BOOM).
  8. SAD EYES (THE NOVEMBER MAN).
  9. SAN FRANCISCO.
  10. CAME DOWN TO SAY HI (FEAT. DIEGO DD LACUNA COIL).
  11. CALIBER 22.
  12. WILDFIRE
  13. MIRACLE

Line up

  • Jaxon Mario Pezzi: vocals
  • Andrew Fabio Pezzi: guitars
  • Andrew Asso: guitars
  • Frankie Sad Eyes: bass
  • Nicola De Bernardi: drums

Voto medio utenti

I Jax Diaries non sono nati nella bambagia.
O perlomeno, dopo i primi ottimi risultati hanno preso subito begli schiaffoni in faccia dal quel simpatico compagno di viaggio che si chiama "destino".
Ottimi numeri per il singolo "Shine On" (poi surclassati di 10 volte tanto dai due singoli estratti da questo album) e poi la doppia mazzata della pandemia e del brutto incidente motociclistico che avrebbe potuto avere conseguenze ancor più gravi di quelli già molto seri occorsi ad ottobre 2019.

Per fortuna la band non ha mollato, a marzo 2020 è rientrata in studio e dopo circa un annetto approda a questo debut album intitolato "Riverside Motel", tre quarti d'ora di alternative rock/metal dal taglio squisitamente moderno, costantemente in bilico tra sonorità a volte più catchy (sebbene non si cada mai nell'eccessiva melodia e ricerca del refrain a tutti i costi), a volte dal piglio industrial, a volte più sanguignamente rock sebbene la produzione sin troppo "plasticosa" riduca di parecchio l'impatto che i nostri potrebbero (e potranno) avere in sede live.



Alcuni brani funzionano nettamente meglio di altri, come "Nowhere" e "Wildfire" , altri decisamente sottotono, specialmente durante le "ballad", sia quelle "power" come "When I Turn I See The Future", sia quelle più standard come "Sad Eyes (The November Man)", dove si perde tutto il mordente e si finisce su territori pressochè pop privi di spunti interessanti, per non parlare dei ritmi dance su cui si innesta "Disconnected" o il trip-hop della conclusiva "Miracle" che più di una volta mi hanno fatto poggiare il dito sullo "stop" del lettore.
Anche la celebre "Fury Roads (Boom Boom)", che sul tubo ha raccolto quasi 150 mila views, in tutta sincerità non riesce assolutamente a smuovermi o ad emozionarmi, e lo stesso dicasi per "Came Down To Say Hi", in cui partecipa Diego Cavallotti, ascia dei Lacuna Coil.

Insomma, probabilmente siamo decisamente fuori ambito qui su Metal.it ma nonostante la professionalità con la quale è stato confezionato questo "Riverside Motel" siamo ancora lontani da risultati eccelsi necessari oggi per emergere in maniera perentoria, per i quali c'è bisogno di ulteriore affinamento e lavoro.

In bocca al lupo!

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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