Copertina 7,5

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2021
Durata:48 min.
Etichetta: The Vinyl Division

Tracklist

  1. THIN SHADES
  2. BEYOND WORDS
  3. HERRADURA (BY THE SEA)
  4. MIRAGES
  5. THE VEILED CURSE
  6. INVERN
  7. EMPTY ARCS
  8. IN FINITUDE

Line up

  • Javier Cerda: Vocals
  • Juan Escobar: Guitars, Bass
  • Eduardo Poblete: Keyboard
  • Alberto Atalah: Drums

Voto medio utenti

In Finitude
ci vogliono molte ore di pratica per scegliere tra distinto e discreto. La struttura portante regge
voti e vicissitudini, cosí come i rovi mettono fine alle sterili zolle dei contadini traditi dall'azoto di stato.
Album intelligente e capace di non cadere né in braccio ai Katatonia né sui ceppi dei Soen.

Star tra Cure e The Provenance, in Cile, fa: "
Ho bruciato il mio viso e provato ad accecarmi perché ho aderito alla pelle torturata del Cile, ho voluto morire anch’io di tanta morte. Però non sono morto." - Raúl Zurita

Lirismo matido e lentezze da studio mettono cilegie tra i lamponi.
Aldilá di considerazioni botaniche di dubbio conto c'é tanta atmosfera incarnata. Tante lacrime che aggiungono sale alle consuete visioni.
Tanto sud sconfinato da far venire i brividi alle betulle
Si finisce per sanguinare da capillari rotti dalla vita sedentaria.

- BEYOND WORDS -
Ció che distingue la proposta dei WDN:VNS dal soenismo di maniera é proprio lo stile in sé.
Martin Lopez, Joel Ekelöf e soci, protocollano il caffé: la liquefazione emotiva sublima in un vapore, tipico delle tazze sul tavolo. Delle genealogie famigliari.
Qui invece si traccia qualcosa di inedito. Non ci sono appoggi, né oggetti di casa.
I contenuti ed in contenitori sono lasciati in partenza: il viaggio si fa andando. Tra la costellazione di Vortex in salsa quieta e quel fare latino che ha originato
sia San Francesco che i Guelfi!
Resta un alone di mistero sugli aspetti piú indigeni. Per questo, come detto, servono decine e decine di prove. O, un tuffo libero, tipico delle minoranze.
Chi polarizza il metal ha giá preso la cantonata che i nostri non avrebbero voluto riservarci.
Tasti e tastiere a Voi: portate lontano questa fatica, a tratti indicibile.

Piú otto che sette.
Piú dormiveglia che sonno. Piú lucido che opaco
Piú anima che alone, piú atmosfera che con-fusione.

Recensione a cura di Marco Pastagakio Regoli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.