Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:47 min.
Etichetta:Eisenwald

Tracklist

  1. ...UM EWIGES ZU SCHAFFEN
  2. HELLWACH SCHWELGEND
  3. SCHATTENTAL
  4. DER KALTE NäCHTE ATEM
  5. WELTEN MUTTER
  6. WELTEN GEFLECHT
  7. ERDEN ZEIT

Line up

  • Taaken: vocals, guitars, keyboards, drums, talharpa
  • A.D.D.: bass, keyboards, violin

Voto medio utenti

Quinto lavoro per questa compagine teutonica di pagan black metal e secondo lavoro sotto le insegne della Eisenwald.
Qualcosa è cambiato in seno alla line-up, perché i nostri sono diventati un duo concentrando le forze legate alla coppia formata da Taaken e ad A.D.D..
Il ritorno bisogna dirlo è in gran spolvero, dove il pagan black metal si riveste di epicità e melodia ma sempre restando coerente; un merito questo perché non è questione di immobilismo, tutt’altro, è la voglia di mantenere dei punti fermi in senso artistico.
Si parte subito con “…Um ewiges zu schaffen”, marcia arrembante, sentendola vi verrebbe voglia di scendere in strada, bastone o spadone in mano e far a fette chiunque vi si pari sul campo di battaglia.
Per certi versi ricorda i primi Amon Amarth quelli più veraci ma i nostri hanno dalla loro le melodie armonizzate, riff serrati e quel senso maschio e tragico che solo i tedeschi sanno dare.
Hellwach schwelgend”, è una sfuriata selvaggia con riff in tremolo, tastiere in sottofondo e la voce acida e cattiva del singer Taaken.
Il tutto poi scende di velocità per diventare un pezzo cadenzato che coinvolge, soprattutto la melodia è dosata a dovere nel chorus e nel solo di chitarra.
Der kalte nachte atem”, è un attacco a testa bassa, senza paura e con piglio guerresco; puro pagan black metal con riff in tremolo e pedale fisso in blast beat.
I cambi di tempo fluidi servono a dare una marcia in più al tutto ma il grado di epicità non scende di un millimetro con un riff portante che è la summa del genere dei tedeschi.
La titletrack è una cavalcata cadenzata con le tastiere ben udibili in sottofondo e riff circolari dotati di pathos, il tutto è intervallato da sfuriate ben dosate con colpi diretti.
Il solo è pieno e melodico, semplice ma che regge bene il compito nella trama del brano.
Disco che è la conferma che il duo non gira in tondo alle mode ma vuole manifestare il proprio credo musicale coerente e con un gran bel lavoro; mano al portafogli e alzate il volume.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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