Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2020
Durata:48 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. DECONSTRUCTING SELF-DESTRUCTION
  2. DREAM GONE BAD
  3. LEFT OF CENTER
  4. INNER CALM FROM OUTER STORMS
  5. FILTHY VAGABOND
  6. FROM A CROWDED WOUND
  7. THE GREAT PURGE
  8. COMFORT FROM NOTHING
  9. ANIMUS
  10. DEAD LIMBS
  11. RELUCTANT HERO

Line up

  • Max Cavalera: vocals, guitar
  • Greg Puciato: vocals, guitar
  • Troy Sanders: vocals, bass
  • Ben Koller: drums

Voto medio utenti

I Killer Be Killed sono un cosiddetto supergruppo molto interessante formatosi circa dieci anni fa per volontà di Max Cavalera alla chitarra e voce, che non ha bisogno di presentazioni, e Greg Puciato anch’esso alla chitarra e voce ed ora ex The Dillinger Escape Plan, coppia a cui successivamente si aggiunsero al basso e voce Troy Sanders dei Mastodon e alla batteria Dave Elitch ex The Mars Volta, ora sostituito da Ben Koller dei Converge, e usciti nel 2014 con l’ottimo debutto omonimo sempre su Nuclear Blast.

Il punto di forza del gruppo è senz’altro la versatilità della proposta che amalgama in maniera originale ed efficace groove metal, thrash, hardcore/punk, melodia e parti più meditative e delicate, con intreccio della voce rispettivamente roca di Cavalera, aggressiva e hardcore, ma anche pulita, di Puciato e più melodica di Sanders, a seconda della base musicale su cui poggiano, facendo trasparire gli stili delle band di provenienza del nucleo principale del gruppo composto dagli appena detti ma senza scimmiottare quelle band.

Il disco in questione, composto da 11 brani dinamici e variegati, è molto bello durante tutta la sua durata ed è sorretto da un’ottima produzione moderna ma non troppo, ad opera di Josh Wilbur, e da suoni potenti e rotondi carichi di groove veramente azzeccati. Si passa da brani massicci come l’opener Deconstructing Self-Destruction a brani veloci/sostenuti come Dead Limbs o Filthy Vagabond o schegge come la breve e hardcore/punk Animus o cadenzati e pesanti come la lunga e forse migliore del lotto From a Crowded Wound o più melodici come Dream Gone Bad o più calmi e oscuri come la title track finale, pezzi dinamici e variegati al loro interno come detto che spesso vedono accelerate, rallentamenti, appesantimenti o intermezzi più melodici o meditativi con cambio di voce dei rispettivi cantanti. Ottima la prova potente e dinamica del batterista Ben Koller.

Unica nota dolente la voce di Max Cavalera non più potente come un tempo.
In conclusione un album molto valido, e tra i dischi dell’anno per chi scrive, che può accontentare diversi palati e dove si evince un miglioramento e maggiore varietà rispetto alla proposta del primo disco che puntava più sulla velocità e aggressività.

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 29 nov 2020 alle 17:59

Ciao Alien1973, alla fine e’ sempre una questione di gusto personale, la cosa che ti posso dire e’ di ascoltarlo meglio se non lo hai gia’ fatto

Inserito il 29 nov 2020 alle 14:04

A mio modesto avviso, é un disco appena sufficiente nulla di piú.

Inserito il 29 nov 2020 alle 10:00

Grazie Frank 🍻

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