Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2020
Durata:54 min.
Etichetta:Napalm Records

Tracklist

  1. WAKING DREAM
  2. ABYSS
  3. THROUGH STARS
  4. LEGACY
  5. RETURN TO ME
  6. SOULBOUND
  7. FASTER THAN LIGHT
  8. THE WIND THAT SHAPES THE LAND
  9. CARRY THE FLAME
  10. AFTERLIFE

Line up

  • Scott Buchanan: drums
  • Brittney Slayes: vocals
  • Grant Truesdell: guitars, vocals
  • Andrew Kingsley: guitars, vocals, synth

Voto medio utenti

Se oggi creassi una nuova band metal, suonerebbe più o meno come gli Unleash the Archers.

Già, perché i canadesi hanno moltissime delle cose che amo nel metal: musica potente, non banale, perizia tecnica, una cantante da capogiro, una spiccata attenzione per la melodia, e quel pizzico di assoluta follia, cazzeggio e poco-prendersi-sul-serio chiaramente ispirato dal connazionale Devin Townsend, che quantomeno è il padre putativo di questi quattro soggetti qua!

Ma, aldilà delle ovvie capacità vocali di quel fenomeno di Brittney Slayes (un mix di Lady Gaga, Rob Halford, Lzzy Hale, e Brittney Slayes), "Abyss" è il perfetto palcoscenico per una band, al momento ridotta a quattro elementi, che riesce a mescolare metal veloce e moderno alla Dragonforce (facciamo a capirci qui, ovviamente gli UtA non c'entrano niente con quei fenomeni da circo, parlo di macroaree) con composizioni intelligenti, e che intelligentemente usano tutto quello che serve al pezzo per decollare: tastiere, inserti elettronici, doppia cassa alla muerte, solos al fulmicotone, qui va bene tutto, purché tutto sia funzionale al brano, e MAI all'ascoltatore. Ed è ovvio che le strizzatine d'occhio ci siano, questa è una band di professionisti! Lo fanno per lavoro, e sanno benissimo cosa fare per vendere, come ogni professionista che si rispetti. Ma, santiddio, ciò non vuol dire prostrarsi e/o imputtanirsi proni al mercato, ma al contrario vuol dire ricerca, misura, intelligenza, creatività.

E "Abyss", bontà loro, ha di tutto un po': dai pezzi a tremila come "Faster than light", "Return to me", ai brani più cadenzati come "Abyss", "Afterlife", ogni brano vi stupirà per la quantità di sensazioni e atmosfere che riesce a ricreare.


Ma adesso passiamo alle domande del pubblico.

- C'è la quota death metal vocals?
- Sì, ma meno che in passato, molto meno, ma c'è

- Solos ne abbiamo?
- Avoglia, ma messi bene, solo dove serve e dove crea la giusta tensione musicale

- Ma davvero sta Brittney Slayes è così brava?
- Ma mannaggia a lei se è brava, e scordatevi cantantesse tutte mossette e vanità, con la Slayes ci potresti andare a giocare a beccaccino al baretto, secondo me ci caccia dentro pure qualche porcaccio; allo stesso tempo, la ragazza ha quasi quattro ottave, un training da mezzosoprano, ma usa tutto quando serve e dove serve, senza strafare, brava brava

- Ma quindi me lo consigli?
- Cavolo sì. Se vi piace il power ben suonato, moderno e poco banale, gli Unleash the Archers hanno fatto il disco per voi.




Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 set 2020 alle 13:49

Ho scelto io di non inserirlo; ha tutto al posto giusto, ma gli manca gusto quel decagrammo di "wow" per farne top album, imho

Inserito il 17 set 2020 alle 12:32

gran disco, dovevi pretendere l'inserimento tra i top album!!!!

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