Copertina 8

Info

Anno di uscita:2020
Durata:42 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. BLIND
  2. (I DON’T NEED) PERFECTION
  3. GRIT YOUR TEETH
  4. MAN ON A MISSION
  5. DON’T FOOL YOURSELF
  6. CONSEQUENCE OF HAVING A HEART
  7. THIS ONE’S FOR YOU
  8. BATTLES AIN’T A WAR
  9. SAVE ME FROM MYSELF
  10. HOW WE LIVE
  11. DONE WITH ME

Line up

  • Nick Workman: vocals
  • Tom Martin: bass, guitar
  • Marcus Thurston: guitar
  • James Martin: keyboards
  • Mikey Kew: guitar
  • Martin Hutchison: drums

Voto medio utenti

Considero i Vega uno dei primi gruppi da citare per smentire quanti credono che il rock melodico sia un genere “superato”, svilito e sfibrato da troppi cliché.
Fermo restando che adoro gran parte di quegli stereotipi (in particolare quando sono gestiti con vocazione e temperamento …), gli inglesi sono sempre riusciti a superarli senza mortificarli, ereditando dai maestri il gusto per le melodie vocali di “facile” fruizione e le strutture armoniche d’impatto istantaneo, inserendole in un contesto musicale variegato e ricercato, costantemente fresco e straordinariamente efficace.
Un sound di “confine”, dunque, che opera felicemente tra AOR, hard e pop ed è capace di sfuggire alla routine grazie ad un’incontenibile forza espressiva, libera da condizionamenti di stile e da futili sensi di “appartenenza”.
Grit your teeth”, la sesta testimonianza discografica dei nostri, rappresenta l’ennesima dimostrazione di una vitalità rara, la quale, assieme a perizia strumentale, scintillante feeling interpretativo e a un innato talento compositivo, lo colloca senza indugio tra le numerose perle soniche di un anno che purtroppo sarà ricordato per questioni diverse dalla sua inusuale fecondità artistica.
Continuando a sfruttare l’approccio “muscolare” esibito nel precedente “Only human”, il nuovo albo esordisce con la grinta adescante di “Blind” e la linea armonica catalizzante di “(I don’t need) Perfection”, per poi piazzare con la sua title-track un tributo ai Def Leppard di eccezionale eleganza e incisività.
Il groove denso e magnetico di “Man on a mission” sfida i connazionali Thunder sul loro terreno preferito, mentre “Don’t fool yourself” è il brano perfetto da far ascoltare a Jon Bon Jovi per ricordargli come si realizza un grande e ispirato hit radiofonico, arte in cui l’americano non eccelle più già da qualche tempo.
E sempre in tema d’imponenti possibilità di affermazione “commerciale”, ecco arrivare il fascino crepuscolare di “Consequence of having a heart” (con un refrain che rievoca i Tears For Fears …) e le enfatiche pulsazioni di “This one’s for you” e “Battles ain’t a war”, che si aggiungono al tocco “alternativo” della favolosa “Save me from myself” per costituire materiale sonoro di prim’ordine, adatto anche per le heavy rotation contemporanee.
Con altri due saggi di approccio non “inamidato” alla nobile e vaporosa materia adulta, intitolati “How we live” e “Done with me”, si conclude una nuova appagante esplorazione tra le spire del Rock di Qualità, l’unica catalogazione possibile quando si ha a che fare con la musica di una radiosa costellazione artistica denominata Vega.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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