Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:60 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. CAPTURED CITY
  2. PANIC IN THE STREETS
  3. HIGHWAY
  4. BELIEVABLE
  5. KEEP IT ALIVE
  6. MANTIS ANTHEM
  7. DREAM ON
  8. FIGHT FOR YOUR HONOUR
  9. TIME SLIPPING AWAY
  10. CHILDREN OF THE EARTH

Line up

  • John Cuijpers: vocals
  • Tino Troy: guitars, vocals
  • Chris Troy: bass, vocals
  • Andy Burgess: guitars, vocals
  • Hans in ‘t Zandt: drums

Voto medio utenti

Tra gli svariati meriti della Frontiers Music bisogna sicuramente annoverare quello di aver portato a suonare sul suolo italico tanti campioni dell’hard melodico, acquisiti nel proprio roster con grande acume, competenza e dedizione.
Il Frontiers Rock Festival per i fedeli appassionati tricolori del genere, soprattutto per quelli più “attempatelli”, ha rappresentato la concretizzazione di un autentico “miraggio”, difficile persino da auspicare.
Evidentemente, però, nemmeno questo “sogno realizzato” è stato sufficiente a “smuovere” adeguatamente i melomani italici e garantire la sopravvivenza di un evento che nel 2020 non ci sarà e su cui, ahimè, aleggia un’ombra abbastanza “funesta”.
Insomma, evidentemente non siamo stati capaci di sostenere tale circostanza come meritava ed ecco che il “senso di colpa” si rafforza proprio mentre ascolto “Keep it alive!”, registrazione della favolosa esibizione dei Praying Mantis nella quinta edizione della suddetta kermesse, da me “criminalmente” disertata.
Ora, francamente non ricordo cosa successe il 28 aprile del 2018 per indurmi a perdere l’occasione rara di assistere al concerto di uno dei miei numerosi eroi personali, ma di sicuro il rimpianto per non aver vissuto dal vivo questo concentrato di emozione sonica rimarrà scolpito per lungo tempo nel mio animo di rockofilo.
Lo show è energico e intenso, i fratelli Troy dimostrano ancora una volta di aver trovato sodali all’altezza della lunga “storia” artistica della band, encomiabile tanto negli esordi di retaggio NWOBHM, quanto nella sua evoluzione tra hard-rock e AOR.
Aprire la setlist con “Captured city” (incluso nella leggendaria “Metal for muthas, Volume I”) e farla seguire da un’ardente versione di “Panic in the streets” (dal glorioso debutto sulla lunga distanza “Time tells no lies”) riporta la memoria ai giorni di fuoco dell’HM made in UK, e se con “Highway“ (dall’ottimo “Sanctuary” del 2009) le atmosfere si fanno più morbide e “adulte” (qualcosa tra Def Leppard e MSG), con la deliziosa “Believable”, l’incisiva “Keep it alive” e l’enfasi di “Mantis anthem” si torna prepotentemente ai giorni nostri, rammentando agli astanti il valore di due splendidi lavori come “Legacy” e “Gravity”.
La ballata “Dream on” (da “A cry for the new world”) consente di rilevare la buona duttilità vocale di John Cuijpers, “Fight for your honour” evoca suggestivi scenari medievali, mentre “Time slipping away” e “Children of the Earth” piazzano le ultime due graffianti zampate del programma, celebrando “Predator in disguise” e ancora una volta il possente “Time tells no lies”.
Keep it alive!” è un bel modo di surrogare un’imperdonabile mancanza (o, per i più meritori, di rivivere un momento di grande musica), nella speranza che i ragazzi della Frontiers Music ci ripensino e ci offrano nuovamente la possibilità di assistere “in diretta” a spettacoli così emozionanti … e stavolta, ci saremo tutti, vero?
Recensione a cura di Marco Aimasso

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