Con il debut album "Lamentation of the Chaos Omega" gli austriaci The Negative Bias hanno rivelato al mondo la loro presenza, oggi due anni più tardi e dopo aver ingrossato la propria lineup con il chitarrista Athtarion, gonfiano il petto mostrando al mondo del metallo estremo cosa sono in grado di fare pubblicando grazie alla ATMF il loro nuovo lavoro "Narcissus Rising".
Il nostro Dope con la consueta perizia aveva inquadrato e lodato il primo disco (qui la sua recensione) ma con "Narcissus Rising" i nostri fanno un ulteriore step verso le vette più elevate della musica "pesante".

L'album, sebbene sia composto nominalmente da due tracce (incidentalmente: "Insomnic Sermons of Narcistic Afterbirth - At the Threshold where Chaos Turns into Salvation" vince a mani basse il premio per il brano con il miglior titolo dell'anno), in realtà è un unico flusso musicale, una nebulosa in continuo movimento in cui si scontrano tutte le derivazioni e contaminazioni del black atmosferico.
Propaggini avantgarde sulla scorta degli Arcturus de "La Masquerade Infernale" si fondono con lunghi interludi ambient, momenti di calma inquietante si alternano a sfuriate improvvise richiami agli immani sconvolgimenti cosmici tanto cari ai ragazzi viennesi.
Due canzoni dicevamo per un totale di 42 minuti di musica: ebbene non un solo momento di noia, un piccolo cedimento, un singolo passaggio a vuoto si intravvede nel tessuto di morte che il quartetto presenta; merito senza dubbio della prova mastodontica di Florian Musil dietro le pelli che sembra non avere alcun limite fisico e tecnico tanta è la bravura e la varietà di soluzioni che infila ovunque.
E cosa dire delle parti vocali - velenose ma anche evocative- di I.F.S., probabilmente mai così ispirato nemmeno negli Alastor? Senza ovviamente togliere nulla ai riff cangianti, dissonanti, siderali che le due asce profondono senza soluzione di continuità.

"Narcissus Rising" riprende le intuizioni già presenti in "Lamentatins...." e le moltiplica, amplificandole con continue sperimentazioni al punto che la durata dei brani non ha più alcuna importanza.
Disco di qualità sopraffina: superfluo l'invito a non lasciarlo cadere nel vuoto.
Piccoli Deathspell Omega crescono.

The Negative Bias - "Narcissus Rising"(full album)