Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2019
Durata:46 min.
Etichetta:Fighter Records

Tracklist

  1. DISOBEY
  2. THE INVISIBLE
  3. THE STORM THAT KILL US ALL
  4. OUR TIME IS NOW
  5. THE DARK WAVE
  6. DEATH THROES
  7. RAIN AFTER DROUGHT PART.1
  8. RAIN AFTER DROUGHT PART.2
  9. MOVE ON OVER
  10. A DESOLATE SHELL OF A MAN

Line up

  • Ilija Riffmeister: vocals, guitar
  • Mark Simonhell: guitar
  • Markey Moon: bass
  • Frank Bardy: drums

Voto medio utenti

I triestini Tytus avevano pubblicato il primo full-length “Rise” nel 2017 (Sliptrick Records), ora realizzano il secondo per la Fighter Records. Si tratta di un album pienamente heavy metal, nel quale confluiscono elementi di NWOBHM e di thrash primi anni ’80.
Lo notiamo subito nell’opener “Disobey”, dove un delicato arpeggio chitarristico introduce un feroce e sferragliante assalto speed/thrash alla maniera dei primi Metallica, Megadeth o Exodus. La compattezza strumentale della band è ottima, così come l’attitudine vocale di Ilija Riffmeister che ci mette la dovuta carica di aggressività. I richiami all’epoca di “Ride the lightning” sono frequenti, vedi la bombastica “The invisible” o il tiro spezzacollo di “Move on over”, brani che faranno sfracelli in sede live. Ma emerge anche un indirizzo maggiormente orientato verso lo stile Maiden/Priest, dove la vena melodica è più accentuata e le ritmiche più flessibili, come “The storm that kill us all” o la cavalcata metal “The dark wave” che sembra presa dal primo lavoro degli Iron. Lo sforzo maggiore viene esplicitato nella title-track, divisa in due parti: la prima è un lungo brano strumentale in equilibrio tra rock e metal, con un ottimo lavoro delle chitarre, mentre la seconda è un intenso slow notturno dove la voce assume toni più morbidi e suadenti.
Un disco di buon livello, non particolarmente innovativo e originale ma molto ben costruito e realizzato. Il quartetto friulano si ispira con competenza ai classici dell’heavy metal e merita sicuramente un ascolto da parte di chi è legato alla tradizione di questo genere

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