Copertina 6,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:39 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. THE GALLOWS END
  2. DEATH AND DAMNATION
  3. ABOMINATE
  4. HEATHEN BLOOD
  5. THE GREAT ONE
  6. COLD VOID
  7. THE HUNTER
  8. GODLESSNESS
  9. BLIND KINGDOM
  10. THE UNDERTAKER
  11. BLACK WINGS OF THE APOCALYPSE

Line up

  • L-G Petrov: vocals
  • Victor Brandt: guitars
  • Fredrik Folkare: guitars
  • Matte Modin: drums
  • Alex Friberg: bass

Voto medio utenti

Death Metal svedese.
Cosa c'è di meglio?
Si, in teoria, ma nella pratica devi saperlo fare...
Abominate è un disco che non eccelle per bruttezza, ma nemmeno come una punta di diamante del movimento (eh beh, l'apice è stato nei primi '90, è impossible sperare di poter ascoltare capolavori come quelli degli Entombed o Dismember), ma quantomeno si spera in un album valido che possa almeno non annoiare.
Questi Firespawn sono uno di quei pseudo-superguppi, di gente che conoscono in pochi ma di gruppi che per un motivo o per l'altro fanno parlare di se (un disco bruttissimo poi uno molto bello, Necrophobic, una disputa legale/scissione per il nome, Entombed A.D. , o altre cose come aver fatto la storia del Death Metal scandinavo, Unleashed).
Ma allora, sta musica com'è?
Beh, ci sono dei buoni spunti, come nella iniziale "The Gallows End", delle canzoni che strabordano inutilmente di armonici naturali e tecnicismi come la title track o anche la maggior parte degli assoli, e dei proiettili d'adamantio come "Death And Damnation".
La verità è che questa è una recensione molto breve perché non c'è molto da dire... potrei parlarvi della produzione, cosa inutile, perché la Century Media non potrebbe anche se volesse sbagliare un colpo su questo fronte...potrei parlarvi di "diversi tipi di death Metal che piacciono ai diversi componenti", come mi ha detto personalmente il bassista Victor Brandt nell'intervista che trovate qui sul sito, ma sarebbe superfluo e non penso aggiungerebbe molto.
Consiglio questo album? Ni, se siete amanti del Death Metal svedese (anche se ammetto un po' denaturato dai nostri), potrebbe soddisfarvi come no, potreste amarlo come no. Questo è un album si, sopra la sufficienza, ma ambiguo e dubbio in molte parti.
Recensione a cura di Carlo Masoni

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