Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:66 min.
Etichetta:Purity Through Fire

Tracklist

  1. COLD DEAD SKIN
  2. MELANCHOLY MARCH
  3. BLEAK AND DESOLATE
  4. DROWNED IN HELLS FIRE
  5. RAINING FIRE
  6. PLAINS OF DESOLATION
  7. SHADOW OF THE PAST
  8. BENEATH THE GLIMMERING SURFACE
  9. INTRODUCTION TO ANCIENT POWERS
  10. ANCIENT POWERS
  11. PURGATORY

Line up

  • Anders Eriksson: guitars, bass, vocals

Voto medio utenti

Credo che il titolo del secondo lavoro degli svedesi Vananidr ne descriva, meglio di qualunque altra parola possa io spendere da qui in poi, il contenuto e, soprattutto, l'essenza.
"Road North".
Questo è un album che dipinge il nord, ne fa vivere il freddo, la nebbia, il vento, ma anche la fierezza e lo spirito epico che trasuda da certi paesaggi.
Anders Eriksson, membro unico del gruppo, per dare visione alle sue idee musicali si affida ad un black metal dalle evidenti inflessioni folk che trae ispirazione, a detta del suo autore, dalle tradizioni svedesi e dalla cultura nordica.
Certamente di dischi "simili", soprattutto nella prima metà degli anni '90 e soprattuto in Norvegia, ne sono usciti davvero tanti, tuttavia, per lo meno a me, ascoltare nel 2019 sonorità di questo tipo fa davvero piacere perché mi riporta indietro nel tempo, mi riporta ad un periodo storico al quale sono molto legato e che ha contribuito, in maniera determinante, alla mia formazione musicale, un periodo, mi piace sottolinearlo, che ha di fatto segnato indelebilmente la storia dell'heavy metal nella sua declinazione estrema.
Proprio quest'ultima parola vi deve porre sull'attenzione: "Road North" è un disco estremo e come tale deve essere approcciato.
Qui dentro c'è il black metal nella sua veste "cruda" e, per alcuni aspetti, primordiale e quando, più in alto, vi ho parlato di folk non l'ho fatto perché troverete mandolini, pipe e trombe, ma perché è l'atmosfera generale ad essere legata strettamente al folklore grazie alla vena epica che si respira in ogni singolo brano, sia quando Vananidr ci offre pezzi veloci e glaciali, sia quando ce ne offre, invece, di cadenzati e "vichinghi" sfruttando, anche, cori che fanno capolino qui e là.
Insomma "Road North" è un lavoro che si avvicina alle prime produzioni di gente come Enslaved, Hades o Einherjer e nulla ha a che fare con osterie, birra e facili melodie.
Se questo messaggio vi è chiaro, se della originalità non ve ne frega molto, se siete un po' nostalgici e se vi piace immergervi negli sconfinati paesaggi innevati che si possono ammirare nella parte settentrionale del nostro continente, allora troverete questo lavoro affascinante e lo ascolterete volentieri.
Negli altri casi non amate il black metal.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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