Copertina 8

Info

Anno di uscita:2019
Durata:39 min.
Etichetta:20 Buck Spin

Tracklist

  1. WE WILL NOT DIE
  2. DIVIDED BY DARKNESS
  3. BORN INTO FIRE
  4. ANGEL AND ABYSS
  5. TORTURED BY TIME
  6. HEAR HER
  7. LIVING LIGHT
  8. THE WAY OF RETURN

Line up

  • Nate Garrett: vocals, guitars, bass
  • Marcus Bryant: drums

Voto medio utenti

Pura espressione della propria personalità con tutti i pregi (tanti) e difetti (non molti) del caso. Questo è quello che gli Spirit Adrift ci propongono con la loro musica.

La band di Phoenix, partita nel 2016 con uno stoner doom grasso mai troppo lento o soffocante, è poi passata attraverso un gran bel disco come Curse of Conception (roba da 8 abbondante eh, l'ho scoperto sul nostro forum, recuperatelo), fatto di un sound malinconico ed oscuro, dai richiami classicamente doom, grandi melodie, ma anche parecchio metal, con canzoni più snelle rispetto al debut. Con il nuovo Divided By Darkness, gli Spirit Adrift cambiano ancora pelle, evolvono, mutano la propria musica seguendo il loro istinto che li porta a partorire 8 tracce differenti tra loro ma con una impronta ben precisa. Il bellissimo artwork (firmato da Joe Petagno) ci immerge subito nel disco.

Grandi dosi di metal classico sono state inserite in questo nuovo album, ce ne possiamo già accorgere dalla buonissima opener che ha un'andadura sostenuta, un riffing ricercato pur non sfociando in tecnicismi, buona potenza ed un velo di malinconia che pervade il tutto. Altri brani come "Angel And Abyss" o "Tortured By Time" sono più lenti e lisergici ma si aprono di sovente a melodie avvincenti o a fraseggi potenti che sparigliano le carte, per poi tornare ad una dimensione più intimista. Chiude poi "The Way of Return", un'avvincente strumentale da 6,21 minuti che mischia qualcosa di Pink Floyd, Tangerine Dream e Black Sabbath, tutto secondo lo stile della band.
Una piccola nota parzialmente negativa riguarda l'ugola di Nate, perfetta e calzante sui brani più doomy ma un po' limitata e monotona in quelli più movimentati.

Come dicevo, gli Spirit Adrift hanno composto oggi un disco più metal dei precedenti ma personale, ricercato, vario, pieno di riff ed atmosfere, qualcosa che non copia una band in particolare ma che mostra la loro abilità nello scrivere grandi canzoni mantenendo un'identità che manca a molti loro colleghi.

Gli Spirit Afrift sono una band profonda, intimista, fatta di riff ed emozioni ed è un piacere immergersi nei loro brani.


Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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