Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2019
Durata:30 min.
Etichetta:Shadow Kingdom Records

Tracklist

  1. RUN AND HIDE
  2. IT'S IN MY HANDS
  3. COSMIC KISS
  4. GHOSTS
  5. CLARION
  6. WINDS OF DESTINY
  7. IF ICARUS COULD FLY
  8. DEFENDER

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Non riesce davvero a stare fermo un attimo Trevor Church. tra EP e full length di Haunt e Beastmaker, il figlio di Bill Church (bassista dei Montrose) non riesce ad arrestare la sua creatività e, se i risultati sono quelli che troviamo in questo If Icarus Could Fly, meglio così!
L'iper-produttivo musicista americano torna oggi con i suoi Haunt a breve distanza dall'album di debutto (di cui vi avevo parlato qui) mostrando subito alcune novità. Nessuna rivoluzione nel suono, parliamo sempre di un metal classico ma, indubbiamente, il nuovo capitolo si rivela molto più vario e meno diretto di Burst Into Flame.

Là dove il debut mostrava ottime idee ma era un po' seduto su troppi mid-tempo, il nuovo If Icarus Could Fly passa con disinvolura da accelerazioni a tempi cadenzati a ritmi più comodi, anche all'interno della stessa canzone. Trevor ha poi migliorato ulteriormente le sue abilità di chitarrista andando ad alzare il liveĺlo tecnico degli assoli e di certe scelte melodiche, mostrando un notevole repertorio di idee che contribuiscono -come già accennato- alla costruzione di un disco più ricercato, meno impattante ma più longevo e godibile.

La proposta non cambia, siamo sempre in un territorio super-classico, con le influenza di Praying Mantis, Priest e Angel Witch (periodo Screamin' n' Bleedin') ampiamente udibili, ma gli Haunt non copiano, anzi, sono a loro volta molto riconoscibili. I suoni non sono roboanti o muscolosi ma nemmeno troppo retrò, i californiani hanno infatti optato saggiamente per una scelta bilanciata che non stanca l'ascoltatore, anzi, fa premere nuovamente play. Anche la voce, dagli indubbi limiti di estensione, su questo disco viene modulata meglio, con il risultato di appiattire meno i singoli pezzi.

If Icarus Could Fly è sicuramente uno dei dischi classicamente metal più interessanti di questa prima parte del 2019 ed al suo interno vanta vere perle come "Defender" o "Winds of Destiny" ma, essendo un disco che dura appena 30 minuti, scivola giù come una birra fresca. Un vero piacere per gli assetati di metal.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 mag 2019 alle 10:34

Grazie Frank. lo farò sicuramente mio, a me piacciono questi piccoli esempi di metal classico statunitense.

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