Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:47 min.
Etichetta:Osmose Productions
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SUNSET GLOW
  2. DEVILRY
  3. THE IDEA OF ONE-NESS
  4. BLACK LIGHTS FROM THE VOID
  5. AMEN WHORES
  6. THE FEVERED LANDS
  7. NAZARENE NECROPHILIA
  8. APOKALUPSIS ESCHATION
  9. PANZERENGEL

Line up

  • DezeptiCunt: bass
  • Doedsadmiral: vocals
  • Dominator: drums
  • Destructhor: guitars, vocals (backing)

Voto medio utenti

Il black metal, non è un genere alla moda; non è un genere adatto per ragazzine/ini con troppi tatuaggi e magliette cattive che fingono di essere ribelli ma non conoscono chi siano i Mayhem e pensano che Burzum sia una bibita energetica.
Il black metal é elitario per sua stessa natura, culto per pochi conoscitori del verbo nero e maligno; un genere malsano, feroce e senza compromessi.
Questo significato lo incarna alla perfezione il nuovo lavoro dei norvegesi Nordjevel, perché Necrogenesis è un lavoro di puro metallo nero; non troverete tastierine o coretti, ma solo distruzione.
L’opener “Sunset Glow” fa ben capire le intenzioni del quartetto scandinavo; attacco feroce in blast beat con riffing freddi, neri e maligni.
Questo brano è graffiante, serrato e gelido; lo screaming è acido e la marcia dei nostri è inarrestabile con momenti cambi di tempo in un mid tempo pesante come piombo fuso.
Nel brano “Devilry”, dopo una serie di rullate e riffing che richiamano un certo modo swedish di intendere il black metal arriva la sfuriata in blast beat.
La sezione ritmica è potente ed è un muro, con cambi di tempo dove le architetture della chitarra si fanno melodiche, ma resta il sapore maligno della composizione.
Amen Whores”, è distruttiva e senza nessuna possibilità di pace; attacco in blast beat diretto, riffing neri come la pece e screaming altissimo e feroce.
Ma non è tutto, il brano ha anche dei tempi cadenzati dove un coro quasi marziale “canta” il titolo del brano; la costruzione del brano è serratissima e il blast beat è preciso come una mitragliatrice caricata per distruggere.
Panzerengel”, è un brano semplicemente devastante, dove un inizio epicheggiante apre a un attacco in up tempo maligno e livido.
Riffing di scuola nordica si susseguono con melodie di stampo malsano e lo screaming che prende alla gola; il batterista é una vera macchina da guerra che alterna sfuriate a parti cadenzate, il coro è marziale con un solo melodico nero e senza speranza.
Il brano é anche pervaso di una certa epicità nera sul finale del brano con orchestrazioni che di sicuro dal vivo renderanno ancora più suggestivo il già possente brano.
Un album per pochi, ma quei pochi che lo avranno in mano sicuramente ne saranno soddisfatti come il sottoscritto.
La produzione è potente e cristallina; lasciate quel gruppettino tutto leccato e ipertatuato e fate vostro questo grande affresco nero; le nuvole del cielo si coloreranno di sangue e carboni ardenti!
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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