Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:62 min.
Etichetta:Avantgarde Music

Tracklist

  1. COTARD
  2. ANESTHETIZED EMOTIONS
  3. WHERE SOULS DISSOLVE
  4. AFFRAMONT
  5. MOTH'S ILLUSION
  6. LAST WOLF
  7. BALLAD OF MUSINè
  8. COLDNESS
  9. PETRICHOR
  10. A FOREST'S REFUGE
  11. LOST AGAIN WITHOUT YOUR PAIN
  12. BURNED VALLEY

Line up

  • Lys: guitars, vocals
  • Leynir: bass
  • Dead Soul: drums
  • Epheliin: female vocals

Voto medio utenti

L'essere il primo su Metal.it a recensire un disco degli Enisum mi offre la sempre piacevole opportunità di far conoscere una band italiana: la soddisfazione è ancora maggiore poi se -come in questo caso- il gruppo è davvero meritevole.
Un breve excursus storico:
gli Enisum nascono nel 2006 come progetto solista di Marcello Apolinari, in arte Lys, tra le montagne della valle di Susa e della val di Lanzo in quella zona nota sin dagli anni '70 come Arpitania compresa tra le alpi di Francia, Svizzera ed Italia.
Il nome stesso della band non è che l'anagramma di Musinè, un monte della Val di Susa.
Dopo aver pubblicato due album curando tutte le componenti strumentali e vocali, nel 2014 gli Enisum diventano una vera e propria band inserendo nella lineup la voce femminile di Epheliin e la sezione ritmica Leynir-Dead Soul e danno alle stampe "Samoht Nara" che possiamo considerare il punto di partenza vero e proprio della loro carriera.
A questo disco segue "Arpitanian Lands", vero e proprio omaggio alla loro terra e successivamente, dopo aver fatto il loro ingresso nel roster Avantgarde Music, pubblicano "Seasons of Desolation". In tutti questi passaggi ciò che si è mantenuta costante è la loro proposta musicale fatta di una struggente miscela di black metal atmosferico e partiture folk, il tutto impreziosito dalla voce eterea di Epheliin a fare da contraltare ai ringhi ed alle urla lancinanti di Lys.

Ed arriviamo all'attualità ed a "Moth's Illusion", secondo disco pubblicato per l'etichetta milanese, album che in un certo senso testimonia la volontà del quartetto di dare una scossa e di uscire da quella che rischiava di diventare una situazione di stagnante ripetitività della stessa musica.
Le partiture black non vengono abbandonate sia chiaro, "Anesthetized Emotions" potrebbe tranquillamente far parte di "Seasons of Desolation", ma sono affiancate da sezioni cantate completamente in pulito, aperture acustiche ed addirittura da quella che possiamo considerare a tutti gli effetti la loro prima ballad, la titletrack "Moth's Illusion".
Forse chiamarla così è improprio data l'esplosione furiosa che la caratterizza nella parte finale, ma è innegabile il voler sperimentare qualcosa di nuovo, desiderio chiaramente avvertibile anche in "Ballad of Musinè" o nella sognante "Petrichor", probabilmente l'apice toccato dalla voce di Lys in versione clean.

Sono proprio queste evoluzioni stilistiche, queste alternanze tra esplosioni di furia cieca e placidi passaggi acustici a rappresentare il punto di forza di questo disco, a testimoniare il coraggio degli Enisum nel lasciare il proprio porto sicuro.
Ed anche se -dopo ripetuti ascolti- "Moth's Illusion" mi sembra un album di transizione, non posso che consigliarlo a tutti quelli che non si accontentano della solita minestra ma sono sempre alla ricerca di nuove emozioni.
Al prossimo disco vedremo dove li avrà portati questa evoluzione continua.

Enisum - "Moth's Illusion"


Recensione a cura di Alessandro Zaina

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