Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2012
Durata:non disponibile
Etichetta:Think Tank Media
Distribuzione:Music Buy Mail

Tracklist

  1. A DREAM FULL OF FIRE
  2. MAYBE WE'LL MEET AGAIN
  3. EL DORADO
  4. DARKNESS FALLS
  5. HOTELS
  6. BELIEVE
  7. LIFE OF THE PARTY
  8. GONE ARE THE DAYS
  9. MOON GOD
  10. IN EXILE

Line up

  • Lana Lane: vocals

  • Erik Norlander: keys, guitars, bass, synth
  • John Payne: vocals, mandolin
  • Mark McCrite: guitars, vocals, synth
  • Bruce Bouillet: guitars
  • 
Neil Citron: guitars

  • Freddy DeMarco: guitars

  • Guthrie Govan: guitar

  • Don Schiff: NS stick
  • Mark Matthews: bass

  • Jay Schellen: drums


Voto medio utenti

Devo essere sincero fin da subito: mi aspettavo molto ma molto di più. Invece il nuovo album della premiata ditta Lana Lane/Erik Norlander regala poche emozioni rispetto a quelle sperate.
Intendiamoci, si parla comunque di un disco di rock classico e melodico di qualità indiscutibile, in cui fortissimi richiami progressive e symphonic fanno la propria parte alla grande. Basta guardare i musicisti coinvolti per capire che qui dentro nessuno scherza con in mano il proprio strumento, ma dopo ripetuti ascolti la sensazione è che manchi qualcosa di importante per elevare questo El Dorado Hotel al rango di top album.

Più morbido rispetto agli ultimi lavori, ma anche meno diretto melodicamente parlando, il disco si snoda fra dieci impegnative tracce in cui l’unica regina incontrastata è l’incantevole voce di Lana Lane, su cui non ho mai avuto modo di esprimermi in passato ma che è da considerarsi, a tutti gli effetti, una delle più intense vocalità femminili sul mercato. Accanto a questo e alla già citata qualità dei musicisti, che produce arrangiamenti degni di nota, cosa manca dunque all’album?
La pecca più grande riguarda a mio parere il songwriting. Siamo di fronte a un disco difficile da assimilare, il che non sarebbe un grosso problema se non fosse che, anche dopo ripetuti ascolti, la voglia effettiva di lasciarsi cullare da questo album non è poi molta. Insomma, gli manca proprio quel mordente necessario a farlo durare a lungo nello stereo.

La sufficienza è pienamente raggiunta, ovviamente, ma tutto il resto, come vi ho spiegato, a mio parere non c’è. Consiglio vivamente un ascolto preliminare prima di decidere sull’acquisto.
Recensione a cura di Alessandro Quero

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