Copertina 6,5

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2011
Durata:47 min.
Etichetta:Icewarrior Records

Tracklist

  1. INTRO
  2. ABYSS OF FIRE
  3. ENDLESS DéJà VU
  4. HOLD YOUR DREAMS
  5. MASK OF HATRED
  6. SLAVE TO YOUR MEMORY
  7. RAIN FROM THE UNIVERSE
  8. THE CRIMSON STAINS
  9. AWAKENING
  10. REBIRTH
  11. WINGS OF SALVATION
  12. SLAVE TO YOUR MEMORY (BONUS TRACK)
  13. AWAKENING (BONUS TRACK)

Line up

  • Alessio Taormina: vocals
  • Claudio Florio: drums
  • Emanuele "Izzy" Bonura: guitars
  • Diego Galati: keyboards
  • Niki Zummo: bass

Voto medio utenti

I CrimsonWind sono arrivati velocemente all'esordio discografico, per la tedesca Icewarrior Records, dopo essersi formati sul finire del 2008 ed un unico demo, "Abyss Of Fire", con due soli pezzi (entrambi ripresi su "The Wings of Salvation"), alle spalle.
Nelle fila della formazione palermitana ci sono un paio di musicisti già incontrati in altre occasioni, come il batterista dei Trinakrius, Claudio Florio, e il chitarrista Emanuele "Izzy" Bonura (Lamiera), ma anche il nuovo cantante dei Thy Majestie, Alessio Taormina, qui autore di un'ottima prova.

Dopo l'intro di rito, trovano subito spazio le due canzoni presenti sul succitato demo: "Abyss of Fire", all'insegna di un Power Metal che può ricordare Secret Sphere o Highlord, ed "Endless Déjà Vu", caratterizzata da uno spiccato taglio neoclassico. Pur senza allontanarsi da queste coordinate sonore, "Hold Your Dreams" ha dalla sua un appeal più Hard Rock, subito dopo controbilanciato dall'aggressività di una "Mask of Hatred". Giusto il tempo di individuare nei Labyrinth e nei Vision Divine altri due possibili formazioni accostabili ai CrimsonWind, che questi quasi ti spiazzano con "Slave to Your Memory", che sarà pure un lento non particolarmente originale ma è impreziosito da un sassofono, che dona calore ed emozione al pezzo. "Rain from the Universe" e "The Crimson Stains" sono due episodi nuovamente legati al Power Metal Made in Italy, dal passo sostenuto e con le tastiere di Diego Galati che lasciano il segno su entrambi i brani. E' invece la chitarra, acustica nell'occasione, di Bonura a dare vita agli arpeggi del breve strumentale intitolato "Awakening", che ha il compito di introdurci prima a "Rebirth" e poi alla scattante "Wings of Salvation", altri due pezzi veloci e powereggianti che chiudono la parte regolare dell'album.
Infatti, all'appello mancano ancora le due versioni alternative di "Slave to Your Memory" (qui più breve e senza l'apporto del sax) e quella di "Awakening", con la voce di Taormina ad accompagnarsi alla chitarra.

Sicuramente bravi, ma al momento ancora un po' dispersivi.
Comunque, trattandosi dell'album d'esordio, aspettiamoci grandi progressi in occasione del loro comeback.

Well, its a dirty job but someone's gotta do it
And it's a dirty review but someone's gotta write it ...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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