Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2011
Durata:54 min.
Etichetta:Synthetic Symphony
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. MODERN RUIN
  2. LIGHTBRINGER
  3. JUDGE OF MY DOMAIN
  4. DYNAMO CLOCK
  5. KAIROS
  6. THE BEAUTY AND THE GRACE
  7. GET ON
  8. WORLDS COLLIDE
  9. IN THE NIGHT
  10. BEAT THE NOISE
  11. THE ROAD
  12. MODERN RUIN PART II

Line up

  • Eskil Simonsson: vocals/keyboards/computers
  • Joakim Montelius: keyboards/computers/vocal noise
  • Clas Nachmanson: computers/vocals

Voto medio utenti

Sono passati cinque lunghi anni dall'ultimo disco del terzetto Svedese che risponde al nome di Skyshaper, e in quell'occasione il gruppo espresse un potenziale creativo degno di nota, dando alle stampe un album potente e al tempo stesso mai cafone, un Future Pop/EBM/Electro misurato e ricco di personalità. Un lustro è tanto e può succedere di tutto, ecco perchè nell'ambiente c'era tanta curiosità per questo nuovo cd intitolato Modern Ruin e adesso si può tranquillamente dire che i Covenant malgrado il tempo passato sono ancora ludici e pronti a coinvolgere l'ascoltatore. Il disco nel suo insieme si ascolta con facilità ma è con i successivi ascolti che si scoprono nuovi dettagli e nuove sfumature. Non è stata persa quella vena malinconica che da sempre distingue il loro stile, magari adesso è meno palese e più sfumata, eppure in canzoni come Lightbringer, Judge Of My Domain e Worlds Collide (ma la lista è molto più lunga) i Covenant riescono a bilanciare con parsimonia un beat da dancefloor e arrangiamenti ricercati che attingono dalla scuola Electro Pop. Ovviamente nemmeno a dirlo le melodie sono vincenti e orecchiabili al punto giusto, e anche se ormai il trademark è quello fa sempre piacere essere avvolti da ritornelli sintetici e freddi, ma non noiosi. Più passano gli anni e più questo terzetto sembra riuscire a solidificare uno stile che invecchiando come il vino acquista in maturità e personalità. I fans dei Covenant non rimarranno delusi, anzi, sarà l'ennesima occasione per rinnovare un rapporto di fedeltà che dura da molti anni.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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