Savior from Anger ... e dalla decadenza!

Marco Ruggiero è un chitarrista con diverse importanti collaborazioni alle spalle, ma oggi la sua principale valvola di sfogo restano sicuramente i Savior From Anger, che hanno da poco rilasciato il loro secondo album, ancora e sempre fedele alla linea (da intendersi al miglior US Metal) e dove lo ritroviamo non solo alle prese con chitarra e basso, ma piuttosto sorprendentemente anche alla voce. Sentiamo quindi che ha da dirci ...

La rabbia di cui avevamo già discusso nelle precedente intervista, un po' di tempo fa in occasione del precedente "Lost in the Darkness", non pare averti abbandonato. Quali sono i sentimenti che hai incanalato sul nuovo album?
Ciao Sergio, la passione e l'emozione che mi accompagna da anni, non mi ha mai lasciato, suono questo genere con una grande grinta anche perchè è il mio genere di meta preferito. Adoro lo US metal, lo speed metal e l'Hard Rock.
Prima di analizzare gli altri contenuti del disco, se sei d'accordo, affronterei le principali novità che incontriamo su "Age of Decadence", partendo dalla drastica contrazione a livello di line-up, dove ti scopriamo anche nelle vesti di cantante. Cosa è successo?
Purtroppo con i problemi che la vita ti mette davanti quotidianamente, molti musicisti sono costretti a smettere di suonare, per dedicarsi ad altre attività, ed è stato proprio quello che è successo a molti dei ragazzi che suonavano con i Savior from Anger. Chi per lavoro, chi per la famiglia, chi per mancanza di stimoli, hanno lasciato tutti, e mi sono trovato in una situazione molto difficile per trovare sostituti adatti. Nella mia regione, la Campania, siamo rimasti davvero in pochi a suonare, se poi si ricercano musicisti con determinate caratteristiche, ancora peggio, per questo ho deciso di occuparmi oltre al mio strumento, anche di basso e voce, ma ti assicuro che è stata una scelta molto difficile e meditata, ci ho pensato fino a poche settimane prima di entrare in studio di registrazione.
Un'altra novità è quella rappresentata dalla nuova etichetta discografica. Come mai proprio la My Graveyard?
Con Giuliano ci conoscevamo da anni ma, non avevamo mai avuto modo di collaborare, gli ho inviato il nuovo master dei Savior from Anger e ne è rimasto folgorato.
Ci sono altre novità che mi sono sfuggite oppure possiamo partire ad analizzare un po' "Age of Decadence"? Magari partendo proprio dal titolo, che trovo perfetto per descrivere un contesto sociale, morale ed economico sempre più in degrado e sempre più d'attualità. Tutti concetti che, credo, si possano estendere all'artwork del disco.
In effetti la scelta del titolo è mirata, stiamo vivendo un epoca decadente, dove molti valori morali sono scomparsi, dove non ci si può fidare più di nessuno e si deve lottare per sopravvivere. Se leggi i testi dell'album vedrai che rispecchiano a pieno queste tematiche.
Quali sono invece gli argomenti trattati nelle singole canzoni? Puoi darci qualche info in più su come sono nate e poi sviluppate?
Per i testi del disco ho delegato un caro amico Valerio Granieri, che già aveva scritto molti dei testi di "Lost in the Darkness", per questo lavoro ha trattato prevalentemente la rabbia degli uomini verso una società ostile che li ha portati ad annullarsi reciprocamente, il tutto condito da una vena di pessimismo.
Torniamo all'argomento line-up, ci sono stati ospiti sul disco a dare una mano a te e a Michele Coppola?
Si, l'unico special guest del disco è stato il chitarrista Mario Iaccarino, ex chitarrista dei Marshall, che ha suonato 2 soli. L'ho invitato perchè mi piace il suo stile, molto diverso dal mio, e mi è piaciuto il risultato, soprattutto nei soli a duetto.
Ma chi avresti ospitato volentieri su "Age of Decadence" o magari vorresti avere sul prossimo album dei Savior From Anger?
Il mio sogno sarebbe invitare Tony Moore singer degli statunitensi Riot, magari guest su tutte le tracce del prossimo lavoro, ma mi rendo conto che probabilmente rimarrà solo un sogno.
A proposito, stai già lavorando a quello che sarà il terzo capitolo dei Savior From Anger?
Si, ci sto già lavorando, ma valuterò attentamente quando proporlo sul mercato discografico, in questo momento la situazione è davvero drammatica.
Ci saranno appuntamenti dal vivo a supporto del disco nuovo?
Stiamo pianificando un nuovo tour, per ora abbiamo la serata di presentazione a Maggio.
Dato che tu non ti limiti ai soli Savior From Anger, ci sono novità per le altre realtà che ti vedono protagonista?
Recentemente ho registrato i soli del nuovo album dei miei conterranei In Aevum Agere: "The Shadow Tower", uscito a Dicembre per la label tedesca Pure Steel record, anticipato dall'EP "MMIX", sempre con gli In Aevum Agere. Inoltre ho avuto una breve collaborazione con i Marshall, band storica del panorama meta partenopeo.
Ma se è la rabbia a stare alla base dei Savior From Anger ... quali sentimenti stanno agli altri progetti che ti vedono coinvolto?
Io sono semplicemente me stesso, un musicista che ama il suo lavoro, ed ha le idee molto chiare, non vorrei sembrarti presuntuoso con questa affermazione, ma tu mi conosci, ho sempre suonato US metal, anche con i miei vecchi progetti Nameless Crime, Landguard etc... faccio solo ciò che mi piace.
Ok, trattandosi dell'ultima domande, ora puoi ... ehm.. esternare tutto quello che vuoi.
Grazie mille per l'intervista, è sempre un piacere collaborare con voi.
Segnalo il nostro sito: www.marcoruggiero.com .
Grazie ancora.
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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