A Crime Called...- Stop alle catalogazioni!

A Crime Called... rockers italiani freschi freschi del loro secondo album Beyond These Days, eccovi cosa ci hanno confidato!

Salve ragazzi, benvenuti tra le pagine di Metal.it. Che dite, cominciamo dalle presentazioni?
Ciao a tutti, siamo gli A Crime Called..., rock band che arriva direttamente dalle rive del fiume Po.

Come nasce questo gruppo e quali sono state le vostre ispirazioni?
Il lungo viaggio di A Crime Called... parte dalle prove negli scantinati e dai primi concerti nei locali della provincia, per poi passare a eventi più grossi, in città più predisposte a certi tipi di musica come Milano, Torino e Bologna. La svolta vera e propria arriva però nell'estate del 2009, quando la band incontra sulla propria strada Dualized, un giovane produttore emiliano di ritorno da Los Angeles dopo una collaborazione con il musicista e produttore Logan Mader. Dall'incontro ne nasce un immediato feeling e un'amicizia che porteranno le due parti a unire le forze e a collaborare per la nascita di un disco. Nel progetto entra anche un altro produttore, Eddy Cavazza, già collaboratore di Dualized in diversi lavori discografici. L'unione di tutte queste forze dà alla luce Beyond These Days, un disco di otto brani che fin dalla pre-produzione prometteva di essere qualcosa di veramente speciale. A mixaggio terminato il disco ha bisogno di un mastering degno di nota. Il master viene così affidato a Mika Jussila (già collaboratore di band come gli HIM) presso i Finnvox Studios di Helsinki. Con il mastering i brani acquistano un impatto micidiale risultando molto americano nell'attitudine. Da qui la scelta di trovare un'etichetta Oltreoceano, la californiana Reality Entertainment. Il resto è - come si suol dire - storia dei giorni nostri!

A Crime Called…? Manca qualcosa?
Volevamo qualcosa che parlasse del lato più recondito e fuorilegge che alberga in ognuno di noi. Eravamo alla ricerca di un qualcosa di particolare, ma che al tempo stesso si potesse ricordare: ecco perchè la scelta di un nome che avesse i puntini di sospensione finali. Ognuno alla fine di A Crime Called... può dare una propria interpretazione su come possa essere chiamato questo dannato crimine!

“Non tutti suonano per sentirsi parte di circuiti o scene varie; non tutti vogliono sentirsi solo una band”. A cosa è dovuto questo vostro sfogo?
Sembra quasi che attualmente se sei una rock band devi per forza venire inserito in determinati contesti... La cosa a noi va stretta in quanto si suona per passione e per cercare di condividere momenti, emozioni, situazioni.

Cosa cambiereste del mondo della musica di oggi?
Il suo lato più crudele, quello consumistico. La musica sta sempre più diventando usa e getta, non ci si affeziona più agli album e agli artisti come accadeva fino a qualche anno fa.

A tal proposito, anche se odiate le catalogazioni, quali altre band italiane sentite vicine al vostro sound e al vostro stile?
Sinceramente non sapremmo darti una risposta.

Se faceste heavy metal invece con chi vi piacerebbe identificarvi?
Se esistessero ancora nei Pantera!

Beyond These Days ha spesso toni forti di protesta che lascia però intravedere un altrettanto forte speranza. Verso chi o verso cosa urla quest’album e di quali messaggi si fa carico?
E' un album che parla del quotidiano, con i suoi aspetti positivi e negativi. Parla di rapporti interpersonali: amorosi, politici e sociali. Descrive la vita che viviamo, senza pretendere di dare soluzioni. Sono messaggi fruibili da tutti, basta solo tendere l'orecchio verso la nostra direzione.

Parliamo del vostro album di debutto: non è passato molto tempo ma quali cambiamenti avete apportato e cosa invece avete riconfermato?
Abbiamo voluto puntare su qualcosa di diretto, che avesse un deciso impatto sonoro, ma al tempo stesso potesse essere facile all'ascolto. A nostro avviso il mix è riuscito.

Come promuoverete questo album? Avete già scelto delle date per un tour?
Stiamo lavorando alla promozione e a diverse date live. Stanno nascendo cose interessanti, per ora meglio non sbilanciarsi troppo.

Siamo arrivati al termine di questa intervista. Lascio a voi lo spazio per i saluti!
Ragazzi, è stato un piacere fare quattro chiacchiere con voi. Come dicevamo prima, provate a dare un ascolto a Beyond These Days: magari ne vale la pena!
Intervista a cura di Salvatore Sanzio

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