Samael: Lux Mundi è l'inizio di una nuova era artistica

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E' da poco uscito il nuovo Lux Mundi, album che ha riacceso il dibattito su uno dei gruppi metal attuali più musicalmente versatili e controversi: I Samael. Abbiamo avuto una piacevole chiacchierata con Vorph , cantante della band, al quale abbiamo posto molte domande sul nuovo album, sui progetti futuri e.. su quelli passati.
Buona lettura!


Salve ragazzi, è un vero piacere per me avere l'opportunità di fare questa intervista. Ma iniziamo subito con le domande!
Come band siete in costante processo di trasformazione. Con questo ultimo album pensate di aver raggiunto un certo equilibrio, musicalmente parlando, o continuerete anche in futuro con le vostre sperimentazioni?
Vorph: Devo dire che questo album ha un buon equilibrio tra le chitarre e le tastiere, tra la luce e l'oscurità e questo è probabilmente il lavoro più concentrato e studiato che abbiamo mai fatto. Lux Mundi è più vicino a noi di qualsiasi altro precedente album. Non abbiamo sentito la necessità di sperimentare troppo questa volta, il nostro principale obiettivo era scrivere canzoni energiche che potessero funzionare bene anche in un contesto live.
Alcuni hanno paragonato Lux Mundi a Solar Soul, per il sound e le tematiche molto simili. Siete d'accordo con questa associazione?
Vorph: Non abbiamo cercato di far diventare Lux Mundi il successore di nulla che avessimo già composto; abbiamo semplicemente voluto ricominciare da capo e ci siamo approcciati come se fosse il nostro primo album. Ci siamo presi un po' più di tempo per terminare le registrazioni; ogni pezzo ha attraversato diversi stadi prima di raggiungere la forma con cui poi è presente nell'album. Abbiamo usato tutta l'esperienza che abbiamo acquisito nelle due decadi di esistenza della band e in Lux Mundi si possono trovare elementi provenienti da ogni periodo della nostra storia.
Nelle lyrics di “Antigod” esprimete un interessante punto di vista sulla religione. Sostenete che la religione equivale alla superstizione e in “The Shadow of the Sword” dite che “delusione, inganno ed illusione” sono le cose su cui essa si basa. In questa ottica quindi come vi definireste? Atei?
Vorph: Nella band siamo tutta gente non religiosa ma non direi esattamente che siamo atei, in quanto anche questa sembra essere una posizione religiosa ai giorni nostri. Non credo esista un dio che interferisca con gli affari degli uomini ma la parola stessa può assumere così tanti significati che non voglio trascurarne uno rispetto ad altri. Se con dio si indica il nostro più alto livello di coscienza allora certamente credo che potremmo un giorno essere meglio di ciò che pensiamo di essere ora.
Leggendo le lyrics di “Pagan Trance”, sono stata più che altro attratta dal modo poetico ed idilliaco che hai usato nella descrizione. Ti sei riferito ad una divinità in particolare?
Vorph: Non ho parlato di nessuna particolare divinità in questo pezzo; descrivo la connessione tra uomo/donna e la natura. E' stato ispirato da un dipinto di Ferdinand Hodler che ho visto una volta in un museo e di recente Patrick Podoux, che ha curato tutti gli artwork del nostro nuovo album, ha disegnato qualcosa nel booklet del CD che dovrebbe essere una buona illustrazione di questa canzone, è qualcosa come la sua versione delle tre grazie.
Alcuni metalheads reputano i vostri continui cambiamenti musicali come un sintomo di sterilità creativa. Io, invece, penso che sia una chiara dimostrazione di eclettismo musicale. Voi come rispondete a queste “accuse”?
Vorph: Devo prendere queste “accuse” come un complimento perchè è come “accusare” Picasso di essere creativamente sterile perchè I suoi dipinti non rientrano in un singolo genere o categoria. Abbiamo attraversato diverse fasi durante la nostra esistenza ma un album come Lux Mundi dà senso a tutte le sperimentazioni che abbiamo fatto ed è allo stesso tempo la fine e l'inizio di una nuova era artistica.
Tutti gli album che avete prodotto nella vostra carriera musicale sono molto diversi tra di loro. Quale di questi pensate sia il più vicino a voi e quale, invece, pensate sia il più distante da chi sono i Samael oggi?
Vorph: Senza esitazione Lux Mundi è l'album che sentiamo più vicino a noi; è come se avesse qualcosa che lo lega a tutti gli altri album che abbiamo fatto fin'ora. Eccetto Era One che era un side project e che non sarebbe mai dovuto essere un album Samael, sentiamo ancora una forte connessione con tutti gli album che abbiamo fatto. Ma in un'ipotetica scala con Lux Mundi come più vicino direi che Blood Ritual è quello che sentiamo più lontano, specialmente perchè non suoniamo più dal vivo pezzi tratti da lì.
Lux Mundi si distacca da quello che era il sound del precedente album, Above, che è più black metal-oriented. Pensate che Lux Mundi sia un passo avanti o un passo indietro rispetto a quest'ultimo?
Vorph: Above era anche un side project prima che decidessimo di farlo diventare un album Samael, quindi l'approccio era diverso e non volevamo proseguire alla lunga con quel percorso, ma ci è piaciuta l'idea di avere un album come quello nella nostra discografia. Abbiamo suonato alcuni pezzi da questo album nei nostri precedenti tour ed hanno sempre accresciuto la dinamica dei nostri set. Per quanto riguarda Lux Mundi non importa se voi la vedete come un passo in avanti o indietro, per noi è semplicemente un passo nella giusta direzione.
Come siete orientati nei confronti delle linee più melodiche e morbide del vostro sound attuale? Pensate di mantenerle anche in futuro?
Vorph: E' ancora troppo presto per dirlo ma vorrei che il successore di Lux Mundi non sia un clone ma che sia comunque costruito sulla stessa base su cui ci siamo adagiati con questo album.
Credo che stiate già programmando il vostro imminente tour europeo. Avete già delle notizie sulle date italiane?
Vorph: Faremo un tour da headliners in Europa a partire da settembre/ottobre e ovviamente ci fermeremo anche in Italia. Le date dovrebbero essere annunciate nelle prossime settimane.
Grazie ragazzi per questa intervista, dite qualcosa ai nostri lettori italiani su metal.i!
Vorph: Grazie a tutti coloro che hanno acquistato i nostri CD e supportate la nostra musica, ci vediamo al Lux Mundi World Tour!
Intervista a cura di Selenia Marinelli

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