Theatres Des Vampires... il sangue è vita!

Chi frequenta la scena Gothic Metal deve essere entrato in contatto almeno una volta con i nostrani Theatres Des Vampires, una band che da tanti anni porta avanti un discorso musicale molto personale e affascinante. Pur fra mille difficoltà i ragazzi si sono conquistati il favore di un pubblico estremamente selettivo come quello del Gothic Metal, e soprattutto all'estero. Merito anche di una frontwoman di razza come Sonya Scarlet, ma più in generale di una sincera passione per la musica e per l'arte che li ha portati a pubblicare il loro miglior disco in carriera, Moonlight Waltz.

Allora saltiamo i convenevoli e passiamo dritti ai Theatres Des Vampires! Cosa è successo dopo la pubblicazione di Anima Noir? Se non sbaglio avete portato la vostra musica abbastanza lontano dai confini nazionali. Come è stato accolto da critica e pubblico?
Fabian: Bè a dirla tutta l’inizio di questa “nuova fase” che ci ha portato come dici tu “lontano dai confini nazionali” è cominciata con Pleasure And Pain nel 2005, il primo ad avere Sonya Scarlet come voce solista nella band. Tale passaggio è coinciso anche con il passaggio di etichetta, da Plastic Head ad Aural Music. Non posso nascondere che l’Aural Music mette grandi sforzi nel promuovere le sue band e che ha nella sua scuderia band di grande rilievo, io personalmente sono addirittura appassionato di un paio di suoi “act” presenti per Code666. Da quel momento abbiamo accentuato quella che è sempre stata una nostra abitudine e cioè imporci di fare sempre un disco completamente diverso dal precedente. La cosa potrebbe sembrare scontata, ma non lo è affatto!! Quante band trovata la “giusta formula” ripropongono anno dopo anno la stessa cosa con piccole varianti? Me ne vengono in mente tantissime! Ecco noi questo l’abbiamo sempre evitato. Pleasure And Pain è una album ricco di riferimenti al Dark Wave, pur mantenendo una vena Metal, la cosa è stata molto apprezzata ed è stata presa come un esperimento, poi con Anima Noir abbiamo voluto sperimentare alcune componenti elettroniche, cosa che non avevamo fatto mai in precedenza. L’esperimento anche in questo caso è stato preso con grande piacere da critiche e fan. Nel frattempo in questi anni abbiamo avuto modo di partecipare a diverse esperienze live che hanno ottenuto grande successo, in Messico, Brasile, Russia, Est Europa. Questo ha sicuramente contribuito ad allargare la base dei fan della band e uscire sempre di più dal confine italiano. Negli ultimi due anni abbiamo anche cominciato a lavorare sul nuovo materiale e dopo un lungo periodo di composizione e diverse pre-produzioni abbiamo sentito il bisogno di tornare un po’ alle nostre origini, quindi ampliando la carica Metal, cercando di fare quello che era la nostra visione di Gothic Metal.
Il risultato lo sai anche tu, visto che sei un adetto ai settori, Moonlight Waltz ha ricevuto recensioni altissime in tutto il mondo, con decine di interviste e special, e con una fanbase che si è ingrandita a dismisura.
Ma il successo di questo disco sicuramente va ricercato anche al lavoro che è stato fatto in questi ultimi 6 anni. Sonya Scarlet è una frontwoman eccezionale e grazie alla sua presenza in palchi di mezzo mondo che siamo riusciti a fare tutto questo. E’ una persona di grande carisma e non ti nascondo che i fan la venerano letteralmente.

Che percezione hanno della scena Metal Italiana i vari appassionati nel resto del mondo? Credo sia interessante saperlo, perché immagino i Theatres Des Vampires raccolgano molto di più oltre le alpi che all’interno del paese, sbaglio?
Fabian: Bè di sicuro il nostro mercato è più ampio fuori dall’Italia, anche se è degli ultimi giorni la notizia che Moonlight Waltz è stato inserito tra le priorità dell’Audioglobe (il nostro distributore italiano). Un simile trattamento è riservato solo alle band più importanti di Nuclear Blast o Century Media, quindi qualcosa si sta smuovendo anche in patria!
E’ però certo che il maggiore successo lo otteniamo all’estero, il motivo sinceramente non te lo saprei dire, forse proponiamo un genere di musica che non è apprezzato dal metallaro medio italiano. Fatto sta che come puoi vedere dalle nostre date programmate, praticamente in Italia non suoneremo ad eccezione di Milano, dove più che altro dobbiamo andare per prendere il Tourbus, quindi era di strada! Non me ne vogliano i nostri fan Italiani!! Sono calorosissimi!!! Noi ovviamente faremo di tutto per allargare il numero di date nella nostra nazione, quindi anche se per ora è previsto solo un concerto a Milano, forse qualcosa potrebbe sbloccarsi anche grazie al successo che sta ottenendo il disco. Comunque le nostre problematiche in Italia so che accomunano molte band italiane. Nel resto del mondo ci sono molte realtà Italiane che hanno un certo seguito, senza voler scomodare i Lacuna Coil che sono riusciti in quello che molti hanno sempre considerato un sogno irrealizzabile cioè imporsi nel mercato statunitense, per tornare su territori più di nicchia anche se popolari, mi vengono in mente diverse proposte Italiane che hanno di che dire fuori dai confini Italiani, e non solo nel Metal. Mi vengono in mente in Novembre nel Metal, i Kirlian Kamera nella musica Gothic/Elettronica, gli Spiritual Front nel Neofolk, ma ce ne sono tante altre validissime e molto apprezzate. Anche loro molto più ascoltati all’estero che qui da noi!


Il nuovo disco è forse il più complesso della vostra carriera, quanto ci è voluto per scrivere e registrare Moonlight Waltz? Come siete entrati in contatto con l’orchestra? Come hanno preso la possibilità di collaborare con un gruppo non proprio nei loro “canoni”?
Fabian: In realtà è stato più semplice del previsto! E’ già un paio di anni che collaboriamo con Luca Bellanova oltre che al nostro produttore audio Christian Ice per gli arrangiamenti extra dei nostri lavori. Luca Bellanova è il direttore d’orchestra che si è occupato degli arrangiamenti orchestrali del disco e quindi ha messo a sua disposizione diverse figure professionali che hanno registrato gli archi nell’album. Quindi più che altro è stato merito suo nel trovare dei collaboratori che fossero interessati al progetto! Ovviamente siamo entusiasti del risultato finale!

Non vorrei esagerare però Moonlight Waltz si avvale della miglior produzione tra tutti i vostri album, siete entrati in studio con le idee già chiare su come dargli forma? Oppure vi siete lasciati aiutare dai suggerimenti esterni di chi ha curato la produzione?
Fabian: Sono totalmente d’accordo con te, Moonlight Waltz è la produzione più ricca della nostra carriera. Come dicevo il nostro produttore del suono dal 2006 è Christian Ice, dei Temple Of Noise studio di Roma. E’ anche il nostro tecnico del suono durante i live e sicuramente merito della qualità della produzione va proprio a lui.
Lavorando insieme da molti anni, abbiamo potuto maturare una lunga esperienza che ci ha permesso di scegliere i suoni che meglio ritenevamo adatti a questo prodotto. Fin da subito siamo entrati in studio con la volontà di fare un disco di altissima qualità, che dimostrasse che non c’è bisogno di andare in Germania o nei paesi Scandinavi per avere una produzione Gothic Metal altamente competitiva. Sono felice che moltissime riviste (e tu stesso lo fai notare) abbiano immediatamente notato la cosa e ci abbiano premiato per questo.

E veniamo al concept… da sempre un elemento molto importante nella vostra musica. Da cosa sono stati ispirati i testi che se non sbaglio si sganciano un po’ da tutto l’immaginario vampiresco, anche se è ancora presente. Solitamente come nasce un testo dei Theatres Des Vampires? Ci sono messaggi dietro che intendete comunicare oppure lasciate che l’ascoltatore viaggi con la propria fantasia?
Fabian: Sonya Scarlet compone tutti i testi delle nostre canzoni. Però in realtà l’amore per il vampirismo è sempre presente nei nostri brani.Lo testimoniano canzoni come Carmilla, ispirata all’omonimo romanzo di Le Fanu, uno dei primissimi ad avere un personaggio vampiro donna, oppure la canzone Sangue che ha un titolo più che eloquente. Ed infondo tutto il resto del disco è tutto incentrato sulla notte, le atmosfere dark e crepuscolari, insomma alla fine le tematiche da noi amate rimangono quelle, solo che di anno in anno esploriamo nuovi orizzonti del nostro immaginario vampirico. Sonya Scarlet cerca di raccontare delle storie, a volte immaginarie, a volte invece in qualche modo autobiografiche ma di sicuro la fantasia dei nostri ascoltatori deve viaggiare libera! Si ascolta musica anche per questo no?

Ormai questo è il terzo album che vede protagonista Sonya Scarlet dietro al microfono, e mi sembra anche completamente integrata e calata nella parte, oltre che migliorata e maturata a livello vocale, ma quanto lavoro c’è voluto per spostare le coordinate stilistiche della band verso un timbro così particolare?
Fabian: Bè la nostra Sonya Scarlet ha sempre avuto una sua timbrica molto particolare e un suo uso molto teatrale dei suoi sospirati/aspirati.
Da un certo punto di vista questa sua caratteristica la rende unica nel suo genere. La cosa può piacere o meno ovviamente, è però indubbio che chi gradisce questo suo approccio del tutto unico, ama immediatamente la cosa! Diciamo che è ormai un marchio di fabbrica delle nostre produzioni!
Sicuramente c’è voluto del tempo per far si che i Theatres Des Vampires calzassero a pennello alla personalità di Sonya Scarlet. Fino al 2004 non dobbiamo dimenticarci che lei era solo una corista, per quanto la sua immagine fosse amatissima dai fans.
Quando è diventata la frontwoman della band, alcune correzioni nel sound sono state necessarie, forse anche per trovare una dimensione nella quale lei non solo stesse a suo agio ma potesse mostrare le sue doti al 100%. Come sai i fan ci hanno premiato per questi cambiamenti e non posso nascondere (ma infondo è davanti agli occhi di tutti) che la popolarità della band oggi come oggi non è neanche lontanamente paragonabile a quella del 2004, quindi di sicuro ci abbiamo guadagnato tantissimo con questo cambiamento e tutto il lavoro che c’è stato per spostare le coordinate artistiche della band è stato ampiamente ripagato! Sono veramente orgoglioso di poter lavorare con un’artista come Sonya Scarlet.

Quando inizierete l’attività di promozione dal vivo? Ho l’impressione che queste nuove canzoni si prestino adeguatamente all’esperienza live. Avete già avuto modo di testarli in qualche occasione?
Fabian: L’abbiamo già cominciata alla fine del 2010 con 3 date in spagna (Barcellona, Bilbao e Isole Canarie) e a metà Gennaio abbiamo presentato il disco in Portogallo in un importante festival dove eravamo headliner. Proprio in queste sedi live abbiamo presentato per la prima volta i nuovi brani e sono stati accolti molto bene! Le prossime date che ci aspettano sono la Turchia e la Romania e poi a maggio un lungo tour Europeo/Est Europeo.

I vostri concerti sono sempre molto spettacolari e “fisici”, c’è qualche nuova trovata per il futuro prossimo?
Fabian: I nostri concerti spesso sono solo un grattacapo per noi ed il nostro tour agent! Ogni paese ha permessi/restrizioni/leggi diverse.
Immagina ora che dovremo suonare in Turchia per esempio! Normalmente nei nostri show cerchiamo di usare effetti pirotecnici, ma non sempre questi sono autorizzati nei locali. Fortunatamente la teatralità della nostra Sonya Scarlet riesce sempre a focalizzare l’attenzione del pubblico su di se, la dove i limiti del locale o del paese dove suoniamo ci impongono di non presentare lo show così come lo vorremmo. Comunque si, soprattutto per il tour di maggio stiamo rivedendo un po’ alcune delle nostre trovate sceniche, ci stiamo lavorando ancora sopra!

E della cover dei Mecano cosa mi dici? Come mai proprio loro?
Fabian: Perché sono una band che ha influenzato di sicuro la nostra immagine, non solo, è un omaggio ai paesi di lingua latina (Spagna, Portogallo, Sud America) dove la nostra band ha una popolarità enorme e dove i Mecano ovviamente sono molto conosciuti ed amati. Era bello cantare qualcosa in Italiano, anche se la versione originale del brano uscì in spagnolo (solo in un secondo momento venne cantata in Italiano). Avevamo l’opzione di cantarla in spagnolo o in italiano, abbiamo optato per la nostra lingua perché era la scelta più naturale e Sonya Scarlet poteva esprimersi al meglio senza preoccuparsi della pronuncia spagnola.

Se torni alla mente agli esordi dei Theatres Des Vampires cambieresti qualcosa con il senno di poi? La scena è cresciuta oppure i problemi e gli svantaggi a cui va dietro una band sono sempre gli stessi nella nostra amata Italia?
Fabian: E’ sempre difficile rispondere con lucidità ad una domanda come questa. Penso che nella vita di ogni essere umano, guardandosi indietro, ci sia sempre qualcosa che uno vorrebbe correggere. Il problema dell’Italia è legato essenzialmente al tipo di musica che normalmente ci viene proposta dai Mass Media. Troppe volte vengono spacciate per Rock cose che nulla hanno a che fare con questo genere, e non viene concesso spazio a realtà emergenti o come il caso nostro che producono musica non in linea con quello che va per la maggiore. In genere in Italia non c’è un gran supporto per l’arte e all’interno della musica alternativa stessa si seguono mode e gusti in modo oserei dire “talebano”. Molto spesso mi confronto con band underground, sia perché ci fanno da supporto nei live, sia perché a volte mi contattano anche solo per chiedere dei consigli, quello che spesso noto è che spesso ci si accontenta della propria scena locale, in genere piccole realtà, ed in questi casi si pensa di essere i numeri uno al mondo, per poi ritrovarsi nei forum a buttar giù sentenze contro la “band rivale”, si tende a non essere critici, e si pensa che dietro il successo di altre band sia nascosta chissà quale formula alchemica o chissà quale complotto internazionale. La verità è che spesso siamo semplicemente provinciali, è una cosa che spesso accomuna molti italiani. In questo paese arrivare ad imporre la propria musica è molto difficile, non c’è nessuna corsia preferenziale, nessun supporto da parte delle stato e men che meno da parte della gente che difficilmente compra i dischi.
Bisogna lavorare veramente sodo per arrivare a fare quello che hanno fatto i Theatres Des Vampires, non solo, questo non basta! Perché la nostra band anche se è popolare all’interno di questo genere di musica, non può essere certo paragonata ai grandi numeri che muovono alcune band straniere, mi viene in mente un nome tra tutti, gli Evanescence! Ecco, dimentichiamoci in Italia di arrivare a vendere i 15milione di copie della band Americana. Qui le cose vanno fatte innanzitutto per passione, preparandosi a vivere grandi sacrifici e cercando di non accontentarsi mai, porsi sempre nuovi obbiettivi.

Passiamo all’angolo curiosità, a quelle domande che credo tu proprio non ti aspetteresti di ricevere: dei Militia Christi ho già avuto modo di chiedere in passato, e le risposte se pur celate da mistero mi sono sembrate abbastanza chiare ma adesso mi chiedo che fine ha fatto Justine, la rossa…?
Fabian: Eheh... direi che infondo non è più un mistero che dietro al progetto di musica esoterica Militia Christi ci sia il nostro zampino. Justine è una grande amica che ogni tanto ricompare alle nostre feste o bevute in giro per la capitale! Nel 2008 ha persino partecipato a sorpresa ad un nostro show a Roma (il Dark Fest di quell’anno appunto, tenutosi a Stazione Birra di Roma), penso che si trovi anche un video amatoriale girato da un nostro fans dell’evento! Proprio dove Justine sale sul palco tra gli applausi del pubblico e duetta con Sonya Scarlet! Justine è una psicologo/sociologa, ad un tratto della nostra carriera, quando fare musica era diventato troppo impegnativo per lei, ha preferito proseguire la sua carriera lavorativa. E’ stato un allontanamento che è avvenuto in maniera del tutto amichevole, continua ad essere una nostra amica e il nostro rapporto non è stato intaccato in maniera alcuna da questo.

Il nuovo disco è uscito da poco, ma cosa bolle in pentola nell’immediato futuro dei Theatres Des Vampires? Quando una data a Roma?
Fabian: Stiamo preparando diverse date per promuovere il disco al meglio, date che potete vedere come al solito nei nostri siti internet, sia su Facebook all’indirizzo: www.facebook.com/TheatresDesVampires, sia su myspace: www.myspace.com/theatresdesvampires, sia su reverbnation www.reverbnation.com/theatresdesvampires e ovviamente sulla nostra pagina ufficiale: www.theatres-des-vampires.com. Per ora nulla è programmato per la capitale, anche se il nostro tour agent, ci ha in questi giorni confermato di aver stretto un accordo con un’importante agenzia che cura i live nel territorio italiano, quindi a presto ci saranno delle novità.

Ok, siamo alla fine, chiudi come vuoi!
Fabian: Vi ringraziamo per il supporto e per lo spazio dedicatoci, un particolare ringraziamento ai nostri fans in Italia ed ai nostri fan club che ci supportano oltre ogni limite immaginabile! Blood Is life!













Intervista a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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