Airlines of Terror (Demian Cristiani, vocals & guitars)

In concomitanza del loro imminente tour con 3 date in Italia in compagnia di Decapitated ed Illogicist, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Demian Cristiani, cantante e chitarrista dei capitolini Airlines of Terror.
Un consiglio spassionato? Non perdeteveli dal vivo... Buona lettura!

Salve ragazzi e benvenuti sulle nostre pagine: prima di iniziare vorrei che tracciaste un resoconto di Blood Line Express, come è stato accolto da pubblico e critica, se ne siete completamente soddisfatti e se vi ha aperto alcune porte.
Ciao e grazie a voi per l’intervista. La risposta della critica a Blood Line Express è stata abbastanza divisa. Abbiamo visto quasi tutte ottime recensioni in Italia e in Gran Bretagna mentre c’è stata molta freddezza nell’area tedesca. Bacchettoni.
Come lo abbia apprezzato il pubblico è difficile a dirsi in quest’epoca dove i Royalty Statement fanno piangere realtà ben più grosse della nostra, però devo dire che ai concerti di CD ne vendiamo. Siamo completamente soddisfatti del disco ed ovviamente il passo da un demo a un disco distribuito ufficialmente ti fa passare dalla porticina del localino (che continuiamo a non snobbare) alla porticella dell’opening act per gruppi più grandi. E’ una strada da percorrere.
Come siete arrivati ad un accordo con la Rising Records? Proseguirete il vostro rapporto con loro?
Mandando il promo. Non credo che proseguiremo il nostro rapporto con loro.
Ho visto sul vostro myspace che siete alla ricerca di una seconda chitarra, come mai questa decisione?
Ascoltando Blood Line Express ti sarai reso conto che ci sono parti a due chitarre per il 70% del disco. Riproporlo con una sola chitarra sarebbe come risuonare un altro disco. Al momento abbiamo degli ottimi sessions che si assumono il ruolo di secondo chitarrista e non è escluso che uno di loro possa diventare il quarto AOT:
A proposito di lineup, Andrea dei DGM ha sostituito Paolo al basso. A cosa è dovuta questa scelta ed in particolare ci incuriosisce Andrea in questo contesto estremo, dato che solitamente si muove in territorio prog power con la sua band. Porterà contributo anche in fase di songwriting?
Paolo ha dato il suo contributo esclusivamente in studio e con lui non avevamo mai preso accordi riguardanti i live. Se devo dirla tutta, quando abbiamo registrato lo abbiamo fatto in un momento particolare della band e dei membri di cui era composta: non sapevamo nemmeno se il gruppo sarebbe stato degradato a studio-project o se avrebbe fatto un salto verso i circuiti live ufficiali. Essendo state queste le premesse, ripeto, con Paolo non prendemmo nessun accordo a riguardo.
Quando sono cominciate ad arrivare le prime offerte per suonare in giro Paolo era in tour coi Fleshgod perciò abbiamo chiesto ad Andrea di darci una mano, poi essendo rimasti in questa situazione per più di un anno naturalmente Andrea è diventato il membro di ruolo.
Per quanto riguarda l’estrazione prog-power di Andrea stiamo parlando di una mezza verità. La sua prima band negli anni 90 si chiamava Thy Mortal Eyes e facevano death metal, poi grazie allo studio, essendo arrivato a un livello tecnico molto elevato, cominciò ad apprezzare il prog per poi abbracciarlo coi DGM. La fase di songwriting del prossimo disco è già al 50% e Andrea ci ha già dato diverse dritte per sistemare alcuni riff, se vorrà o potrà fare ancora di più tanto meglio.
Principalmente da dove prendete ispirazione per comporre i vostri brani e testi? E' un processo solitamente lungo o piuttosto diretto?
L’ispirazione è un mistero da dove venga però sicuramente le convinzioni, le esperienze, il bagaglio culturale e i gusti personali concorrono a alla stesura del materiale. La composizione in casa AOT è un processo lungo perché non esistendo esattamente una scena che propone il nostro genere dobbiamo tirare fuori tutto da noi stessi senza poterci basare su input ed aiuti esterni.
Il fatto che altri abbiano le loro band madri non potrebbe influire negativamente sugli AOT, come accaduto nel cambio Paolo/Andrea?
Nel cambio Paolo/Andrea non ci vedo nulla di negativo. E’ positivo il fatto che i Fleshgod stiano cavalcando il loro momento di crescita come è positivo che abbiamo trovato un altro membro con le palle quadrate. L’unica cosa negativa è solo nella forma che preferirebbe meno cambi di line-up agli occhi dei fans. Ma non mi importa.
Vi aspettano ad inizio dicembre 3 date, in Italia, con Decapitated ed Illogicist. Cosa vi aspettate da questi eventi?
Se ci aspettassimo qualcosa in particolare da questi eventi significherebbe che li guardiamo come un punto di arrivo. In realtà, sebbene sia una bella occasione, li vediamo come un tassello che, rientrando in un programma live più esteso, si ripeterà in futuro con altre bands.
Con solo 3 date di spalla ai Decapitated non ci si può di certo sognare di arrivare da qualche parte. Bisognerebbe farne almeno 300 con 30 gruppi grandi diversi.
Che senso ha, ai giorni d'oggi, fare un disco quando attualmente il metal si basa unicamente su live e merchandising, dato che i cd ormai si scaricano aggratis?
Non sono sicuro di aver colto il senso della domanda. Se intendi che senso abbia registrare dei nuovi brani la risposta è che possono sempre piacere più di quelli vecchi ed invogliare nuova gente a venirti a vedere ed a comprare la tua maglietta. Se mi chiedi il perché di stampare CD questo va chiesto alle etichette; i gruppi fanno il master e poi le etichette decidono il supporto con cui diffonderlo. Ormai è ovvio che il CD è obsoleto e tra poco sarà solo appannaggio dei collezionisti, come il vinile. Infatti, sono sempre più in voga le ristampe con box speciali e via dicendo.
Siamo al termine! Grazie mille per il tuo tempo e ti lascio concludere come preferisci.
Grazie per l’intervista! Come dicevamo nella domanda di prima campiamo solo di live o merch, perciò venite a vederci o visitate http://www.airlinesofterror.bigcartel.com/
Ciao!
Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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