Dragonforce: party band!

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Il nuovo album dei Dragonforce, la ben nota "extreme power metal band" inglese, uscirà in agosto e si intitolerà "Ultra Beatdown". Nel frattempo, il cantante ZP Theart e il bassista Frédéric Leclercq sono in tour per incontrare i giornalisti e promuovere il disco.
Li abbiamo interpellati a Milano durante un afoso pomeriggio, ma evidentemente i ragazzi erano in vena di scherzi... Il risultato è stato un susseguirsi incontrollato di battute e risate generali, in mezzo alle quali siamo riusciti a distillare alcuni discorsi "seri".
Ciò che segue è solo una piccola parte della stralunata e divertente conversazione avuta con due musicisti che sembrano essere davvero felici del proprio lavoro!

Illustrateci un po' il vostro nuovo album...
ZP: "hmm... vediamo, c'è molta chitarra... un po' di chitarra qua e là... altre chitarre... "
FL: "E poi abbiamo ogni tanto quei suoni un po' strani della tastiera..."
ZP: "Sì, ma non dimetichiamoci delle chitarre! E della batteria, Dave fa un lavoro mostruoso!"
FL: "Poi ci sono dei testi... Il disco è molto veloce ma non sempre, ogni tanto i ritmi rallentano... Comunque abbiamo un sacco di..."
ZP: "Chitarre!!! OK, forse vuoi che siamo seri, vero?"

Non sarebbe una cattiva idea!
FL: "In sostanza si potrebbe dire che lo stile è sempre quello, solo che stavolta abbiamo realizzato un disco un po' più maturo che non viaggia sempre e solo a 200 di metronomo, ma è più vario e quindi meno noioso."
ZP: "Sì, su questo disco il ritmo può passare da 200 bpm a magari 150 per una trentina di secondi, però poi si riparte a tutta velocità!"

In effetti, uno dei vostri pregi è sempre stato quello di scrivere canzoni di 7 minuti e NON annoiare...
ZP: "Vero, e sul nuovo album è più o meno lo stesso, ci sono così tante cose da inserire in sette minuti... Voglio dire, cerchiamo di rendere i nostri brani più interessanti e vari possibile."

Sembra che vi divertiate un mondo con questa band, vero?
ZP: "Beh, sì, alla fine divertirsi è anche necessario, bisogna fare in modo che il nostro mestiere sia sempre divertente. Sai, fare parte di un gruppo musicale è un impegno costante che ti porta a fare sempre le stesse cose, quindi cerchiamo di divertirci il più possibile per evitare il rischio di annoiarci. Cerchiamo sempre di trovare spunti nuovi per mantenere tutto eccitante per noi."
FL: "Il senso dell'umorismo deve esserci, altrimenti si rischia di finire male... Affrontare quello che facciamo con un atteggiamento positivo e un po' sarcastico, ci aiuta a non cadere nella noia e a non arrabbiarci per niente."

Voi siete uno dei pochissimi gruppi britannici a suonare un genere diventato famoso in paesi come la Germania o la Svezia. Come vi ponete in merito?
FL: "Noi suoniamo fondamentalmente quello che ci piace e... non so che altro aggiungere!"
ZP: "Onestamente non credo che i Dragonforce siano abbastanza 'tipici' da essere paragonati ai gruppi tedeschi. Nel senso, il nostro non è il tipico power metal teutonico, anche se potrebbe in effetti suonare molto simile ad un primo ascolto. Penso che i tedeschi preferiscano un certo tipo di metal, più diretto, lineare e senza fronzoli. Noi abbiamo molte influenze diverse e la nostra musica è piena di riferimenti e di stili variegati. Addirittura, a volte penso che i tedeschi possano esserne un po' impauriti, proprio perché non è uno stile del tutto convenzionale."
FL: "Io comunque conosco diverse bands italiane, da voi si fa dell'ottimo power metal: i Rhapsody e i Labyrinth sono molto bravi, anche gli Eldritch mi piacciono parecchio, soprattutto il loro secondo album..."

Com'è invece la situazione attuale in Inghilterra, patria dei più grandi artisti rock e metal negli anni '60 e '70 e poi "persa" dietro le mode nei '90?
ZP: "Negli anni '90 gli inglesi hanno buttato al vento tutto il patrimonio musicale che avevano costruito: tutti hanno cominciato a interessarsi alla musica elettronica e a ballare impasticcati in discoteca fino all'alba... Io spero che, dopo tanti anni, la ruota possa tornare alla musica vera, quella degli anni '70 e '80: in quegli anni, la gente preferiva andare ai concerti e oggi, in effetti, questa tendenza sta tornando, la gente ha ricominciato a voler vedere gli show dal vivo ed è sicuramente un fatto positivo. Pensa che, quando mi sono trasferito a Londra all'inizio dei '90, l'ho fatto proprio per andare in quella che consideravo la culla dell'heavy metal, ma sono rimasto estremamente deluso: ogni settimana c'era la cosidetta 'new sensation', i gruppi comparivano e sparivano subito e il metal era praticamente morto. Questo è il motivo per cui abbiamo fondato i Dragonforce: per suonare la musica che noi volevamo ascoltare e che nessun altro stava suonando."

Il fatto che molti gruppi di venti o trenta anni fa stanno tornando all'attività, è indice di una mancanza di nuove idee?
ZP: "Mah, quando quelle bands hanno iniziato, la loro musica era qualcosa di totalmente nuovo. Alla fine, è vero, si arriva ad un punto in cui le idee scarseggiano, tutti i campi sono stati esplorati e rimane ben poco di nuovo."
FL: "Io credo che abbia a che fare con i media. Un tempo, l'unico modo per ascoltare un gruppo musicale era quello di andare ad un concerto o comprare i loro dischi, mentre oggi è molto facile recuperare video o canzoni del passato. Molta gente può scoprire facilmente artisti di cui ignorava l'esistenza e probabilmente questo ha contribuito alla rinascita di alcuni di loro, spinti da una rinnovata richiesta per la loro musica."
ZP: "Oggi chi fa musica non guadagna più vendendo dischi, l'unico modo per vivere di musica è fare dei tour, suonare dal vivo. Oggi chiunque può scaricare qualsiasi cosa da internet, senza sborsare un soldo, quindi bisogna tornare a fare concerti."

Com'è nata l'idea di includere un vostro brano (fra l'altro il più difficile in assoluto!) sul videogame Guitar Hero III?
ZP: "Semplicemente i produttori del gioco ci hanno chiesto il permesso di utilizzare 'Through The Fire And Flames' e noi abbiamo accettato volentieri. Ovviamente è stato un bene per noi, visto che, dopo la pubblicazione di Guitar Hero III, le vendite di 'Inhuman Rampage' e del singolo hanno subìto una vera impennata! Grazie a quella canzone e a quel videogioco siamo riusciti a farci conoscere da un pubblico molto più vasto."

Cos'è la musica per voi?
"È uno stile di vita!"
Intervista a cura di Michele 'Freeagle' Marando

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