Raining Metal from a Lacerated Sky...

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Gruppo:Rain

Oltre a fare danni sulla cover del loro utimo album, la macchina dei Rain è sempre in moto, e così per avere la possibilità di parlare di "Dad Is Dead" con il loro chitarrista Amos dobbiamo andarli a beccare a Firenze, dove si stanno preparando a salire sul palco… spero solo di non aver interrotto importanti attività nel backstage!!

Innanzitutto mi togliete una prima curiosità? chi è finito sotto le ruote della macchina in bella mostra sulla copertina di "Dad Is Dead"?
Ihihih c'è finito il nostro passato, c'è finito tutto quello che volevamo cambiare in questa band, c'è finito il nostro "babbo" che pensavamo buono e invece era cattivo ahahaha. C'è finito chiunque in questi anni ha finto di condividere ed invece voleva solo tutto per se. Chiaramente il tutto è molto ironico, fatto per esorcizzare un brutto periodo che abbiamo fortunatamente passato indenni.
Tra l'altro la copertina nasconde altri "segreti" vero?
Si, sei un buon osservatore, ci sono vari riferimenti a quella cosina che fa girare il mondo... la figa!!! o come si dice a Bologna la gnocca :). Siamo molto contenti dell'artwork e della copertina di questo nuovo cd, volevamo dare l'idea di qualcosa di fresco ed in evoluzione, di qualcosa di dinamico che rompesse un po' con il nostro passato. Credo che ci siamo riusciti, ci abbiamo lavorato molto come al resto del cd, e non abbiamo lasciato nulla al caso. molto bravo è stato il nostro grafico il Necro, ave al Necro!!!
Beh… ne approfitto anche io per un saluto: ciao Riccardo!!!
Ed ora tocca al titolo del disco, ho percepito una certa assonanza fonetica con "Back In Black"... solo un caso?
Il titolo, "Dad Is Dead", è una idea del nostro vecchio chitarrista "Cisco". E' piaciuto subito a tutti perchè breve, di impatto, facile da ricordare e un po' mistico, è quasi magico e pare che nessuno abbia ma utilizzato questo titolo prima, altra cosa molto difficile da trovare di questi tempi visto che ci sono nel mondo tante band che hanno il nostro stesso nome "Rain" almeno volevamo che il titolo del disco fosse qualcosa di unico ma sempre semplice e siamo riusciti anche qui secondo me a fare centro :) yeah! ... sono carico come una bestia questo disco sta andando a meraviglia e ci voleva proprio una boccata di aria fresca in casa "Rain"!!! adesso sono a Firenze, stasera suoniamo al Siddharta con Pino Scotto e non vedo l'ora di fare un bel casino!!!!
Ad ogni modo, come successo per lo storico album appena citato, anche "Dad Is Dead" fa un po' da spartitraffico per i Rain, dato che da "Headshaker" ad oggi sono cambiate diverse cose nel gruppo, cosa ha portato a questi avvicendamenti? Sopratutto come siete arrivati al Biondo e a The Master?
Esattamente, hai proprio colto il punto. Siamo ad una svolta. Già dall'inizio del 2005 a metà del tour di supporto ad "Headshaker" ci siamo divisi dal nostro storico chitarrista Luciano Tattini, detto “il Babbo”. Al suo posto trovammo un grande amico e musicista, Luca "Cisco" Enei con il quale iniziamo a gettare le basi di "Dad Is Dead". Cisco ci aiutò a terminare le tante date live che avevamo in programma. Cisco è rimasto nella band fino a giugno 2007, poi per impegni personali, matrimonio, lavoro non poteva più stare sempre in giro con noi e ha dovuto purtroppo lasciare la baracca poco prima che entrassimo in studio. Così siamo entrati in studio in 3 alla "Motorhead": io (chitarra), Gino (basso) e Mario (batteria) e abbiamo registrato tutta l'estate nel nostro studio in fossa buttando tutta l'energia e la forza che avevamo in queste 12 canzoni nuove che già ci gasavano a mille. Abbiamo registrato tutte le ritmiche in presa diretta ed il risultato si sente. Al momento di registrare le parti vocali Tronco si è visto suo malgrado impossibilitato ad entrare in studio perchè gli stava nascendo il secondo figlio… quindi ci siamo dovuti guardare attorno per trovare un nuovo singer. La fortuna ci ha portato "il Biondo", al secolo Francesco Grandi from Casalecchio (Bologna), che in un solo mese è riuscito a reinterpretare tutti i 12 brani che avevamo composto donando al disco qualcosa di personale che da solo vale il costo del cd. Fondamentalmente volevamo per questo disco delle linee melodiche e vocali molto catchy (non so se scrive cosi ahahha ma fa fico…), molto easy ma di impatto e il Biondo si è rivelato subito il cantante ideale per la sua versatilità e passione innata per il rock ‘n' roll. Solo alla fine abbiamo sovrainciso le parti di chitarra solista... eheheh bella storia anche qui, anche se sembrava facile trovare un sostituto a Cisco, perchè in giro è pieno di chitarristi abbiamo fatto molta fatica. Abbiamo provato tante persone, anche delle ragazze, ma l'unica che alla fine pareva calzare perfettamente il ruolo è risultato essere Marco Rizzi, from Calderino (Bologna) subito da noi ribattezzato "The Master" per la sua tecnica da paura, ma non fine a se stessa. non volevamo un guitar hero, volevamo un fottuto rocker con la chitarra bassa... e l'abbiamo trovato. solo che lui riesce anche a fare degli assoli stupendi cosa che nei dischi dei Rain, anche per colpa mia… ahaha, è sempre un po' mancata :) adesso i Rain hanno un chitarrista solista degno di tale ruolo.
Ultima curiosità, come mai a suo tempo avevate scelto per il gruppo un nome tutto sommato semplice e poco "metallico", almeno rispetto ai soliti power.... steel... evil... iron?
Perché non si sapeva che genere musicale si voleva suonare e si scelse un nome che poteva andare bene per tutto, dal punk, al metal, al rock.
Ok... ora possiamo passare a "Dad Is Dead", 12 nuove canzoni ed una cover. Facile intuire come la scelta sia caduta proprio su "Rain", ma come si è sviluppata la collaborazione con Steve Sylvester e Freddy Delirio?
… sono molto contento che ti sia piaciuta questa cosa, non avevamo mai registrato una cover in un nostro disco e abbiamo fatto anche questo stavolta… ahahah e ci siamo divertiti un casino, Steve è un grande, si è innamorato subito del nostro progetto e ha cantato da dio!!! E' una persona squisita e soprattutto un grande artista e si sente tutto! Yeah! eravamo a suonare con loro ad un grosso festival giù a Caserta la scorsa estate (S-Hammer Fest) quando il nostro agente "il Benny" la butta li e dice ma perché non fate "Rain" dei The Cult?? Mah… subito rimaniamo un po' così, poi ne parlo con Steve al quale il pezzo è sempre piaciuto ed allora belli carichi abbiamo provato a registrala e veniva proprio bene così l'abbiamo messa nel disco, yeah!
E le altre canzoni come si sono sviluppate? Sono tutte di recente composizione?
Si come dicevo prima le abbiamo composte in circa 1 anno, una al mese ahahah, ci siamo molto divertiti a comporre questo materiale tutti insieme in fossa (la nostra sala prove), le cose venivano fuori da sole, avevamo composto molte più canzoni circa una 30ina poi abbiamo fatto una scrematura e ne abbiamo registrate solo 12. quelle che abbiamo giudicato più cariche. in questo disco per questo motivo non ci sono canzoni riempitivo, volevamo fare un disco pieno di singoli, pieno di pezzi da paura!!! Ad alto voltaggio, volevamo riuscire a fondere l'heavy metal, con il rock, con il glam e con il thrash che sono le cose che da sempre ci piace di più ascoltare, come alla fine degli anni ottanta, dove non c'era tutta questa distinzione tra i Motley Crue, gli Anthrax e gli Iron Maiden, era tutto metallo!!!!
Come è nata l'esigenza di accentuare l'aspetto più stradaiolo del vostro songwriting? Forse è dovuto all'apporto dei più recenti innesti in formazione?
Di sicuro. il Biondo e The Master sono un po' più giovani di noi e gli piace la figa, non le chitarre e i draghi o i guerrieri con la barba lunga ahahahah.
Come è nata la collaborazione con l'etichetta Aural Music? Avete instaurato quel rapporto duraturo che finora vi è mancato? Quanto questo ha influito sulla carriera del gruppo?
Il contratto con la Aural è stata la ciliegina sulla torta. Abbiamo davvero trovato persone serie interessate alla musica, interessate a quello che una band vale davvero. Sono molto competenti e professionali, spero di lavorare a lungo con loro. Finalmente per la prima volta nella storia dei Rain il disco è reperibile ovunque. anche su I-Tunes. in Italia siamo distribuiti Audioglobe e anche in tutto il resto del mondo abbiamo ottimi distributori come SPV in Germania e Firebox in Finlandia. Di più proprio non potevamo chiedere ed ottenere. Mancava solo che il boss della Aural fosse una figona con grandi tette… ahahha e invece no è un ragazzo… ahhaha :)
A proposito, in tutti questi anni quali sono stati i momenti più esaltati e quelli più deprimenti?
… difficile rispondere a questa domanda, personalmente un momento molto esaltante è stato lo show al Metal Camp in Slovenia nel 2005, ma anche il Total Metal Fest a Bari nel 2006 (mi pare) fu un concerto da paura con le prime file che sradicavano le transenne… yeah! molto rock ‘n' roll!!! Ci sono stati tantissimi bei momenti, nel 2001 il tour di 4 date con Paul DiAnno fu eccezionale. Era la prima volta per noi davanti ad un pubblico di veri metallari. Poi nel 2004 le 3 date con i Rage… o il Valpolicella Metal Fest con Udo e altre grandissime band italiane quali i White Skull o quest'anno Domine, Vision Divine e Pino Scotto. Insomma live le soddisfazioni sono sempre state tante. Momenti deprimenti a livello musicale mai, a livello personale rimane la grande delusione derivata dallo split con Luciano Tattini. Persona che mi ha dato tanto, mi ha insegnato molto, ma che poi alla fine ha cercato di tenere tutto quello che avevamo costruito con i soldi e la fatica e lo sbattimento di tutti per se, spero abbia imparato qualcosa da questo grande errore, in modo da non ripeterlo… ma di sicuro è cosi.
Per quanto riguarda l'attività live, proprio in questo periodo siete stati impegnati in diverse date da headliner, andando fino in Finlandia, e di supporto ai Primal Fear, quali sono stati i riscontri... sopratutto i brani nuovi come rendono dal vivo?
I pezzi nuovi rendono a livelli che nemmeno noi stessi ci aspettavamo. La gente è subito coinvolta, canta i ritornelli, si sbatte, poga, è tutto un crescendo di emozioni. Piano piano la nuova formazione data dopo data si sta sempre più rodando e l'affiatamento è bello alto. La Finlandia è stata una esperienza assolutamente da ripetere, metallo italiano in mezzo alla neve del nord ahahah, epico vero? Con i Primal Fear a Cremona è stata una figata, peccato per il maltempo che ha un po' rovinato la festa, ma non sarà certo la pioggia a fermare i Rain ahahah :)
Quali sono state le migliori soddisfazioni che vi siete tolti sul palco?
Sono tante, sono tantissime, ho già detto prima a mio parere i concerti meglio riusciti, anche se pensandoci mi dimenticavo il concerto che abbiamo fatto lo scorso 22 marzo al People di San Damaso vicino Modena per la presentazione di "Dad Is Dead" il disco nuovo.. sono venuti proprio tutti i nostri sostenitori, sia quelli di recente acquisizione che gli storici, il locale era imballato ed abbiamo eletto tra le altre gag la nuova Miss Raincrew 2008 (la Raincrew è il nostro fans club), di cui trovi un po' di foto sul nostro sito www.raincrew.com poi sul palco con noi si sono esibiti un sacco di nostri amici ed in particolare lo stesso Steve Sylvester con il quale abbiamo riproposto "Rain" dei The Cult, e Freak Antoni degli Skiantos per una versione troppo Heavy Metal di "Eptadone" storico pezzo proprio degli Skiantos :) ahahaha alla fine siamo andati tutti a casa con una donna diversa da quella con la quale eravamo arrivati al locale quindi è stato proprio un successo e grossa soddisfazione direi ahahah yeah! Join the Raincrew!
... e nel backstage?
Ehm… ti dico solo che il bocchino nel backstage dell'Agglutination Festival a Chiaromonte… non me lo scorderò mai!!!!
Beh... credo che abbiamo toccato gli aspetti principali, e se me ne sono scordato qualcuno, ora avete la possibilità di rimediare prima dei saluti di rito!
Direi che ci siamo, per concludere voglio solo invitare tutti a fare del casino in giro, il metallo deve essere principalmente una via per divertirsi e per sfogarsi, è una grande terapia, e allora fatevi guarire dal metallo italiano… yeah! un mega saluto e grazie a tutti, tenete d'occhio i nostri concerti in giro e se potete acquistate "Dad Is Dead".
…the rain is coming.
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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