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Gruppo:Soilwork

EUTK: Nel vostro nuovo disco riuscite a combinare una grande potenza a melodie più morbide e d'atmosfera, caratteristica che ormai vi contraddistingue. Credete che questo album sia l'evoluzione naturale del vostro sound? Siete soddisfatti del lavoro svolto o cambiereste qualcosa?
S: Si, credo che questo album sia un’evoluzione degli ultimi lavori; anche in “Figure number five” c’erano molte melodie ed in generale negli ultimi lavori (“Natural born chaos” e “A predator’s portrait) abbiamo combinato parti più melodiche ad altre più potenti. Credo però che con questo album siamo riusciti a raggiungere un passo successivo e grazie alla produzione abbiamo ottenuto i migliori suoni della nostra carriera. Sono molto felice del risultato e non cambierei nulla.

EUTK: Quali sono le vostre principali influenze? Sono cambiate nel corso degli anni?
S: Sicuramente sono cambiate moltissimo durante gli anni. Quando abbiamo iniziato a suonare, com’è normale avevamo degli ispiratori, band che influenzavano profondamente la nostra musica; anche per quanto riguardava i live, ci sono gruppi che inizialmente hanno ispirato il nostro modo di suonare dal vivo. Con il tempo e l’esperienza però abbiamo creato un nostro caratteristico stile e non si può propriamente dire che sia influenzato da qualcosa o qualcuno, ma detto ciò non si può negare che quello che è stato il nostro background rimarrà sempre fondamentale anche nella nostra musica, attuale e futura.

EUTK: I vostri album sono musicalmente molto complessi e di alto livello tecnico. Come vi trovate a riprodurre la vostra musica durante i live? Avete qualche difficoltà a ricreare le stesse atmosfere?
S: Non è propriamente difficile suonare dal vivo, ma è vero che a volte può essere complicato riprodurre in modo assolutamente identico le canzoni così come sono sull’album; d’altronde non credo che questo sia particolarmente rilevante poiché l’esperienza live è completamente diversa da quella in studio e credo che anche il pubblico apprezzi uno show che non sia la pura riproduzione di ciò che ha già la possibilità di ascoltare a casa. Comunque, se è quello che vi chiedevate, riusciamo a riproporre live senza difficoltà ogni canzone scritta e non credo che l’atmosfera ne risenta, anzi il contatto con il pubblico non può che migliorarla.

EUTK: Come vi trovate con la vostra attuale etichetta e come è cambiata la vostra vita da musicisti rispetto all’esordio con la “Listenable”?
S: Come saprete la “Listenable” è un’etichetta molto piccola in confronto alla “Nuclear Blast”, non hanno né gli stessi distributori né la stessa quantità di denaro da investire nella promozione e di conseguenza la nostra situazione è sicuramente migliorata, la nostra attuale label può spingerci con più forza e darci una migliore visibilità, la possibilità di raggiungere più persone e quindi potenzialmente di un maggiore successo.

EUTK: Siete in grado ora di vivere solo di musica o dovete dedicarvi anche ad altri lavori?
S: No, non abbiamo altri lavori. Il nostro unico impegno ora è la musica.

EUTK: Cosa ne pensate della scena metal attuale e quali sono secondo voi le migliori band del momento?
S: E’ difficile perché ci sono un sacco di cambiamenti nell’attuale scena metal e inoltre si sono venute a creare molte diverse correnti principali, specialmente in america, e ci sono un sacco di band metal molto molto valide per ogni diverso genere. E’ una domanda molto impegnativa perché non vorrei dimenticarne qualcuna. Così, al momento, mi vengono in mente gli “Accept” che sono fra i miei preferiti, ma sto ascoltando talmente tanta buona musica ultimamente che fare dei nomi è praticamente impossibile.

EUTK: In quale posto del mondo in cui non siete stati sognereste suonare?
S: Mi piacerebbe moltissimo andare in Sud America, non siamo mai stati lì. Io credo che sia un buon posto per il nostro genere, noi non vendiamo male e altre band che hanno puntato su quei paesi hanno avuto un ottimo successo. Anche in Asia, soprattutto Cina e Giappone; anche lì la situazione è buona e c’è un’ottima recettività da parte del pubblico.

EUTK: E invece quale città in cui avete fatto live vi ha più entusiasmato (per il pubblico, l’atmosfera, il luogo ecc.)?
S: Non ho una vera e propria preferenza; ogni paese è diverso dall’altro, l’America dall’Europa così come l’Europa dalla Cina. Ci sono delle caratteristiche peculiari nei luoghi certo, ma anche nel pubblico e nelle atmosfere. Queste differenze sono stimolanti e belle ed è per questo che non posso fare una scelta, anche se i fans e il pubblico sono molto diversi da un paese all’altro non prediligo uno stile rispetto all’altro, mi piacciono tutti, proprio perché ognuno trasmette le stesse emozioni in modo distinto.

EUTK: Esiste un album o un brano in particolare che avreste voluto scrivere voi?
S: E’ difficile……. Qualcosa dei Rainbow, si qualcosa del genere… ma è difficile…

EUTK: Cosa ne pensate dell’attuale crisi dell’industria discografica causata principalmente dai programmi di downloading su internet? Siete coinvolti nel problema?
S: Questa è una cosa che mi fa veramente arrabbiare. E’ vero che c’è chi non può permettersi di acquistare cd a causa dei costi elevati degli stessi e il downloading può sembrare la via migliore per ottenere musica a costo zero, ma è pur vero che se tutti continuano a scaricare musica fra un po’ non ci sarà più nulla da scaricare. Fare un album costa un sacco di soldi, soprattutto quando si cerca la massima qualità, come abbiamo fatto noi, e senza le risorse derivanti dalle vendite fra un po’ anche le case discografiche più grandi faranno fatica ad andare avanti; senza contare poi tutti i gruppi validi che sono ancora senza contratto perché nessuna etichetta è pronta a rischiare sulle novità. In questo problema sono coinvolti tutti, noi compresi.

EUTK: Quali sono i vostri prossimi impegni musicali? Verrete in Italia?
S: Si, credo di si. Non c’è ancora nulla di programmato. Torneremo in Europa verso settembre perché prima dobbiamo fare il tour americano che partirà ad aprile. Poi faremo qualche festival durante l’estate, forse il Gods of Metal in Italia, forse. Nulla è confermato. Sicuro ci sarà il tour europeo dopo l’estate e dovremmo raggiungere anche l’italia.

EUTK: Volete dire qualcosa ai lettori di eutk.net?
S: Speriamo di ritornare presto in Italia a suonare, o durante qualche festival o per una tappa del nostro tour europeo. Grazie a chi ci segue e a presto…

Intervista a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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