Malevolent Creation (Phil Fasciana, guitars)

Si può provare a fare un intervista seria con Phil Fasciana, mente dei Malevolent Creation, seminale death metal band da poco tornata sulle scene con un masterpiece di furioso death metal dall’esplicativo titolo di “The Will To Kill”, ma nessuno può garantire il successo di quest’impresa. Phil è una persona assolutamente esilarante, sembra quasi che, più che di fare promozione, abbia voglia di farsi due risate con gli intervistatori. Le sue affermazioni, ora pesantemente unpolitically correct, ora alquanto “pepate” , ed il suo atteggiamento tipicamente “yankee” non si fermano di fronte a nessun ostacolo, specialmente quando dall’altro capo del telefono c’è il sottoscritto, una persona non proprio nota per la propria serietà e timidezza. Fortunatamente, prima che l’intervista degenerasse in un rumoroso chaos, Phil è riuscito a parlare di molti argomenti estremamente interessanti, alternando progetti futuri ad impedibili ricordi d’annata. Se le interviste fossero tutte così divertenti non cercherei di fingermi morto ogni volta che il Graz me ne affida una.

Allora Phil, che fine hanno fatto 2/5 della line up di “Envenomed”?
Non è certo un segreto che Brett Hoffmann, il precedente singer, avesse dei seri problemi di droga ed alcool. Era come viaggiare con una bomba a mano senza spoletta, non dava mai il 100% alla band, era sempre “sconvolto” e, dopo nove mesi in cui non siamo riusciti a fare né uno show né un prova decente, abbiamo deciso che era arrivato il momento di cambiare cantante. Non è stata una decisione facile, Brett era un ottimo frontman ed il singer originale della band, però, appunto perché ricopriva una carica così importante nell’alchimia del gruppo, non potevamo dipendere da lui. Così abbiamo preso Kyle, con cui avevo lavorato negli HatePlow. Kyle è entrato nella band quando tutto il lavoro era già stato compiuto, ma ha comunque dato un contributo fondamentale con le sue potenti vocals, molto più pesanti dei nostri singer passati, e soprattutto… non ha problemi con la giustizia. Per quanto riguarda il nostro precedente batterista, Dave Culross, il discorso è completamente diverso. Non è stato né licenziato né allontanato, ha semplicemente messo su una famiglia, si è sposato, ha avuto dei figli ed un buon lavoro a New York. Prima di partire per il No Mercy ci ha comunicato che non era proprio possibile per lui restare in tournee così a lungo; ovviamente per noi l’attività live è una parte fondamentale, quindi siamo stati costretti a scegliere un nuovo batterista con meno impegni lavorativi. Abbiamo provato un paio di drummer, poi Derek Roddy, che ha suonato con i Malevolent Creation in passato, e che ora milita dietro le pelli degli Hate Eternal (forse non lo sai ma abbiamo registrato nei Mana Recording Studios a Tampa, gli studi di Erik Rutan), ci ha consigliato un tipo in gamba, e la nostra ricerca è finita. Come vedi non è successo nulla di trascendentale.

Ultimamente c’è la tendenza, anche nella musica estrema, a cimentarsi con testi “onirici” e sognanti, distaccandosi dagli stereotipi del genere. Che cosa ne pensi?
Disapprovo totalmente, noi non facciamo parte di quella schiera di gruppi. Suoniamo fottuto death metal, per quale motivo dovremmo metterci a parlare di forze della natura o chissà che altri argomenti impegnati? Preferiamo scrivere a proposito delle tematiche che sono care alla maggior parte delle death metal band, ovverosia kill, slash, hack and bury (ride). Kyle e Rob hanno scritto la maggior parte dei testi, come al solito hanno fatto un ottimo lavoro, e credo che i fan ci perdoneranno se non ci siamo evoluti ed ora non stiamo tessendo inni alla luna oppure ai prati verdi (ride).

Quanto è importante per voi suonare dal vivo?
E’ la miglior parte dell’essere in questa fottuta band! Tu che sei dell’ambiente, e magari queste cose le segui di più, avrai notato che giriamo come trottole, cerchiamo di aggregarci a più tour possibili. Suoniamo in qualsiasi condizione, soprattutto in America, dove non è che i locali per band heavy metal abbondino; ci siamo trovati a tenere concerti nelle situazioni più disparate, anche in ex fabbriche abbandonate o edifici diroccati, ma cosa importa? Quello che m’interessa è salire sul palco e spaccare il culo, voglio che la gente veda quanto siamo fucking crazy! Proprio ora ho avuto la conferma della nostra apparizione sia al Wacken che al prossimo No Mercy… non riuscirete quindi a liberarvi di noi tanto facilmente, e non ci sono scuse per non venire ai nostri show, ormai abbiamo suonato dappertutto, ci manca solo l’Afghanistan (ride).

Qualche tempo fa è stato pubblicato un mini cd, “Joe Black”, che oltre ad alcuni inediti e demo track, includeva anche un paio di brani remixati in chiave elettronica. E’ stato un esperimento oppure pensi che si sia spazio nel futuro dei Malevolent Creation per soluzioni ed influenze di questo genere?
Non me ne parlare, noi non c’entriamo nulla con quella roba, è stato producer di “Eternal”, che aveva avuto esperienze con pezzi grossi come Ministry o Nine Inch Nails, a volersi divertire facendo qualche remix, ma la cosa doveva rimanere inter nos. Un bel giorno, purtroppo, la Pavement si è presentata da noi con la geniale idea di pubblicare un mini cd pieno di bonus track; a quel punto hanno tirato fuori quella roba elettronica e l’hanno messa su “Joe Black”. Noi non eravamo assolutamente convinti, io stesso dissi ai responsabili che il tutto sarebbe suonato troppo gay (letterale. n.d.r.), ma non ci hanno voluto dare retta. Mettiamola così, è stato un esperimento che ha permesso di vedere i Malevolent Creation da un diverso punto di vista, ma il gioco è finito lì. Scordati di vederci nuovamente alle prese con quelle sonorità. Parliamo invece di cose concrete: presto riregistreremo alcune canzoni tratte dalla nostra passata discografia. Non che rinneghi gli album che ho fatto, anzi, ognuno di quei dischi mi ricorda un periodo particolare dei Malevolent Creation, e quindi della mia vita, però trovo che spesso la produzione non abbia reso giustizia ad certi pezzi. Quindi sarà un piacere proporre brani dei primi anni ’90 con una registrazione “spaccaossa” ed una formazione sicuramente migliorata dal punto di vista tecnico e ricca di nuovi membri.

Ci sono due versioni della cover di “The Will To Kill”, una americana ed una europea. Avete subito qualche tipo di censura?
E‘ vero, abbiamo subito una sorta di censura: la copertina dell’edizione europea differisce da quella americana, è molto meno scabrosa. Non che quella americana fosse particolarmente “gore”, eppure, poco prima che l’album venisse pubblicato, la Nuclear Blast ci ha comunicato che avrebbero affidato la cover dell’edizione l’europea al disegnatore che solitamente si occupa dell’artwork dei Vader. Probabilmente il problema è sorto a causa dei megastore: la Nuclear Blast distribuisce molti dischi in questi giganteschi negozi, e probabilmente lì non avrebbero esposto il nostro cd per timore di shockare qualche povero malaugurato che si fosse avventurato per sbaglio nel settore metal. In ogni caso entrambe le copertine sono belle ed anzi, possiamo anche sperare che qualche collezionista compri due copie del disco per averle entrambe (ride). La cover originale è quella americana, però, visto che non ci era andata giù questa decisione, anche perché, come ho già detto prima, la copertina non era poi così estrema da meritare una cesura, abbiamo deciso di inserirla nel booklet dell’edizione europea in modo che anche voi la possiate ammirare in tutta il suo orrore. Una cosa non capisco, se a noi censurano le copertine, a band come i Cannibal Corpse cosa dovrebbero fare? Fucilarli?

Nella tua lunga carriera qual è stato il momento più bello e quello da dimenticare?
Sicuramente il momento migliore è stato quando siamo riusciti a firmare un contratto per la RoadRunner, che ai tempi si chiamava ancora RoadRacer. Eravamo nulla più che una manica di scapestrati con degli strumenti in mano, e ci ritrovammo da un momento all’altro a sostenere tour in tutta America ed anche in Europa. Il peggior ricordo risale 1995, quando firmammo per la Pavement music, sicuramente il peggior errore di tutta la mia carriera. Ci promisero moltissime cose, dicendo che saremmo stati trattati come una high priority band, ma il lavoro che svolsero in seguito non si è rivelò all’altezza, soprattutto per quanto riguarda l’Europa, un mercato che per noi è fondamentale. Saprai meglio di me che i nostri dischi pubblicati da Pavement erano, e sono, praticamente impossibili da trovare, fortunatamente ora quel periodo orrendo è finito! Un altro ricordo negativo che mi viene in mente è quando, durante il tour americano di supporto a “The Fine Art Of Murder”, svoltosi all’inizio del ’98, la polizia fermò il nostro tour bus e, perquisendolo, trovò tre once di marijuana. Incriminarono tutte le persone sul bus e finimmo in galera per quattro giorni, sia noi che la crew intendo! Ora mi viene da ridere nel raccontarti questo episodio, ma non è stato poi così divertente viverlo, ci sono voluti in sacco di soldi per tirarci tutti fuori di lì.

Il tuo cognome tradisce delle origini italiane, me lo confermi?
No amico, la cosa è leggermente diversa, io sono nato in Italia, in Sicilia per la precisione. Mia madre è siciliana mentre mio padre è di Firenze, sono entrambi emigrati negli U.S.A. quando ero molto piccolo, quindi non so parlare italiano, ma è ovvio che ogni volta che suono in Italia sia per me un momento speciale. Ora mi dispiace molto di non aver mai imparato la vostra lingua perché mi capita spesso di venire da quelle parti, ed ho anche molti amici in nel vostro paese. La prima volta che abbiamo suonato è stato esilarante perché c’era un gruppo di deathster del sud che mi sono venuti incontro urlando:”Paisà! Fascià”, e mi sembrava di essere in una scena del “Padrino”. Mi piacerebbe molto fare qualche data al sud, se c’è qualche promoter interessato non esiti a contattarmi, basta andare su www.malevolentcreation.cjb.net per trovare la mia e-mail.

Cosa ne pensi del black metal? E’ un modo di fare musica estrema che apprezzi?
Non mi piace tutto, diciamo che lo rispetto. Apprezzo molto le band più immediate e rudi del movimento, Dark Funeral e compagnia bella per intenderci, mentre detesto quei gruppi che pretendono di fare musica estrema con le tastiere. Anzi, per ditela tutta odio le tastiere, le detesto, solo i Dimmu Borgir sono in grado di ottenere un buon risultato con quello strumento da gay (ride)! E prima che me lo chiedi, odio anche il fottuto Nu Metal: fondere il rap con il metal è una stronzata, anzi, una roba da gay (ride), qualunque maschio usi lo smalto per le unghie credendosi più “cool” è un fottuto gay (a scanso di equivoci lo staff di EUTK si dissocia dalle affermazioni di Phil, comunque raccolte in un clima giocoso ed evidentemente intese come puro scherzo n.d. r.)! (no no TU ti dissoci, Phil ha ragione, il nu metal è da gay hahaha ;-D, NdGRAZ) Purtroppo l’america è composta da pecore intente a seguire il trend del momento. Se passeggi per la strada vedi un mucchio di gente vestita come dei froci, molte persone che avevano i capelli lunghi se li sono tagliati per assomigliare ai loro idoli che militano in gruppi di merda come Limp Bizkit e Korn. Sono trend, semplici trend, come sono arrivati se ne andranno.

Visto che l’intervista sta degenerando, dimmi se Malevolent Creation hanno mai avuto delle groupie? Non è ancora capitato che una band si sia sbottonata con me su questo argomento.
Probabilmente le altre band che hai intervistato avevano dei problemi con le loro ragazze (azz… non ha detto che sono dei gay! n.d.r.), ma io sono fieramente single quindi posso dirti la verità (ride). Ebbene sì! Per esempio posso raccontarti quando nel 1991, durante il primo U.S. tour con Demolition Hammer e Devastation (…e che tour! n.d.r.) incontrammo una groupie con i controfiocchi nel corso di una data svoltasi in Texas. Questa tipa entrò nel backstage con una sporta piena di profilattici! Le sue intenzioni erano quelle di fare sesso con ogni componente delle band presenti quella sera… non ho seguito la vicenda fino alla fine, ma credo che non abbia avuto alcuna difficoltà a concretizzare il suo intento, quando me ne sono andato era già arrivata a quota dieci! Ora che te ne parlo mi è tornata nostalgia di quei tempi (ride)!

Credi che il prossimo album sarà ancora più veloce di “The Will To Kill”?Avete intenzione di ingaggiare un martello pneumatico come drummer?
Oh yeah! Non credo che con i Malevolent Creation si raggiungano velocità spropositate, è per questo che ho un side project chiamato HatePlow (www.hateplow.cjb.net). Stiamo per registrare il nostro 3° album di furioso grindcore che, probabilmente, sarà pubblicato nell’estate del 2003… quella sarà musica veramente veloce. La batteria dovrebbe essere suonata da Dave Culross. Dave è ancora nel mondo della musica ed apprezza moltissimo questo genere, solo che non può più perdere troppo tempo in tour per i motivi che ti ho spiegato prima, ma quando si tratta di creare del terrorismo sonoro in studio è sempre in prima linea. Ti dirò di più, mi ha anche aiutato nel songwriting componendo una canzone. Quindi, se reputi i Malevolent Creation una band veloce, fra poco avrai di che impressionarti. Negli HatePlow si fa sul serio!

Intervista a cura di Francesco 'HWQ' Bucci

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?