IMPERANON (Lauri Koskenniemi, guitars)

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Gruppo:Imperanon

Il giovane e timido chitarrista degli Imperanon ci parla della propria band, di come sia avvenuto il sodalizio con la potente Nuclear Blast e della scomoda etichetta di “band clone dei Children of Bodom” che viene loro spesso affibbiata.

Dal momento che siete una new-comer band, partirei col parlare un po’ del vostro passato.
Ok, gli Imperanon nascono nel 1999 e della line-up originale rimangono solo Jaakko Nylund il batterista e Aleksi Sihvonen, cantante e chitarrista. Poi è arrivato Eki Nurmikari mentre io e Aleksi Virta siamo entrati nell’autunno del 2002, anno in cui si è formata definitivamente la line-up attuale. Nel 2003 abbiamo registrato un demo il quale ci ha fatto subito entrare in contatto con la Nuclear Blast. Oltre alla loro, abbiamo ricevuto diverse offerte ma naturalmente abbiamo optato per la migliore! Si sa che la Nuclear Blast gode di un’ottima reputazione e in più hanno già fatto moltissimo per aiutarci, promuovendo il nostro disco egregiamente. Siamo molto giovani e questo è il nostro primo disco, perciò loro ci hanno seguito moltissimo.

Ok, vogliamo quindi parlare del vostro album di debutto “Stained”?
Certo. “Stained” è un album di death metal melodico influenzato da diverse band. E’ assolutamente “fast and furious” e contiene molti riff di chitarra intrecciati alle tastiere e molti assoli melodici. In più abbiamo anche ospitato due voci pulite in modo da staccare un po’ dal growl. La prima è una ragazza e il secondo è il cantante dei Thunderstone.
Il disco è stato registrato ai Sonic Pump Studios da Nino Laurenne e Titus Hjolm (entrambi nei Thunderstone).

Come nascono le vostre canzoni? Lavorate assieme o separatamente?
Aleksi Sihvonen scrive e compone le proprie canzoni al computer, ce le manda e se ci piacciono le accettiamo e iniziamo a lavorarci sopra.

I vostri testi invece di cosa parlano?
Parlano della vita in generale vista sotto una luce oscura.

Ok, andiamo dritti al punto. Hai detto che siete ispirati da molte band soprattutto nell’ambito del death metal melodico. Vogliamo parlare della vostra somiglianza con i Children of Bodom? Secondo me (e non solo) i Children sono la vostra fonte d’ispirazione maggiore. Che ne pensi a riguardo?
Mmm capisco il tuo punto di vista. Noi non vogliamo suonare come i Children of Bodom e per quest’album loro non sono stati affatto una grande influenza (ma come no?!?! N.d.a.). Sono sicuramente stati una grossa fonte d’ispirazione quando eravamo più giovani ma adesso come adesso non più, anche perché ascoltiamo diversi tipi di metal e di musica, quindi non vedrei questa somiglianza in “Stained”. Per esempio a me piacciono molto i Symphony X, gli Evergrey e il progressive metal in generale mentre il nostro tastierista ascolta anche jazz o il batterista è un grande fan del rock, quindi vedi che abbiamo molte influenze diverse anche al di fuori dell’ambito metal.

Parlando di influenze, quali sono gli ultimi dischi metal che vi hanno colpito?
Per quanto mi riguarda cito sicuramente il nuovo Evergrey che è stupendo! Poi l’ultimo Wuthering Heights e “Star One” di Arjen Lucassen.

Progetti futuri? Date live?
Abbiamo un paio di date a Helsinki una delle quali al Tuska Festival.

Avete delle nuove canzoni pronte?
Si, abbiamo qualche nuova idea ma non ci abbiamo ancora lavorato siccome siamo molto impegnati nella promozione del disco.

Grazie dell’intervista! Vuoi aggiungere qualcosa?
Beh, se siete interessati alla scena finlandese allora penso che “Stained” vi possa piacere, perché combina il power metal al death metal e al momento non ci sono molte band che lo fanno (avrei qualcosa da ridire a riguardo…! N.d.a.). Grazie di tutto!

Intervista a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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